Il sole del vicino è sempre più verde, in futuro l’energia pulita sarà di quartiere

progetto beywatchUn gruppo di ricercatori europei finanziato dalla Commissione Europea sta creando una tecnologia che tratterà i quartieri come una rete di potenza in miniatura, prevedendo la condivisione dell’energia prodotta in ogni casa a seconda delle necessità. Il risparmio energetico, promettono, sarebbe enorme.
Il progetto si chiama Beywatch e creerà case intelligenti, in equilibrio con il fabbisogno di energia all’interno dell’intero vicinato, con una produzione di acqua calda ed elettricità commisurata al reale consumo di ogni nucleo abitativo.

Beywatch – che è l’acronimo di Building Energy Watcher –  sta già sviluppando ultra-elettrodomestici ad alta efficienza e reti di informazione per il monitoraggio ed il controllo del quartiere, con collegamenti in tempo reale con il fornitore di energia.

Schlinder Italia lancia gli ascensori fotovoltaici

ascensori fotovoltaiciAndare su e giù da un piano all’altro mossi dal sole, senza produrre emissioni di gas serra nocive per l’ambiente, senza dispendio di energia elettrica costosa, bensì utilizzando l’elettricità convertita dalla luce solare, rinnovabile, senza oneri economici, pulita. Potenza dell’energia solare che può smuovere qualsiasi cosa, persino gli ascensori.

La progettazione di ascensori alimentati da impianti fotovoltaici è della Schindler Italia, azienda leader nel settore, che con l’iniziativa Schindler Energia intende promuovere sempre crescenti sforzi verso l‘eco-sostenibilità e un minore impatto ambientale del dispendio energetico previsto per gli impianti.

Fotovoltaico: opportunità per i capannoni commerciali e industriali

fotovoltaico-capannoni-industrialiIl 25 ed il 26 marzo 2010, alla Fiera di Parma – Padiglione 6 Area G62, in contemporanea a MECSPE e Impianti Solari Expo, si terrà un interessante ciclo di workshops gratuiti sull’energia fotovoltaica, ed in particolare sull’opportunità che questa tecnologia di produzione di energia pulita offre all’industria manifatturiera. I proprietari dei capannoni commerciali ed industriali, infatti, possono sfruttare la coda lunga della crisi finanziaria e sfruttare gli incentivi in “Conto Energia” anche per far leva su uno strumento che permette di diversificare il proprio business. Questo è quanto sostiene il GIFI, il Gruppo che riunisce le realtà imprenditoriali che operano nella produzione, nella progettazione e nell’installazione di componenti e sistemi fotovoltaici, visto che si possono sfruttare le coperture dei capannoni per generare energia elettrica e, di conseguenza, ottenere una riduzione dei costi della bolletta energetica.

Impianti fotovoltaici: grande progetto nel Comune di Firenze

fotovoltaico-firenzeNel Comune di Firenze, grazie ad una importante operazione di bonifica e di recupero architettonico ed ambientale, è stato inaugurato in data odierna, da parte del Sindaco Matteo Renzi, il secondo più grande impianto di produzione di energia elettrica con il fotovoltaico presente sul territorio. Questo è avvenuto a fronte di un investimento pari a 470 mila euro che ha portato all’eliminazione, sulla copertura, in Piazza Mattei, presso la Sede operativa della società Toscana Energia, di ben 1.550 metri quadrati di eternit che hanno lasciato il posto a 584 pannelli in grado di produrre annualmente 70.000 kWh di energia elettrica, corrispondenti al fabbisogno di ventisette famiglie. A realizzare i lavori di recupero ambientale e architettonico è stata una controllata del Gruppo Toscana Energia, la Toscana Energia Green, mentre per quel che riguarda la tipologia di pannelli utilizzati si è optati per quelli con silicio amorfo.

La British Airways annuncia l’utilizzo di un carburante proveniente dai rifiuti

British-Airways-biomassa

La battaglia (positiva) delle compagnie aeree per diventare il meno inquinanti possibile oggi si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo che l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti ha annunciato di aver abbassato a costi competitivi il carburante per i jet proveniente dalle alghe, il quale potrà essere disponibile già entro pochi mesi, anche gli inglesi non vogliono essere da meno ed annunciano la loro proposta per il volo verde.

Nonostante i suoi stretti profitti, dovuti principalmente agli elevati prezzi del petrolio, la compagnia di bandiera inglese, la British Airways, ha portato avanti ugualmente i suoi propri piani per il carburante sostenibile degli aerei, arrivando a produrre quello più sostenibile al mondo, riciclando i rifiuti provenienti dalle discariche.

Nuovo Conto Energia: grande incertezza su tempi approvazione

nuovo-conto-energia-decretoNel nostro Paese l’industria e tutta la filiera del fotovoltaico è da parecchio tempo in gran fermento, ma anche estremamente preoccupata per i tempi di approvazione, fin troppo lunghi, del Decreto relativo al nuovo “Conto Energia”; l’incertezza di certo non aiuta il comparto, visto che ci sono da pianificare gli investimenti per il medio e per il lungo periodo, e visto che è giusto che l’industria conosca ufficialmente ed in tempi brevi quali siano i livelli delle incentivazioni per i prossimi anni. Nella giornata di domani, giovedì 25 febbraio 2010, ci sarebbe dovuta essere la Conferenza Stato-Regioni per discutere, tra l’altro, proprio sul nuovo Conto Energia e sulle relative linee guida, ma in accordo con le dichiarazioni di Stefano Saglia, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, la Conferenza sul tema domani non ci sarà.

Bloom Box: arriva la centrale elettrica domestica ad emissioni zero

blombox

Difficoltà nell’installare un impianto solare? L’energia costa cara e le rinnovabili non decollano? Un modo per risolvere tutto questo oggi c’è, ed è ovviamente ad impatto zero. Si chiama Bloom Box, un minigeneratore di corrente elettrica, delle dimensioni di un frigorifero, inventato dall’ingegnere indiano K.R. Sridhar.

Sridhar ha lavorato per anni alla NASA, e ne è uscito per poter dedicarsi a tempo pieno alla sua geniale invenzione. La Bloom Box consiste in una grande quantità di celle a combustibile impilate una sull’altra, alimentate da ossigeno ed un combustibile che può essere a basse o nulle emissioni, come la biomassa, gas naturale o energia solare. La reazione chimica che avviene poi in queste celle produce energia elettrica in grandi quantità, tanto da poter alimentare al 100% un’abitazione.

L’Australia mette il limite alle emissioni al 2020 al 5%, ma per gli attivisti potrebbe essere al 100%

centrali solari australiane

Le battaglie verdi in Australia, uno dei maggiori emittitori mondiali di CO2, cominciano a diventare un po’ più concrete. Purtroppo il Governo del maggiore Paese dell’Oceania è recentemente riuscito a far passare una legge che potrebbe ridurre le emissioni ad un misero 5% entro il 2020 (l’obiettivo dell’Europa è al 20%). In risposta, Beyond Zero Emissions (un gruppo di attivisti ambientali) ha esposto un piano che dimostra come l’Australia potrebbe arrivare ad essere ad emissioni zero, senza grandi progressi tecnologici.

Mothen Nature Network spiega precisamente come ciò potrebbe accadere:

Secondo il piano, il 60% dell’energia della nazione potrebbe derivare dal CSP (concentrazione solare termico) e il 40% dal vento. Il gruppo non vede la necessità di inserire l’energia nucleare nel mix che, continua a ricorrere ad una risorsa in diminuzione, l’uranio. Il sole e il vento si completano a vicenda e in combinazione con lo stoccaggio di sale fuso e la combustione di biomasse rinnovabili, si potrebbe creare anche un flusso di energia elettrica per i 21 milioni di abitanti della nazione.

Fotovoltaico: Italia pronta a superare i 1000 MW

fotovoltaico-potenza-installata-targetIn Italia siamo oramai ad un passo dal raggiungimento dei 1000 MW di potenza installata cumulata ed incentivata per quel che riguarda il fotovoltaico; trattasi di un traguardo importante, ma nello stesso tempo occorre mettere in evidenza come questa quota sia già stata varcata da anni da Paesi come la Germania, il Giappone e la Spagna. A ricordarlo è un Rapporto I-COM a cura di Stefano da Empoli, Franco D’Amore, Cataldo Ferrarese e Manuela Mischitelli, pubblicato online sul sito di Asso Energie Future, un’Associazione che ha sede a Roma e che ha come obiettivo quello di creare, nel settore delle energie rinnovabili, una forte industria italiana. Anche per questo nel Rapporto viene sottolineato come il fotovoltaico in Italia, fino allo scorso anno, rientri nella storia di un successo mancato, e questo nonostante il comparto, cosa oramai nota ed assodata, presenti un grande potenziale di crescita su scala mondiale.

Ex ministro Ronchi: “il nucleare in Italia è inutile”

centrale nucleare

Il nucleare italiano? Un inutile spreco. E’ quanto sostiene l’ex Ministro dell’Ambiente, oggi presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi, a margine della presentazione annuale del rapporto sull’ambiente in Italia presentato da Legambiente.

Il motivo per cui il ritorno al nucleare in Italia non serve è molto semplice: oggi consumiamo molta meno energia rispetto al passato, e le nostre centrali elettriche non lavorano mai a pieno regime. Questo accade

non solo per la crisi economica e la riduzione della produzione industriale, ma anche per una serie di concause come la razionalizzazione degli utilizzi e la limitazione degli sprechi

ha spiegato Ronchi.

Fonti rinnovabili e nuovi edifici: battuta d’arresto in Italia per la green economy

green-economyI Comitati di indirizzo di ben sedici Associazioni ambientaliste e del settore delle rinnovabili hanno  scritto ed inviato una lettera a Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, ed agli Onorevoli della Camera dei Deputati. Trattasi, nello specifico, del Wwf, Legambiente, Kyoto Club, Aiel, Anest, Fiper, Greenpeace Italia, Ises Italia, Assosolare, Aper, Anev, Gifi, Federpern, Itabia, Gses e Assolterm. I Comitati di indirizzo di queste Associazioni, infatti, hanno appreso con stupore quanto contenuto nel Decreto Legge 194/2009, il cosiddetto “Decreto Milleproroghe“; in mezzo alle tante proroghe, infatti, c’è la proroga, approvata in Aula al Senato, relativa all’introduzione nei regolamenti edilizi dei Comuni italiani dell’obbligo di realizzare i nuovi edifici attraverso i processi di integrazione e di utilizzo delle energie rinnovabili.

Progettata la più grande turbina eolica del mondo

turbina eolica offshore Norvegia

Se l’economia legata alle rinnovabili continua a correre nonostante la crisi, gran parte del merito lo si deve all’energia eolica. E così se il 2009 ha registrato il boom di eolico (+31%), il 2010 si apre con una notizia altrettanto favorevole.

Nel tentativo di rendere i parchi eolici off-shore più redditizi, la Norvegia ha appena emesso un piano per la costruzione della turbina più grande al mondo, che misura 533 metri di altezza con un diametro del rotore di 475 metri. Sarà anche la più potente per generazione di energia elettrica: ben 10 megawatt di potenza sufficienti a dare energia ad oltre 2.000 case, il che la rende tre volte più potente delle turbine attuali.

Fotovoltaico ed integrazione architettonica

fotovoltaico-integrazione-architettonicaAl fine di poter accedere agli incentivi in “Conto Energia“, non basta realizzare e mettere in funzione un impianto fotovoltaico, ma per la sua realizzazione, limitando l’analisi agli impianti non a terra, occorre rispettare alcuni criteri che permettono di conseguire il riconoscimento dell’integrazione architettonica. A tal fine il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, ha predisposto on line una Guida utile per capire quali siano gli interventi validi che permettono per l’impianto fotovoltaico il riconoscimento dell’integrazione architettonica e, di riflesso, l’ottenimento delle incentivazioni in “Conto Energia”.

Nella Guida, tra l’altro, il GSE riporta anche alcuni esempi tipici, ovverosia dei casi di studio che non sono idonei per l’ottenimento della tariffa incentivante, che possono essere utili magari per chi pensa di poter realizzare l’impianto in un certo modo che non rispetta in tutto e per tutto i vincoli di integrazione architettonica. Nel dettaglio, l’integrazione architettonica, così come recita la Guida del GSE, può essere di due tipi: integrazione architettonica parziale, oppure integrazione architettonica totale.

Energia elettrica dalla fotosintesi grazie ad una cella a biocombustibile

cactusUn team di scienziati francesi è riuscito a trasformare l’energia chimica generata dalla fotosintesi in energia elettrica attraverso lo sviluppo di una cella a biocombustibile. Questa innovativa tecnologia offre una nuova strategia per convertire l’energia solare in energia elettrica in modo ecocompatibile e rinnovabile. Inoltre, la cella a biocombustibile potrebbe avere importanti applicazioni mediche.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Analytical Chemistry.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. La fotosintesi è il processo attraverso il quale le piante convertono l’energia solare in energia chimica. In presenza di luce visibile, anidride carbonica (CO2) e acqua (H2O) si trasformano in glucosio e O2 nel corso di una complessa serie di reazioni chimiche. I ricercatori del Centre de Recherche Paul Pascal (CNRS) hanno sviluppato una cella a biocombustibile che funziona utilizzando i prodotti della fotosintesi (glucosio e O2) ed è costituita da due elettrodi con enzimi modificati.