Eolico, in Kenya entra in funzione il parco più grande al mondo

di Daniele Pace Commenta

Kenya-wind-energyNel continente africano ha aperto i battenti il parco eolico più grande in tutto il mondo: questa incredibile opera ha trovato collocazione vicino a Laisamis, a circa 500 chilometri di distanza dalla capitale Nairobi.

Il parco eolico in questione prende il nome di Lake Turkana Wind Power Project ed ha un’estensione di ben 162 chilometri quadrati e può contare sull’energia che viene prodotta dal Turkana Corridorwind: si tratta di una particolare corrente a getto appositamente creata a bassa quota, che arriva dritta dritta dall’Oceano Indiano.

Questo spettacolare parco eolico può contare sulla presenza di ben 365 turbine eoliche e si conta di poter arrivare anche fino ad un fattore di capacità del 68%: in soldoni, vorrebbe dire l’impianto eolico più efficiente sul pianeta, anche considerando come la media di questo valore si attesta tra il 20 e il 40%.

Il Kenya ha tanti progetti ecosostenibili importanti in mente, di cui questo gigantesco parco eolico ne rappresenta solo una parte: l’intento è quello di provvedere all’installazione di ben 5000 MW di potenza sull’intera rete del paese nell’arco di tre anni.

L’energia di questo paese africano è strettamente collegata all’idroelettrico e ai combustibili fossili: ecco spiegato il motivo per cui si vuole tentare la “via del vento” per poter garantire anche al popolo un’energia che costa poco e costante nel tempo.

Al termine della costruzione di questo parco eolico, che avrà poco da invidiare rispetto a quello annunciato nel 2013 in Giappone, grazie all’energia ivi prodotta, il Kenya potrà attingervi quasi un quinto dell’energia necessaria al sostentamento del paese: importante, in questo senso, l’intesa che ha portato la Kenya Power, una società nelle mani del governo locale, a comprare l’energia che viene prodotta da questo parco per un ventennio ad un prezzo bloccato.

Il progetto, a dispetto di tante altre iniziative nel continente africano che sono state finanziate da investitori cinesi, è in mano ad un consorzio dell’UE per un investimento complessivo che va oltre i 690 milioni di dollari.

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