Gli alberi: gli alberi…
sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine. (Kahlil Gibran)
Belli, maestosi, possenti piuttosto che gracili, assetati ma pur sempre forti: gli alberi. L’ossigeno, la linfa, l’ombra, il ristoro, la casa, il fuoco, la vita, la bellezza. Eppure ci sono anche alberi che possono evocare il macabro, spaventarci perché somigliano tremendamente a qualcosa che ci scatena paure e timori ancestrali. Avete mai visto degli alberi spaventosi?

Pinguini imperatori: ci affascinano per la loro lunga marcia imperterrita verso l’amore e la vita che li porta a superare il vento sferzante ed a percorrere un lungo cammino verso la sopravvivenza che permette lo sbocciare di nuove piccole esistenze a -50 gradi centigradi. Li ricorderete nel magistrale documentario di Luc Jacquet
I cani in Cina non si portano quasi più in tavola ma di certo il rispetto per gli animali dagli occidentali considerati domestici non ha certamente compiuto grandi passi in avanti. Lo dimostra l’ennesima tendenza shock che, dopo la a dir poco sconcertante moda dei
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Mare Monstrum 2011, il report annuale di Legambiente sullo stato di salute delle coste ci restituisce gli scatti amari dell’Italia peggiore, quella che cementifica selvaggiamente il litorale, sostituendo a spiagge libere e sconfinate paesaggi monotoni, porti turistici, campi da golf, parcheggi, ecomostri, erigendo muri divisori tra i lidi che oscurano la visuale e tolgono il respiro persino alla sabbia, deturpata e oltraggiata dagli scempi di un vero e proprio commercio degli elementi. Ma quali sono i dieci principali nemici che minano l’immagine, la conservazione e l’integrità paesaggistica del mare italiano?
Vecchie fabbriche abbandonate, ridotte in rovina, tanto misteriose quanto pericolanti, muri di cemento che cadono a pezzi restituendo spazio dall’incuria dell’uomo alla vitalità dirompente della natura selvaggia.
Il concetto di casa ha le sue fondamenta sul senso di sicurezza ispirato, oltre che da ciò che ci è familiare e dunque ci risulta rassicurante, dalla solidità strutturale di un edificio in cui ci sentiamo istintivamente protetti. Terremoti, incendi,
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Referendum nucleare del 12 e 13 giugno: non l’unico quesito, ci sono anche due domande secche sull’acqua ed una sul legittimo impedimento rilevanti, ma certamente quello che sta infiammando maggiormente gli animi, divisi tra i pro e i contro, a fare i conti su vantaggi e svantaggi, costi e risparmio in bolletta, ma soprattutto sui potenziali rischi, anche alla luce di quanto accaduto a Fukushima.

