Cambiamenti climatici, Groenlandia tallone d’Achille

di Redazione 3

E’ la Groenlandia il tallone d’Achille della Terra nel dissesto ambientale provocato dall’innalzamento delle temperature. E’ quanto ha affermato Hans Joachim Schellnhuber, direttore dell’Istituto di Potsdam per le ricerche sul clima nonchè consigliere per l’ambiente del governo tedesco.
Intervistato dal quotidiano tedesco Saarbruecker Zeitung, lo studioso non ha nascosto la gravità della situazione attuale in cui versa il Pianeta, illustrando quelli che sono i rischi di un ulteriore incremento del surriscaldamento terrestre.

Per quanto riguarda gli effetti dei cambiamenti climatici, secondo Schellnhuber, non bisogna affatto sottovalutare le conseguenze dell’aumento delle temperature: le previsioni parlano di devastanti e tragici stravolgimenti negli equilibri globali, pronti a scatenarsi anche soltanto con la registrazione di due gradi in più rispetto ad oggi.

Ma cosa succederebbe ai ghiacchiai polari se la temperatura dovesse continuare a salire? La risposta sembra quasi del tutto scontata ed ovvia: i ghiacciai si scioglierebbero e il livello dei mari aumenterebbe di ben sette metri. Parlare di disastri e di stravolgimenti, a questo punto, potrebbe sembrare addirittura riduttivo. Mette in guardia Schellnhuber:

A quel punto le attuali zone costiere scomparirebbero, incluse quelle tedesche. Uno scenario apocalittico che non risponde a quelle che sono le previsioni più ottimistiche di governi e altri scienziati.

Ma è proprio contro i modelli più rosei che si schiera lo studioso tedesco. La verità è che non c’è più tempo: bisogna salvare il Pianeta, prima che accada il peggio, l’irreversibile. Gli attuali modelli su cui si basano le previsioni non tengono conto, ad esempio, del fatto che al Polo Nord qualcosa è già cambiato, per colpa di un innalzamento della temperatura pari a 0,8° C. La soluzione è di ridurre le emissioni di tutti i Paesi della metà totale entro il 2050, ma per far questo si necessita di misure più concrete da parte dei governi, soprattutto delle nazioni industrializzate, che da sole dovrebbero decurtare le emissioni dell’80-90%.

[Fonte: Ansa]

Commenti (3)

  1. ciao Paola, è solo per farti gli auguri per un po di serenità che stenta ad arrivare su questo pianeta. Era da tempo che non guardavo il sito, nel frattempo ho conosciuto la collega elicotterista. Buon lavoro.

  2. Auguri anche a te e a tutti i nostri lettori, sperando che sia un anno verde, di speranza e non solo di quella… mi sfugge chi sia la collega elicotterista 😉 comunque bentornato tra noi!

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