
Uno dei tanti problemi che stanno alla base della perdita di biodiversità è la presenza di specie invasive, cioè di quelle specie che non fanno parte naturalmente di un determinato territorio, ma che lo “invadono” o perché messe incautamente dall’uomo, o perché, a causa dei cambiamenti climatici, emigrano a caccia di luoghi nuovi in cui adattarsi.
Nel corso degli ultimi decenni, più di 900 specie invasive si sono spostate verso il Mar Mediterraneo, molte delle quali si sono consolidate e sono persino diventate dominanti nella regione. Di conseguenza, le comunità costiere di piante e animali stanno vivendo importanti cambiamenti e, in alcuni casi, intere catene alimentari sono state alterate.


Come ogni anno la Primavera da stagione di risveglio alla vita si trasforma in un incubo per le foche canadesi, perseguitate, bastonate, scuoiate vive dal loro peggior predatore: l’uomo. Rimasto cacciatore, più che per sopravvivenza, per perpetrare un hobby cruento: l’assassinio più infame e violento che si possa immaginare, ai danni di migliaia di adulti e cuccioli di foca, indifesi, con gli occhi sbarrati dal terrore. Lo sguardo perso, strappato del diritto di vivere, si svuota dell’anima e va incontro ad una morte dolorosa, lenta, tra le più atroci sofferenze.