Caccia selvaggia, la proposta Molinari: “minaccia l’intero patrimonio faunistico”

di Redazione 1

Nuovi problemi per la stagione venatoria 2011-2012: questa volta contro gli animali ci si mette anche Claudio Molinari dell’Api (Alleanza per l’Italia) che propone di modficare la legge sulla tutela dei parchi e delle aree protette per aprire la caccia tutto l’anno, dentro e fuori le aree protette. La proposta

che minaccia di porre a rischio l’intero patrimonio faunistico

ha messo in moto le maggiori associazioni per la tutela degli animali che si rivolgono dell’onorevole Francesco Rutelli, Presidente dell’Api, per fermare la proposta avanzata in Commissione Ambiente da Molinari.

Nessuno meglio di Rutelli, con il suo percorso e con la sua esperienza può comprendere le devastanti conseguenze che quella proposta avrebbe su tutta la fauna protetta del nostro Paese e sulla gestione della materia

La lista delle associazioni firmatarie dell’appello a Francesco Rutelli è lungo: WWF, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), Animalisti Italiani, LAC (Lega Abolizione Caccia), Amici della Terra, ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), Fare Verde, LAV (Lega Anti Vivisezione), VAS (Verdi Ambiente Società). Chiedono di fermare la modifica dell’articolo 19 della legge nazionale sui parchi n. 394/91. La deregulation proposta sotto forma di “controllo faunistico” prevede, se il subemendamento venisse approvato, che la caccia avvenga con il solo parere obbligatorio, e non vincolante, dell’ISPRA senza limiti di tempo e di luogo. Come spiegano le associazioni ambientaliste

Il controllo faunistico avverrebbe in tutte le zone vietate alla caccia, inclusi centri abitati, parchi, zone in prossimità alle abitazioni provate, previo semplice piano da predisporre da parte delle Regioni. Non solo, ma specie come le gazze, le cornacchie o i cinghiali, nonché per tutte le specie alloctone, è prevista la cosiddetta “densità zero”, cioè l’eradicazione totale da tutto il territorio nazionale o da zone specifiche, considerata la convenienza di avere comunque cinghiali da immettere e cacciare.

Se oggi si utilizzano metodi ecologici e si pratica una caccia controllata delle specie, con tanto di numero di esemplari da cacciare in tutta Italia, con il subemendamento Molinari

Si apre un’incredibile, ulteriore stagione di deroghe regionali, rispetto alle quali sarà difficilissimo distinguere tra attività venatoria, deroghe classiche e nuove deroghe da controllo faunistico.

[Fonti: LIPU; L’Unità; Aspra News]

 

 

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