BP: “La marea nera sarà fermata, ma non sappiamo quando” (video)

di Redazione 3

Per quanto terribile possa sembrare la situazione della marea nera, il presidente di BP, Tony Hayward, ha dichiarato al The Guardian che

la risolvero. Vi dò la garanzia. L’unico problema è che non sappiamo quando.

A questo punto non sappiamo più se ridere o piangere. Questa dichiarazione accompagna il video che mostra la falla nella piattaforma petrolifera del Golfo del Messico, la quale sta facendo fuoriuscire l’equivalente di circa 5000 barili di petrolio al giorno, tutti dispersi in mare. Un video agghiacciante che fa rimanere ancor più di sasso leggendo la superficialità delle misure intraprese dalla BP prima e dopo il disastro. Ma non finisce qui, perché Hayward ha rincarato la dose.

Nell’articolo sul quotidiano britannico si leggono testuali parole delle dal numero uno della British Petroleum:

L’Apollo 13 [la terza missione sulla Luna nel 1970 che finì in tragedia] non ha fermato la corsa allo spazio. Né l’aereo dell’Air France l’anno scorso scomparso in Brasile [misteriosamente precipitato] ha fermato l’industria aerea mondiale che trasporta persone in tutto il mondo. E’ lo stesso per l’industria petrolifera.

Egli ha sottolineato che il Golfo del Messico, in gran parte composto da acque profonde, rappresenta da solo un terzo della produzione di petrolio e gas di tutti gli Stati Uniti. In pratica una miniera d’oro a cui non si può rinunciare.

Il confronto con i disastri aerei ed aerospaziali sono davvero di cattivo gusto, ma anche fuori luogo, dato che il disastro dell’Apollo 13 ha provocato delle morti e pochi danni economici alla NASA, quello dell’Air France ha provocato molte morti, ma quello della BP, oltre agli 11 decessi, porta con sé una catastrofe ambientale complicata da smaltire e per cui ci vorranno decine di anni per tornare alla normalità. Senza considerare le migliaia di persone che non avranno più un lavoro perché la pesca ed il turismo, le due industrie principali della zona, sono letteralmente morte. Nel frattempo, anziché pensare a fare paragoni assurdi, forse i dirigenti della BP farebbe meglio ad occuparsi di contenere il disastro, pensando per una volta all’ambiente piuttosto che alle loro tasche.

Fonte: [Treehugger]

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