A meta’ strada tra il Polo e
Capo Nord ci sono le
Isole Svalbard, un arcipelago popolato da 2650 persone e da 10mila orsi. Qui troviamo una comunita’ scientifica internazionale proveniente da 40 paesi, che si è stabilita in queste isole, poco ospitali a dire il vero, per studiare nell’Universita’ piu’ settentrionale del mondo. Le isole Svalbard furono scoperte da
Willem Barentsz nel 1596 e, ad oggi rappresentano il territorio con la minore densita’ di popolazione al mondo, solo 1 abitante ogni 25 chilometri quadri, in realta’ l’unica isola abitata è Spitsbergen, la piu’ grande, dove spicca la capitale
Longyearbyen, sulla foce del
fiordo principale dell’isola. Questa citta’ nacque come sede di miniere carbonifere ed attirava soprattutto minatori e pescatori, oggi invece le attivita’ principali sono molto piu’ redditizie e meno faticose, infatti il turismo, la ricerca scientifica e le attivita’ commerciali rappresentano le risorse piu’ sfruttate.
In effetti le Isole Svalbard non sono un luogo climaticamente gradevole, in quanto ci sono 4 mesi all’anno di
buio completo e le notti raggiungono 40°C sottozero. Per questi motivi la comunita’ è molto giovane, composta da coppie con bambini, mentre gli anziani si trasferiscono in
Norvegia poiché mancano strutture per persone non autosufficienti, difatti a 2 ore di aereo si trova
Tromsǿ. I cittadini di Longyearbyen sono soprattutto stranieri, la maggior parte dei quali immigrati per scopi
“intellettuali”, infatti la comunita’ scientifica è vastissima, soprattutto all’
UNIS (University Centre in Svalbard), costruita con materiali a basso
impatto ambientale.