Tuffi puliti 2010, aree di balneazione migliori su Google Map

di Redazione 2

tuffi puliti 2010Gli amanti del mare, quello vero, blu, pulito, incontaminato, ammesso che esista ancora, saranno felici di sapere che quest’estate sarà a loro disposizione un nuovo moderno strumento per raggiungere la spiaggia dei nostri sogni e fare un tuffo pulito. Il Ministero della Salute ha infatti deciso di aprire un sito, www.portaleacque.it, con precise indicazioni per i bagnanti sulla qualità delle acque nelle varie località balneari della Penisola.

Avvalendosi di Google Map, il portale condurrà turisti stranieri e cittadini italiani in vacanza verso le acque più limpide. Il sito è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto poligrafico e zecca dello Stato ed è stato presentato nei giorni scorsi a Parma nell’ambito della seconda giornata della V Conferenza ministeriale ambiente e salute organizzata dai ministeri dell’Ambiente e della Salute italiani e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa.

Le regioni faranno meglio a stare bene attente, dunque, se non vogliono perdere turisti e denaro, a controllare la qualità delle acque delle loro località balneari, perchè da quest’anno sarà ancora più difficile contare sull’ignoranza del turista. Chi si recherebbe mai a fare il bagno in un mare contrassegnato dall’etichetta scarso? In tutto i voti per le acque sono quattro: si va da eccellenti, buone, sufficienti fino ad arrivare alla maglia nera di scarse.  Le informazioni sono costantemente aggiornate e possono dunque subire evoluzioni, non sarà quindi sufficiente aggiudicarsi un giudizio favorevole ad inizio estate, ma bisognerà mantenere alta la qualità delle acque per tutta l’estate. Il portale è infatti collegato con le Agenzie regionali per la protezione dell’Ambiente (Arpa) che effettuano un monitoraggio costante delle acque. Come ha spiegato Liana Gramaccioni del Ministero della Salute e responsabile del progetto acque di balneazione:

Le informazioni sono visibili in tempo reale grazie al collegamento con le Arpa. Ogni agenzia regionale ha una password attraverso la quale entra nel sistema e carica tutte le analisi. Il sistema legge le informazioni e le ritrasmette rendendole visibili al cittadino.

Acque pù trasparenti di così…

[Fonte: Ansa Ambiente]

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