
I ricercatori in genere studiano anni per capire come fare per sbarazzarsi dei virus. Ma in un interessante colpo di scena hanno capito che alcuni tipi di virus possono tornare utili, ed in particolare per aumentare l’efficienza delle celle solari. Gli scienziati del MIT hanno così capito che un virus geneticamente modificato può aiutare a costruire dei nanotubi di carbonio che danno una “spinta” alla produzione di energia solare.
Spiegano dall’Istituto di tecnologia più famoso al mondo che c’è la conferma che i nanotubi di carbonio possono migliorare l’efficienza degli elettroni raccolti sulla superficie di una cella solare. Tuttavia, ci sono problemi nel farli funzionare correttamente in quanto i nanotubi raggruppati riducono la propria efficacia.
L’anniversario, il venticinquesimo, del disastro nucleare di Chernobyl è iniziato all’alba per gli attivisti di Greenpeace Italia, intenti a piantare centinaia di croci al Circo Massimo a Roma. Duemila per l’esattezza. Un memoriale a cielo aperto, un modo per ricordare le vittime e per mettere i paletti su un concetto tanto evidente quanto spesso trascurato dai pro-atomo: il nucleare è energia sì ma è anche morte, distruzione, cancro, leucemia, contaminazione dura a morire, infanzie spezzate, catena alimentare insozzata da veleno, aria irrespirabile, rischio, pericolo.
