
Un miliardo di azioni verdi. E’ questo ciò che gli organizzatori dell’Earth Day si attendono prima del giugno 2012, quando si terrà il vertice di Rio voluto dall’Onu. La manifestazione, giunta alla sua 41a edizione, quest’anno è dedicata alle foreste, simbolo dell’ambiente a cui l’Onu ha dedicato anche gli ultimi anni, nel tentativo di ridurre la loro distruzione e tutelarle per salvare la biodiversità.
Secondo i dati oggi disponibili saranno 114 i Paesi, in tutto il mondo, ad aderire alle iniziative dell’Earth Day, con una ventina di milioni circa di cittadini che si calcola parteciperanno ad una delle tante manifestazioni che si terranno. Ma ciò che più conta, e che compone la gran parte dei numeri, non è né il concerto di stasera a Roma, né le altre grandi manifestazioni. Ciò che conta sono i piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi compie, e che, messi tutti insieme, possono apportare un grande contributo alla Terra.
Fertilizzanti e plastica minacciano gli oceani, mettendo a rischio la catena alimentare e la salute del Pianeta. Si tratta di due dei maggiori pericoli di cui l’umanità dovrà occuparsi, cercando di limitarne l’impatto e di scovare soluzioni valide per arginarne le conseguenze. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Agenzia ONU per l’Ambiente, UNEP Year Book 2011: Emerging Issues in our Global Environment, un’analisi che ha portato alla luce l’annoso problema dell’inquinamento da fosforo e da plastica negli oceani.

Sono stati nominati i vincitori del Seed award 2010, il programma Onu per l’Ambiente (Unep, United Nations Environment Programme) che premia le iniziative della Green economy proposte dai piccoli imprenditori nei Paesi in via di sviluppo per rilanciare il mercato e l’economia locale con progetti innovativi ecologici e a tutela dell’ambiente e delle risorse.