
Vista l’amicizia tra Berlusconi e Putin, rimarcata in maniera molto colorita in questi giorni da Wikileaks, gli investimenti in Italia negli ultimi anni sul gas proveniente dalla Russia sono stati molti. In futuro si calcola che raddoppieranno. Ma vista anche l’insistenza di Berlusconi nella costruzione delle centrali nucleari, anche attraverso di esse l’energia italiana potrà aumentare. E’ vero che l’Italia ha un alto fabbisogno di energia elettrica, ma tra 10 o 20 anni, quando le centrali saranno completamente costruite ed il South Stream (gasdotto Italia-Russia) sarà completato, ci ritroveremo nella situazione paradossale di avere di più, molto di più, di quanto ci serve.
Ma facciamo un po’ di calcoli. Oggi in Italia si consumano, secondo i dati pubblicati questa mattina dal quotidiano Repubblica, 320-330 terawattore di elettricità. Per la gran parte sono prodotti dal gas (30-35 miliardi di metri cubi). Ma secondo i piani del Governo, tra il progetto South Stream e l’apertura dei gasdotti di Rovigo, Livorno, Porto Empedocle, Trieste e Panigaglia, si aggiungeranno altri 35 miliardi di metri cubi. In pratica si raddoppierà il gas a disposizione dell’Italia, già superando il fabbisogno attuale.
Se è vero, come risulta dall’indagine “Opinioni e atteggiamenti verso l’auto elettrica” realizzata da Interactive Market Research per conto del mensile Espansione, che il 67% degli italiani è interessato all’acquisto di un’

Nonostante il referendum abrogativo del 1987 il nucleare torna in Italia. Ma davvero è la fonte di energia del futuro? Il motivo è espresso nelle parole del Presidente neo-eletto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, Umberto Veronesi, Senatore Pd e prima ancora oncologo di fama internazionale