Parco della Caffarella, sversati 12 mila litri di carburante in un torrente

Questa mattina Roma, ed in particolare l’area della Caffarella, si sono svegliate con un “odore nauseabondo”. Nella notte ignoti hanno sversato 12 mila litri di carburante agricolo nel torrente Almone, che scorre nel famoso parco della Caffarella. Il motivo è stato chiaro da subito.

Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, delle persone ancora non identificate avevano bisogno delle cisterne di un distributore dell’Appio Claudio, che si trova alle spalle del parco, per trasportare della nafta. Hanno così individuato quest’autobotte che conteneva carburante agricolo, e siccome gli serviva vuota, hanno pensato bene di sversarne il contenuto in un canale dell’acqua piovana. Peccato che quel canale fosse collegato al fiume. Dopodiché l’hanno riempita di nafta e l’hanno portata via.

Smog, a Torino blocco del traffico domenica 20 febbraio

Il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, lamentava appena pochi giorni fa una cappa di smog mediatico e di allarmismo sul capoluogo lombardo, a dispetto della semi-indifferenza che avvolgeva altre città, ben più inquinate, vedi Torino, e che facevano ancora meno per porre un freno all’inquinamento atmosferico. E oggi parliamo proprio del capoluogo piemontese che ha deciso, dopo le remore avanzate da numerosi Comuni della Provincia, per il blocco del traffico domenica 20 febbraio. L’assessore all’Ambiente, Roberto Tricarico, fa sapere che la città era pronta allo stop già questa domenica

tuttavia, siccome sono emerse da parte di alcuni Comuni della Cintura criticità organizzative per il 13 febbraio e una maggiore adesione attorno alla data del 20, abbiamo deciso di adeguarci al fine di rendere più efficace l’iniziativa.

Smog a Milano, tutte le strategie per abbattere le polveri sottili

La situazione stava diventando insostenibile, con il limite annuale dei 35 giorni di sforamento della soglia di inquinamento già superati dopo poco più di un mese, e allora Milano è dovuta correre ai ripari. Le due domeniche a piedi non hanno sortito alcun effetto, e così anziché lasciar perdere, Comune, Provincia e Regione si sono riunite ed hanno stabilito i nuovi parametri per cercare di ridurre le emissioni in quella che attualmente sembra l’area più inquinata d’Italia (anche se il Presidente della Regione afferma il contrario).

Tutti faranno la loro parte, come ha annunciato Formigoni due giorni fa, e così ecco il piano approvato e presentato oggi. La Regione stanzierà due milioni di euro per aumentare i controlli dei vigili urbani sulle strade, in modo da regolare il traffico ed evitare comportamenti scorretti da parte dei guidatori, a cui si aggiungerà un contributo di 3.000 euro per i residenti dell’area Milano-Como-Sempione (considerata area critica) che vogliono rottamare la propria auto, se facente parte della categoria più inquinante, e scelgono di utilizzare i mezzi pubblici anziché acquistarne un’altra. Si tratta di una forma di incentivo già utilizzata lo scorso anno che è stata elargita a 105 milanesi.

Smog Lombardia, Formigoni: “Presenteremo altre iniziative”

Per contenere lo smog in Lombardia, Formigoni, ieri, a margine della mobility conference, ha lasciato intendere che verranno presto adottate nuove strategie. Siamo ad una svolta sul fronte lotta all’inquinamento atmosferico nella Regione? Chi può dirlo. Certo è che le domeniche ecologiche, almeno per quanto riguarda la mission principale, ridurre i livelli di PM10 nell’atmosfera, hanno miseramente fallito.

A Milano, come abbiamo visto nei giorni scorsi, le rilevazioni delle centraline ARPA hanno sfiorato i 180 microgrammi per metrocubo, più del triplo del valore soglia previsto dalle direttive europee 1999/30/Ec e 96/62/Ec recepite a livello nazionale con il decreto ministeriale 60 del 2 aprile 2002, fissato a 50. Milano ha esaurito il bonus di 35 giorni all’anno di sforamento e l’UE potrebbe presto avviare una procedura d’infrazione comunitaria.

Solare, Obama finanzia programma per ridurre del 75% il suo costo entro il 2020

A differenza di quanto avviene in Italia, dove i politici fanno promesse che il giorno dopo hanno già dimenticato, negli Stati Uniti ogni promessa è debito, e così fa piacere notare come nei giorni successivi al discorso di Obama sullo Stato dell’Unione, in cui è tornato a parlare con forza delle rinnovabili, il presidente degli States abbia già intrapreso le prime iniziative.

Stephen Chu, Segretario all’Energia, ha infatti annunciato un grosso investimento nel campo dell’energia solare. Uno sforzo, finanziato dal Governo, per innovare la tecnologia necessaria in modo da rendere l’energia solare competitiva rispetto ai combustibili fossili. I dettagli di tale piano sono stati delineati: il Dipartimento dell’Energia spenderà 27 milioni dollari per un programma progettato per abbassare drasticamente il costo del solare, con una stima intorno al 75%.

Rifiuti, a Napoli 2mila tonnellate in strada

E’ ancora, sempre, emergenza rifiuti a Napoli. In strada, fa sapere l’assessore all’Igiene del Comune campano Paolo Giacomelli, ci sono 2mila tonnellate ancora da raccogliere, tanto che la Provincia ha deciso di lasciare aperti gli impianti fino a tarda notte, per consentire di effettuare più sversamenti e liberare dalla monnezza la città.

E’ lo stesso assessore a comunicare che le operazioni di conferimento negli impianti segnalati dall’ufficio flussi della Regione Campania stanno procedendo con regolarità.
Regione e Comune si passano la patata bollente ininterrottamente e, tra statuti speciali, poteri straordinari e stati di emergenza, risulta ormai difficile risalire ad un’attribuzione univoca di responsabilità.

Smog, Milano ha esaurito il bonus di 35 giorni all’anno concesso dall’UE

Finiti… i giorni in cui si poteva pensare di rientrare nei limiti di 50 microgrammi al metrocubo con le domeniche ecologiche. Domenica scorsa, quando Milano è rimasta ancora una volta a piedi, le centraline dell’ARPA Lombardia hanno registrato valori medi di PM10 addirittura triplicati.

E finito è anche il bonus dei 35 giorni all’anno di sforamento delle polveri sottili concesso dalle direttive europee 1999/30/Ec e 96/62/Ec recepite a livello nazionale con il decreto ministeriale 60 del 2 aprile 2002.
Sono trascorsi appena trentotto giorni dall’inizio del 2011 e 35 giorni il capoluogo lombardo li ha trascorsi con il PM10 sopra il limite. Ieri la centralina ubicata in via Senato ha sfiorato i 181 microgrammi. Non è andata meglio nelle altre due centraline: a Città Studi si è raggiunta quota 157 e al Verziere 176.

Rifiuti elettronici: Ecolight recupera 4 mila tonnellate di RAEE in 6 mesi con l’Uno Contro Uno

I RAEE saranno il problema principale nell’ambito dei rifiuti mondiali del futuro. Per RAEE si intende Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ed hanno ricevuto questa sigla a seguito di una direttiva dell’Unione Europea, stabilita nel 2003, in cui si decisero le regole per il corretto smaltimento del cosiddetto e-waste, o rifiuti elettronici.

In quanto a riciclaggio, si sa che l’Italia occupa sempre le ultime posizioni della graduatoria europea, e non fanno eccezione questi rifiuti, ma l’impegno di una società milanese potrebbe contribuire a cambiare le cose. Si chiama Ecolight ed è una di quelle società che si impegnano a far rispettare la direttiva sui RAEE attraverso il sistema del cosiddetto “Uno contro uno“.

Smog Milano, triplicati livelli PM10 nella seconda domenica a piedi

Ancora sullo smog a Milano, con il bilancio della seconda domenica a piedi che se è positivo per molti cittadini, pedoni, ciclisti e pattinatori, che si sono riappropriati della città, approfittando del pullulare di iniziative di arte, cultura e salute, riporta risultanti deludenti sull’altro fronte, quello principale, la mission per cui è nato il blocco del traffico domenicale: abbassare i livelli di PM10.

Le domeniche ecologiche sono state volute dal sindaco Letizia Moratti e dalla sua amministrazione perché il livello di polveri sottili resta pericolosamente oltre la soglia da giorni e giorni ormai nel capoluogo lombardo, tanto che i valori del PM10 hanno sforato per quasi tutto il tempo dall’inizio del 2011, e sta ormai per terminare il bonus di 35 giorni di sforamento all’anno consentito dalla normativa europea recepita a livello nazionale. Com’è andata ieri a Milano con le auto rimaste ferme?

Rifiuti radioattivi di Brescia in Sardegna, protesta contro l’Alfa Acciai

Da Brescia a Cagliari via mare, un carico radioattivo giunge allo stabilimento della Portovesme srl, nel Sulcis, dall’Alfa Acciai di San Polo ma il tentativo di passare la patata bollente alla Sardegna non riesce. Ieri è montata una rumorosa protesta con pentole e coperchi fuori dai cancelli dell’azienda bresciana: il carico di veleni sta tornando indietro, rispedito al mittente, con un avanti e indietro di materiale tossico in giro per l’Italia che ha del vergognoso. I rappresentanti del Comitato Spontaneo contro le Nocività di Brescia chiedono un più stretto monitoraggio sulla ditta.

Com’è possibile? Rifiuti speciali in viaggio fino alle coste sarde in due banalissimi (invisibili?) container, come se niente fosse. Protesta Legambiente Sardegna che definisce, nelle parole del suo presidente Vincenzo Tiano, davvero incredibile che del materiale così pericoloso per la salute pubblica e ambientale abbia viaggiato indisturbato sino all’isola italiana.

Amazzonia, record di siccità nel 2010

Lo avevamo accennato qualche mese fa: la siccità in Amazzonia stava mettendo in ginocchio milioni di abitanti, dipendenti dai fiumi e dalle foreste dell’area. Si trattava, dicevano allora, di una forte ondata di siccità, la più forte almeno degli ultimi 5 anni. Ma i dati completi, arrivati solo oggi e calcolati dall’Amazon environmental research institute (Ipam) dicono che non solo la siccità del 2010 è stata più potente di quella terribile del 2005, ma è addirittura la più pesante degli ultimi 100 anni.

Le conseguenze sono tristemente note: agricoltura in ginocchio, aumento degli incendi, persone già povere ridotte sul lastrico, e soprattutto il polmone della Terra che continua a “perdere pezzi”. Secondo lo studio, pubblicato su Science, la capacità di trattenere la CO2 da parte degli alberi viene ridotta drasticamente perché questo fenomeno indebolisce gli alberi in modo naturale. Se poi a questo aggiungiamo la deforestazione causata dall’uomo, diventa evidente l’emergenza che la più grande distesa verde del pianeta (5,3 milioni di chilometri quadrati) ha registrato.

Boati a Fadalto, attività sismica al momento esclusa dagli esperti (video)

L’area dell’Alpago è una tra le più sismiche del Veneto e così, quando hanno avuto inizio quegli strani boati che tuttora tengono col fiato sospeso gli abitanti della zona, si è subito pensato al rischio di terremoto imminente. Un mistero che viene da sottoterra e che vede al lavoro per svelarne l’origine geologi, esperti e tecnici della Regione ma anche amministratori locali e regionali sollecitati dalle preoccupazioni crescenti dei cittadini che vogliono saperne, e come dargli torto, di più sui forti boati sotterranei che rompono il silenzio di Passo di Fadalto e Val Lapisina, tra le province di Treviso e Belluno.

A lavoro da giorni ci sono, tra gli altri, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale di Udine e l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR.
Per l’ingegner Roberto Baglioni della Regione il fenomeno sarebbe da far risalire alla

frizione delle rocce superficiali legate a spostamenti tettonici. Poco a che vedere, dunque, con l’attività sismica. Abbiamo comunque la certezza che si tratti di un fenomeno localizzato e superficiale.

Be Active be a Tree, l’albero umano più grande del mondo a Milano

L’aria di Milano è sempre più irrespirabile? Riprendiamoci l’ossigeno! E’ da qui che parte l’idea di Giuseppe La Spada, digital artist che ha indetto per domani, sabato 5 febbraio alle ore 16:00, un flash mob in Piazza Duomo, denominato Be Active be a Tree, in cui verrà simulato il più grande albero umano al mondo.

La città di Milano è risultata, in questo 2011, la più inquinata d’Italia, con livelli di PM10 e di altri componenti che minano la salute umana oltre la soglia considerata sicura per quasi tutto gennaio, e con una situazione che a febbraio finora non sembra dover cambiare. Le due giornate a piedi o quasi non hanno ottenuto gli effetti sperati, e allora meglio tornare al cuore della questione: l’aria è inquinata perché nella città mancano spazi verdi.