L’eolico può fornire un quinto dell’elettricità negli Stati Uniti orientali. In Italia anche di più

eolico-offshore

L’energia eolica è scarsa ed inaffidabile? Niente affatto. Questa è spesso la tesi che portano i detrattori di tale tecnologia, i quali non sanno effettivamente quale potenziale il vento, e la tecnologia moderna, sono in grado di esprimere. L’energia eolica potrebbe fornire, da sola, il 20% dell’energia elettrica per la metà orientale degli Stati Uniti entro il 2024, ma solo se la nazione facesse un notevole investimento finanziario, secondo il rapporto del nuovo Governo. Si tratta di fornire un quinto dell’energia tramite vento, e considerate le potenzialità della tecnologia fotovoltaica, si potrebbe arrivare in quegli anni a garantire oltre la metà del fabbisogno energetico tramite le rinnovabili.

Circa 90 miliardi di dollari saranno necessari per l’installazione di una rete di terra e di mare basata sulle turbine eoliche, e circa 22.000 chilometri di nuove linee elettriche, secondo lo studio pubblicato dal U.S. Energy Department’s National Renewable Energy Laboratory, il Dipartimento per l’Energia Rinnovabile degli Stati Uniti.

Fotovoltaico: Raggi e Vantaggi, progetto Enìa per le imprese reggiane

fotovoltaico-eniaSul territorio del Comune di Reggio Emilia, grazie ad un accordo tra l’Amministrazione e la società Enìa, le imprese possono far diventare “verde” e sostenibile la propria attività con “Raggi e Vantaggi”, un progetto per il fotovoltaico in grado di offrire nuove opportunità per il tessuto economico sfruttando l’energia offerta dal sole. Innanzitutto, con “Raggi e Vantaggi” l’impresa reggiana può avvalersi gratuitamente sia del sopralluogo, sia di uno studio di prefattibilità che permette all’azienda di acquisire, grazie all’intervento di un esperto di Enìa sul posto, una simulazione di tipo economico-finanziaria tenendo conto dei vantaggi offerti dal “Conto Energia“. Dopodiché, l’offerta di Enìa per le imprese reggiane è non solo “All Inclusive”, ma anche realizzata da esperti ed installatori locali visto che tra i partner della società, tra l’altro, ci sono la Confapi PMI di Reggio Emilia, ed il Gruppo Installatori e Impiantisti di Industriali Reggio Emilia oltre a CSA e Koinos.

Un nuovo modello di previsioni meteo potrebbe ridurre i costi dell’energia idroelettrica

energia idroelettrica

Brasile, Canada, Cina, Stati Uniti, Russia, Norvegia, Giappone e Svezia sono tra i maggiori produttori di energia idroelettrica del mondo. Un problema per le imprese di energia idroelettrica è che le grandi variazioni nella portata dei fiumi e la mancanza di previsioni a lungo termine rendono difficile determinare quanta acqua nella loro dighe deve essere accumulata e liberata.

Ma prescindendo dalle informazioni dei modelli climatici globali e dalla combinazione con i dati delle misurazioni locali, i ricercatori della Lund University School of Engineering (LTH) hanno sviluppato un metodo che produce previsioni due volte più affidabili dei metodi tradizionali, comportando così un abbattimento dei costi.

In Scandinavia, inverni secchi e freddi comportano le esigenze del riscaldamento in generale, insieme al rischio che i livelli dei serbatoi idroelettrici siano bassi in primavera a causa dell’alto consumo di energia elettrica. Se la neve si scioglie, non è sufficiente a riempire le dighe, e questo può portare ad un drastico aumento dei prezzi per l’energia nel corso dell’anno. Le società devono potere avere previsioni a lungo termine soprattutto durante l’inverno, anche se c’è bisogno di indicazioni sulle risorse idriche tutto l’anno.

Fotovoltaico: Hera, posa primo pannello Interporto Bologna

interporto-bolognaCon un’estensione pari all’incirca a 17 mila metri quadrati, corrispondenti alla superficie di oltre due campi di calcio, Hera ha effettuato la posa del primo pannello fotovoltaico presso l’Interporto di Bologna. Nella giornata di oggi, martedì 19 gennaio 2010, si è dato così avvio ai lavori che, entro l’estate prossima, porteranno poi al collaudo definitivo di due impianti che garantiranno una produzione di energia elettrica pari al fabbisogno di ben mille abitazioni; la potenza, infatti, sarà pari complessivamente a 2 MW a fronte di una produzione annuale di energia elettrica di 2.400 MWh circa. Molto interessante è tra l’altro la tecnica di progettazione dei due impianti: il primo, infatti, avrà pannelli realizzati nella maniera tradizionale, ovverosia in silicio policristallino, l’altro invece sarà realizzato con pannelli che adottano la nuova pellicola al telloruro di cadmio. In questo modo, visto che i due impianti avranno all’incirca la stessa potenza, sarà molto interessante confrontare a regime le performances.

Gli impianti offshore possono favorire la rinascita della barriera corallina

impianto eolico offshore

La barriera corallina sta sparendo? Nessun problema: la soluzione la trova ancora una volta il mondo dell’ecologia. Gli impianti per l’energia eolica offshore e quelli per creare energia dalle onde possono aumentare l’abbondanza locale di pesci, granchi, e della barriera corallina, la quale a sua volta favorisce il proliferare di mitili e balani. Ma c’è di più: è possibile aumentare o diminuire l’abbondanza delle varie specie alterando la loro progettazione strutturale.

Questo è stato dimostrato da Dan Wilhelmsson del Dipartimento di Zoologia, Università di Stoccolma, in una tesi di recente pubblicazione.

Le superfici dure sono spesso difficili da gestire nel mare, e le strutture possono funzionare come barriere artificiali. Le rocce sono spesso disposte intorno alle strutture per prevenire la loro erosione, e questo rafforza la funzione di barriera.

Una maggiore espansione dei parchi eolici offshore è in corso lungo le coste europee, e l’interesse sta crescendo in paesi come gli Stati Uniti, Cina, Giappone e India. Inoltre, anche le tecnologie che riguardano l’energia delle onde si stanno sviluppando molto rapidamente. Molte migliaia di impianti eolici di grandi dimensioni oggi coprono diversi chilometri quadrati di oceani e mari. Se la vita marina si ribelli a questo non è chiaro, ma diversi progetti di ricerca stanno indagando sull’impatto del rumore, le ombre, i campi elettromagnetici, e i cambiamenti nell’idrologia.

Fotovoltaico: GSE, Italia supera quota 800 MW potenza

potenza-installata-fotovoltaicoA conclusione del processo di valutazione delle domande presentate nel 2009, in Italia la potenza installata complessiva da impianti di produzione di energia da fotovoltaico, connessi in rete, supererà la quota dei 900 MW. A stimarlo è il GSE, Gestore Servizi Energetici, sottolineando in particolare come in corrispondenza della data odierna, lunedì 18 gennaio 2010, sia già stata ampiamente superata la soglia degli 800 MW di potenza fotovoltaica installata su tutto il territorio nazionale. Siamo infatti arrivati a quota 815 MW a fronte di oltre 60 mila impianti fotovoltaici che risultano essere in pieno esercizio. In particolare, facendo riferimento ai dati ufficiali comunicati dal GSE, 164 MW di potenza installata fotovoltaica, per complessivi 5.731 impianti, riguardano il primo Conto Energia, mentre 649 MW di potenza installata fotovoltaica riguardano 56.142 impianti connessi in rete con il nuovo Conto Energia.

Una nuova tecnica permetterà di produrre energia solare in grande quantità anche di notte

energia solare

Un salto rivoluzionario potrebbe trasformare l’energia solare da lusso marginale e alternativo in una fonte di energia tradizionale, secondo i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Essi infatti hanno superato un importante ostacolo nella produzione su ampia di energia solare: immagazzinare l’energia per l’uso anche quando il sole non brilla.

Fino ad ora, l’energia solare è utilizzata solo di giorno nella maggior parte dei casi, e spesso l’immagazzinamento per un uso successivo è proibitivo e gravemente inefficiente. Oggi, i ricercatori del MIT hanno escogitato un modo semplice, poco costoso, ma altamente efficiente, per immagazzinare l’energia solare.

I pannelli solari potranno aiutare la popolazione di Haiti

solare ad haiti

Il 12 gennaio il terremoto che ha colpito Haiti ha mobilitato le agenzie di soccorso, che stanno lavorando senza sosta per aiutare i sopravvissuti. La cosa che manca, tra le altre, è l’elettricità. Ci sono racconti di persone che bruciano i pneumatici per illuminare la notte. La luce che può dare l’energia solare, che si carica durante il giorno e funziona di notte, è un’idea migliore.

Per questo una società della Florida, la Sol Inc., ha donato circa 400.000 dollari di forniture di illuminazione solare per i soccorsi, per consentire di operare agli ospedali, ai campi di soccorso e di effettuare le operazioni di distribuzione del cibo anche dopo il tramonto.

Immobili comunali: progetto fotovoltaico per Capo d’Orlando

fotovoltaico-immobili-comunaliNel Comune di Capo d’Orlando, in Provincia di Messina, sta per prendere corpo un progetto che vedrà una superficie di ben 25.000 metri quadri ricoperta di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita. A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa tenutasi venerdì scorso, sono stati congiuntamente Enzo Sindoni, Sindaco del Comune di Capo d’Orlando, Aldo Sergio Leggio Vice Sindaco della Città, e Carmelo Perrone Assessore al Commercio dell’Amministrazione cittadina. La superficie sfruttabile è quella relativa ai tetti degli impianti sportivi e delle scuole unitamente alle pensiline dei parcheggi. In tutto, secondo quanto emerge dai piani dell’Amministrazione, la superficie disponibile è di circa 35 mila metri quadrati ma ne basteranno 25 mila per abbattere le spese relative al consumo di energia elettrica che solo per le scuole a Capo d’Orlando ammontano a ben 90 mila euro annui.

Fotovoltaico nelle scuole: Comune di Bari, bando di gara

espansione-fotovoltaicoNel Comune di Bari tutti gli edifici scolastici comunali avranno installati gli impianti di produzione di energia fotovoltaici; ad annunciarlo è stata l’Amministrazione del capoluogo pugliese dopo l’avvio di un bando di gara le cui manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro e non oltre la data del prossimo 15 marzo 2010. Trattasi di un progetto che, realizzato in project financing, prevede l’investimento di risorse pari a sessanta milioni di euro che garantiranno l’abbattimento dei gas immessi in atmosfera e risparmio sulla bolletta dell’energia elettrica secondo gli standard che coniugano alla sostenibilità anche l’efficienza energetica. Contestualmente, è ancora aperto un Bando di gara che, allo stesso modo, punta, attraverso l’implementazione di processi di conversione, all’installazione di impianti di produzione di energia fotovoltaici nelle palestre e presso i palazzetti del Comune di Bari; in questo caso, al fine della ricezione delle manifestazioni di interesse, il bando di gara scade il prossimo 29 gennaio 2010.

Fotovoltaico: incentivi ancora fondamentali per lo sviluppo

fotovoltaico-usaNon solo in Europa, Italia compresa, ma anche negli Stati Uniti la presenza di incentivi continua ad essere uno dei fattori chiave per garantire lo sviluppo e l’espansione del fotovoltaico. Ad affermarlo è stato il “DOE”, Dipartimento per l’Energia americano, in base ad un Rapporto stilato dal “NREL”, il National Renewable Energy Laboratory, che, quindi, mette in risalto come la crescita del mercato dell’energia prodotta da fonte solare non possa fare affidamento solo ed esclusivamente, anche in termini di competitività, sullo sviluppo tecnologico. In particolare, il Rapporto ha preso a riferimento i fattori chiave che possono portare a facilitare lo sviluppo del mercato residenziale del fotovoltaico in base agli investimenti effettuati dalle società elettriche a cavallo tra l’anno 2008 ed il 2009.

L’aumento di domanda del pellet non si ferma, ma come fare per riconoscere quello sostenibile?

pellet

La domanda europea di pellet sta alimentando una crescita del settore in Nord America, secondo un articolo del New York Times. Il giornale britannico The Timber Trades Journal, ha spiegato che l’industria del Nord America del pellet di legno è cresciuta di “sei volte, passando da una capacità di poco più di un milione di tonnellate a più di sei milioni di tonnellate negli ultimi cinque anni”.

Il legname commerciale sta facendo la fortuna in special modo del Sud degli Stati Uniti, con i suoi boschi abbondanti, destinato a diventare il leader del pellet in Nord America. Secondo gli esperti, la biomassa detta pasta di legno di pino sarà convertita in pellet di legno da utilizzare come combustibile in Europa.

Ad aiutare l’espansione di questo segmento di mercato non è soltanto la domanda crescente in Europa, ma anche la politica di Obama che sta finanziando le aziende che producono pellet, creando così nuovi posti di lavoro per uscire dalla crisi. Ma siamo sicuri che tutto il pellet sia sostenibile?

Annunciato obiettivo solare dell’India: 22 GW di potenza installata entro il 2022

solare in india

La prima parte di un programma di tre fasi che vedeva 22 GW di nuova capacità solare installata in India è stato approvato, secondo una dichiarazione da Gauri Singh, Ministro del Governo indiano. Per intenderci, in Italia oggi non arriviamo nemmeno ad un GW di potenza installata.

A seguito del piano d’azione nazionale sui cambiamenti climatici, il cosiddetto Jawaharlal Nehru National Solar Mission (JNNSM) mira a sviluppare le tecnologie dell’energia solare nel Paese fino a raggiungere la parità di rete entro il 2022, facendo diventare l’India il leader mondiale nel solare.

La fase 1, ora approvata,  terminerà nel 2013, la fase 2 coprirà quattro anni e la fase 3 arriverà fino al 2022. Gli obiettivi del Governo sono favorire una griglia da un GW  per quanto riguarda gli impianti solari nell’immediato, 100 MW installati sui tetti e piccoli impianti solari collegati alla rete di bassa tensione e 200 MW di capacità equivalente dalle applicazioni esterne alle griglie solari da ultimare entro marzo 2013.

Fotovoltaico Italia: sviluppo con più investimenti e meno burocrazia

investimenti-fotovoltaicoNel nostro Paese, per far partire un impianto fotovoltaico servono la bellezza di venti regole diverse per venti Regioni. A dichiararlo nelle scorse settimane è stato Alessandro Sotgiu, amministratore delegato della Solarday, una società per azioni che vanta un fatturato 2008 prossimo ai 60 milioni di euro ed una linea di produzione di moduli fotovoltaici in silicio policristallino, completamente automatizzata, in grado di realizzarne ben 250 mila all’anno presso lo stabilimento di Mezzago, sito nei pressi di Milano. Secondo l’amministratore delegato di Solarday l’Italia rischia di perdere il treno del fotovoltaico di certo non per assenza di “materia prima“, visto che l’Italia è il Paese del sole, ma per l’eccessiva burocrazia che mette il freno al decollo della filiera e, quindi, allo sviluppo della catena del valore.