Biciclette a fiumi, i percorsi ciclabili nelle terre del sisma

di Redazione 1

federazione italiana amici bicicletta terre sismaLa Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) e Circuito Città d’Arte della Pianura Padana, con la collaborazione della Provincia di Modena e dell’Unioni Terre d’argine, Area nord e Sorbara e dei Comuni modenesi compiti dal terremoto, hanno dato vita al progetto “Biciclette a fiumi” per collegare le ciclovie nelle terre del sisma, dal nord Europa a Modena.

Con il progetto “Biciclette a fiumi” si cercano fondi per ricostruire 90 km di piste ciclabili che da Modena, città fortemente colpita dal sisma, possano collegare il centro Italia con il Nord Europa. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e di riallacciare quel legame culturale e storico che il sisma aveva cancellato. L’area emiliana è sempre stata una terra di ciclisti e di amanti della natura e la ricostruzione dei percorsi ciclabili assume ancor più valore nell’economia della zona in chiave cicloturistica “attraverso la valorizzazione e la fruizione del patrimonio artistico e culturale delle realtà padane, ma che possa dare un contributo anche in termini di mobilità locale”. Come spiega Antonio Dalla Venezia, presidente FIAB

Come si ricorderà proprio nelle zone padane colpite dal sisma, dal 20 al 24 giugno scorsi la FIAB avrebbe dovuto tenere il proprio cicloraduno nazionale con la partecipazione di non meno di 500 partecipanti provenienti da tutte le parti d’Italia. L’iniziativa, organizzata con il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana, aveva l’obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio dal punto di vista del turismo in bicicletta. A seguito del sisma che non ha consentito di fatto la realizzazione dell’evento cicloturistico, la FIAB ha comunque ritenuto di attivarsi, cercando la collaborazione di altri soggetti pubblici disponibili, per un’azione concreta di solidarietà, che potesse contribuire in maniera visibile a dare un segnale di attenzione e di partecipazione nella maniera più congeniale: la realizzazione di un percorso di 90 Km lungo gli argini dei fiumi Panaro e Secchia, per collegarsi, partendo da Concordia e passando per Mirandola, alla pista ciclabile sulla ex ferrovia che conduce a Finale Emilia, utilizzando anche tratti di viabilità minore di campagna.

Il giornalista Vittorio Zucconi, originario di Bastiglia, è il testimonial dell’iniziativa. Si dice soddisfatto di poter partecipare alla ricerca dei fondi

perché quella ferita è la mia terra e spero di poter contribuire a un intervento non soltanto serio, ma bello e addirittura poetico, per la sua rinascita. Le caratteristiche del progetto ci portano verso uno stile di vita slow, conviviale, umano, uno stile fondamentale per il nostro futuro.

[Fonte e foto: FIAB]

Commenti (1)

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