La cattiva notizia è che i tagli agli incentivi per le rinnovabili, ed in particolare per il solare, sono stati confermati a partire dal 2011. La buona notizia è che questi tagli sono minori rispetto alle previsioni, e che considerate le riduzioni dei costi dopo tutto non peseranno più di tanto sulle famiglie italiane.
Viene annunciato così il nuovo e definitivo decreto sul conto energia che rinnova gli incentivi per il biennio 2011-2013. La riduzione prospettata nei mesi scorsi era molto incerta e andava dal solo 10% ad addirittura il 25% rispetto all’anno precedente, mentre ora si viene a sapere che la riduzione ammonterà al 18-20%. Molto meglio negli anni successivi, in cui si prospettava una riduzione del 6% ogni 4 mesi a partire da gennaio 2012, ed invece il 6% sarà annuo.
Ciò significa che lo Stato in parte risparmia grosse quantità di denaro da versare in impianti fotovoltaici domestici, ma dall’altra parte eroga una porzione di questo risparmio in altri tipi di lavori, in special modo per l’isolamento termico delle case (pannelli isolanti, infissi di ultima generazione, ecc.). Non dovrebbe comunque essere un dramma per le famiglie, visto che se un impianto fino a pochi anni fa poteva costare 21 mila euro per fornire elettricità ad un’abitazione (calcolata in circa 3 Kw per famiglia), adesso costerà 15 mila euro, e dunque il costo effettivo non cambierà più di tanto.
Per poter usufruire ancora degli incentivi attuali bisogna allacciare alla rete elettrica un impianto, o almeno avviarne l’installazione, entro il 31 dicembre prossimo. Ma i soliti “avvoltoi” stanno approfittando di questa situazione per alzare i prezzi, come quello dei converter saliti addirittura del 60%. Dopo quella data probabilmente riprenderanno a scendere, e dunque non sappiamo se conviene avviare sin da ora tale progetto.
Il taglio in ogni caso riguarderà tutti, e si farà sentire per le famiglie che hanno un impianto integrato che non potranno più disporre della detrazione del 55%, ma anche per le imprese visto che gli sgravi fiscali sono stati drasticamente ridotti per gli impianti molto grandi. Si calcola che grazie a questi incentivi si attiverà un giro di affari da 3 miliardi di euro che vedrà impegnate oltre 600 imprese in tutto il Paese.
Fonte: [Kataweb]
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