Maltempo, all’isola d’Elba un morto e nuovi feriti

Dopo il cessato allarme per la piena del Po e dei suoi affluenti, il maltempo continua a provocare frane e smottamenti da Nord a Sud. Purtroppo l’ondata di maltempo si è spostata nel centro e nelle isole. Nell’isola d’Elba un’anziana donna è deceduta nella sua abitazione, travolta dalla furia dell’acqua a Campo dell’Elba, comune di 5.000 abitanti. L’esondazione del fosso degli Alzi ha allagato abitazioni e garage, messo in fuga decine di persone. Si contano per ora cinque feriti, due gravi.

Allerta maltempo mentre il Dl per il dissesto idrogeologico “è ancora fermo al palo”

Di fatto il Piano straordinario per il dissesto in molte regioni è ancora fermo al palo. Ad oggi al ministero dell’Ambiente non è stata assegnata alcuna risorsa e con il decreto legge di agosto, tutte le risorse Fas statali, incluse quelle per il dissesto, sono state cancellate.

denuncia il ministro Stefania Prestigiacomo mentre la protezione civile ha evacuato circa 1.300 abitanti delle zone più colpite della Liguria dove, per precauzione le scuole primarie e dell’infanzia sono rimaste chiuse. L’allerta meteo di livello 2 anche per il Piemonte.

Ambiente, Guerrilla Gardening in agguato per il 4 novembre

Un assalto pacifico quello dei Guerrilla Gardening Italia che si sono dati appuntamento dal 4 al 6 novembre in tutte le piazze d’Italia per

Abbellire le nostre vie ma anche per farci riconquistare lo spazio urbano e per gestirlo a misura d’uomo.

Così Michele Trasi e Andrea Zabiello, gli organizzatori della prima Giornata nazionale del Giardinaggio libero, danno voce al loro movimento, attivo dal 2004. Ogni azione per riportare un po’ di natura e di vegetazione tra il freddo asfalto e il gelido cemento viene immortalata da scatti fotografici che, a Milano, saranno oggetto di una mostra al LAC Contemporary Art-Liceo Artistico Caravaggio che ripercorrerà gli attacchi verdi dei Guerrilla Gardening Italia. Dietro al loro messaggio ambientalista si cela anche la volontà di spronare i governi a restituire ai cittadini colori e vitalità, a riappropiarsi del verde pubblico che scompare sempre più dalle nostre città

Sottrarre all’incuria le aiuole e le aree degradate delle città significa anche tempestare di fiori e primavera l’autunno socio-ambientale in cui è crollato il nostro Paese negli ultimi decenni.

Alluvione La Spezia e Massa Carrara, dal Governo 65 milioni di euro

Le regioni Liguria e Toscana, al centro dell’interesse dell’opinione pubblica per le alluvioni ed il maltempo, sono sotto stato di emergenza. Lo ha dichiarato il Consiglio dei Ministri che ha stanziato 65 milioni di euro per sostenere le zone alluvionate e per ripristinare le strade franate e dissestate. Le regioni dovranno per una buona parte provvedere ai lavori di ripristino e manutenzione attingendo nelle tasche dei cittadini aumentando i tributi regionali: i soldi non ci sono neppure per le calamità naturali.

Uragano Rina in Messico, vacanze minacciate per migliaia di turisti

L’Uragano Rina è a circa 300 Km dalla penisola dello Yucatan e potrebbe raggiungere le coste caraibiche nelle prossime ore. Migliaia di turisti rischiano di non andare in vacanza nelle splendide e assolate spiagge del Messico, ma quello che più interessa è il grado di allerta e le possibili consequenze che l’uragano potrebbe avere sulla popolazione locale. Il Comitato operativo specializzato ha dato all’uragano Rina la categoria 2 della scala Saffir-Simpson.

Biodiversità, nasce un ecomuseo nelle Marche

Primo nel suo genere nella regione Marche, l’Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini è nato ieri a Montalto di Cessapalombo, grazie alla partnership siglata tra diverse realtà territoriali ed ambientalisti tra cui l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed il WWF. La mission di questo nuovo museo è promuovere una cultura di tutela della biodiversità e dello sfruttamento sostenibile delle risorse naturali.
Perché un ecomuseo dei vissuti? Perché attori principali sono quegli antichi saperi e quelle memorie di anziano che rischiano di andare perdute proprio come le tante specie in via d’estinzione a causa di un know-how dimenticato, quello che riusciva a trarre sostentamento dalla terra e dagli animali, dalle piante, nel rispetto delle stagioni, dei tempi, del suolo, in un’integrazione equilibrata con la natura.

Smog e sbalzi di temperatura, un aiuto naturale dalle castagne

Castagne, non solo protagoniste indiscusse della scena gastronomica autunnale del nostro Paese (l’Italia ha ben 780 mila ettari di castagneti) ma anche valido rimedio naturale contro lo stress provocato alla nostra pelle dallo smog urbano e dagli sbalzi di temperatura (dopo un settembre insolitamente caldo è in arrivo aria polare). Al ritorno dalle vacanze, infatti, la pelle esposta al sole è più sensibile e reattiva alle polveri sottili ed all’inquinamento e per chi odia preparati chimici e creme troppo aggressive per il pH della pelle, perché non affidarsi proprio ad un prodotto di stagione, ampiamente disponibile in questo periodo, ed ai suoi preziosi estratti e derivati?

Biodiversità, al via una corsia preferenziale per gli animali TIB Trans Insubria Bionet

Complimenti alla Provincia di Varese che sostiene un progetto unico in Italia nel suo genere ovvero TIB Trans Insubria Bionet, una sorta di corsia preferenziale per gli animali, una connessione ecologica che mira a tutelare la biodiversità, nello specifico le specie che gravitano tra Alpi ed Appennini.
TIB si trova a Ovest e ad Est del lago di Varese, due corridoi ecologici vitali per flora e fauna perché mettono in collegamento il Parco Campo dei Fiori al Parco del Ticino. Un progetto ambizioso che parte ad ottobre e si concluderà a dicembre del 2015, sostenuto oltre che dalla Provincia di Varese, anche da Regione Lombardia, dalla LIPU–Birdlife Italia, sempre in prima linea quando si tratta di tutelare la biodiversità e dalla Fondazione Cariplo. Ovviamente il TIB è sostenuto anche dai due Parchi e dai 35 comuni il cui territorio comprende i corridoi ecologici.

Uragani, dopo Irene saranno sempre più forti

L’uragano Irene è passato, e mentre nella città di New York ha lasciato più paura che danni, negli Stati che ha attraversato precedentemente ha lasciato una scia di morte, con 18 vittime. Si diceva che questo potesse essere un uragano “storico”, più potente di tutti gli altri precedenti, ma purtroppo, secondo molti scienziati, non sarà che solo uno dei tanti in futuro.

L’uragano Irene è arrivato su New York (foto e video)

Tanta acqua e poco altro ha finora provocato l’uragano Irene sulla città di New York. Purtroppo lo stesso non si può dire per le città da cui è passato prima di raggiungere la Grande Mela, visto che sul suo cammino ha lasciato 10 vittime, tra cui due bambini. I disagi principali sono derivati dalla chiusura delle centrali, già anticipata ieri, ma che ha avuto nelle ultime ore qualche sviluppo.

Uragano Irene, New York in pericolo: e le centrali nucleari?

Non fatevi ingannare dal sole che c’è adesso, questo uragano è una cosa seria.

Con queste parole il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha avvisato la popolazione dell’uragano Irene, una tempesta che il presidente Barack Obama ha definito di portata storica che potrebbe far sembrare Katrina solo una pioggerellina di primavera. Oltre alla sicurezza delle persone, ciò che viene alla mente, dopo quello che è accaduto in Giappone, è la sicurezza delle strutture energetiche.

Scoperto fiume sotterraneo di 6mila km sotto il Rio delle Amazzoni

Un fiume che scorre a 4.000 metri di profondità sotto il Rio delle Amazzoni è stato scoperto dopo oltre 6 anni di ricerche e il carotaggio di 241 pozzi scavati  per trovare gas e petrolio lungo il fiume che scorre in America meridionale. Il fiume è stato chiamato Rio Hamza dal nome dello scienziato indiano che ha guidato la scoperta. Il fiume è lungo oltre 6mila km, quasi quanto  il Rio delle Amazzoni che scorre in superficie, e largo più di 200 metri; ha un flusso medio di 3mila metri cubi di acqua al secondo, pari alla portata del fiume Nilo; e correnti quasi nulle.

Biodiversità: oltre 8 milioni di specie sulla Terra, molte ancora da scoprire

Mentre il mondo si preoccupa (a ragione) di molte specie di animali che rischiano l’estinzione, una recente mega-ricerca ci rivela che sono ancora tante quelle che non abbiamo nemmeno scoperto. Sarebbero infatti 8,7 milioni le diverse specie sulla Terra, nel calcolo che si stima sia il più preciso mai effettuato, suddivise in 6,5 milioni che abitano sulla terraferma e 2,2 milioni che vivono nelle profondità degli oceani.

National Geographic Italia: al via il concorso 2011 “E’ ora di scattare”

Mancano ancora pochi giorni per partecipare al concorso fotografico indetto da National Geographic Italia, la rivista per esplorare il mondo e prendersi cura della terra. La sesta edizione del concorso fotografico “E’ ora di scattare” finirà il 31 agosto 2011, data ultima per inviare i propri scatti della natura, divisi nelle categorie: Natura, Luoghi, Persone e Junior. Il concorso è aperto a tutti i lettori di National Geographic Italia appassionati di fotografia.