Operazione Quattro mani, traffico rifiuti pericolosi continua, alti i guadagni

di Redazione 1

Benvenuti in Italia. Sotto ai cartelli di ingresso alle frontiere, andrebbe aggiunto un sottotitolo: discarica dei rifiuti tossici. Il Paese dei controllori amici dei controllati segna un altro punto di demerito a suo favore. Continua infatti il traffico di spazzatura smaltita illegalmente, da un capo all’altro della penisola. Le regioni se la passano come fosse una patata bollente, con la differenza che non si tratta di un gioco, i soldi in ballo sono tanti.

L’operazione Quattro Mani, le cui indagini sono state coordinate dalla Procura di Chieti e condotte dai Carabinieri del Noe di Pescara, ha fatto scattare le manette per cinque persone in Abruzzo, sgominando un giro d’affari sporchi (doppiamente sporchi, è proprio il caso di dirlo) del valore di 3 milioni di euro.

Cinque le regioni coinvolte nella truffa che consisteva nel falsificare le analisi dei rifiuti considerati pericolosi per poi stoccarli illegalmente nelle discariche pugliesi, abruzzesi e toscane in otto impianti totali, evadendo l’ecotassa. Non a caso il traffico era verso il Meridione. Il Sud è diventata la discarica, la fogna del Paese. Dal Nord arrivano continuamente carichi pieni di sostanze tossiche, che causano tumori, intossicano le acque, contaminano le coltivazioni. Il degrado più assoluto. Ogni tanto uno su mille di questi stoccaggi illeciti viene intercettato, bloccato, ma quanti ancora passano indenni i controlli? Quanti eludono ogni genere di filtro?

Intanto, in manette sono finiti i fratelli Biella, titolari della Seab di Chieti, azienda che smaltisce i rifiuti (illegalmente, aggiungiamo noi),  il legale dell’impresa Maurizio Minichilli, mentre restano ai domiciliari Simone Batilde responsabile del laboratorio analisi interno alla Seab, e Massimo Colonna, consulente chimico esterno.
Partite le denunce per altre 36 persone, tra cui quattro manager dell’ILVA, ma questo non ci stupisce affatto.
Tra le sostanze tossiche contenute nei rifiuti smaltiti illegalmente molte sono altamente cancerogene: diossina, mercurio, cadmio, piombo. Evadendo l’ecotassa regionale sullo smaltimento di questi rifiuti, la truffa ai danni dello Stato accertata dall’inchiesta Quattro mani si attesta sui 500.000 euro.

[Fonte: Ansa]

Commenti (1)

  1. Salve sono Carla di 20 anni,
    Spesso guardo questo blog.
    La tutela del nostro Paese è molto importante e bisogna fare qualcosa perché fare crescere i nostri figli in un paese così mi spaventa n pò.
    Il rispetto dell’ambiente dovrebbe iniziare da noi, singoli cittadini, imparando a tutelarne la bellezza e a rispettarne la salute.
    Ho trovato in internet il siti facciamoladifferenza promossa dalla regione Lazio per la sensibilizzazione dei cittadini sulla raccolta differenziata dei rifiuti, il quale oltre a dare qualche informazioni sulla raccolta differenziata, usa il materiale che viene prodotto dagli utenti sia tramite articoli, video e giochi. La sensibilizzazione è il primo passo verso il cambiamento e il miglioramento.
    Io l’ ho trovato per caso su internet ma mi ha colpito molto.
    Non ti chiedono nulla in cambio e puoi scaricare il loro banner per inserirlo sul tuo blog.
    Tutti noi dovremmo fare qualcosa per la nostra città.

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