Stop ai sacchetti di plastica, al via petizione online Legambiente

di Redazione 1

Una petizione online, per dire basta ai sacchetti di plastica. Cambiare si può, partendo da un piccolo gesto, una rivoluzione minuscola nelle nostre abitudini quotidiane, in questo caso la spesa, che può però dare enormi risultati in termini di tutela dell’ambiente. E’ l’iniziativa promossa da Legambiente per far sì che l’Italia dica addio, insieme agli shopper che non rispondono ai criteri fissati dalla norma tecnica comunitaria EN 13432, anche alla maglia nera europea, l’ennesima, che ci vede primeggiare con 300 buste a testa all’anno.

Tra l’altro, la sporta ed il sacchetto per la spesa riutilizzabili sono tornati di moda e con un solo gesto risparmiamo soldi e garantiamo la sopravvivenza a milioni di tartarughe, pesci ed uccelli marini che affrontano ogni giorno i pericoli di quest’orgia di plastica, come l’ha definita Legambiente.

Gli attivisti ricordano che proprio i sacchetti sono responsabili delle isole di rifiuti, come il Pacific Vortex, 800 miglia a nord delle Hawaii, con un peso stimato di 3 milioni di tonnellate.
La raccolta firme sul web è partita ieri e i primi 1.500 cittadini che hanno firmato non solo chiedono al governo ed ai negozi di mettere al bando i sacchetti di plastica, ma si impegnano personalmente a farne a meno.

Si può aderire sottoscrivendo la petizione sul sito di Legambiente o su www.puliamoilmondo.it.
Vittorio Cogliati Dezza, presidente dell’associazione ambientalista, chiede al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, di non concedere ulteriori proroghe, oltre il 31 dicembre 2010, al divieto di commercializzazione di sacchetti non biodegradabili, augurandosi che la loro messa al bando, che sarebbe dovuta scattare già dal 1° gennaio 2010 non slitti ulteriormente.

Sostituendo i 300 sacchetti procapite che utilizziamo ogni anno in Italia con 10 sporte riutilizzabili risparmieremmo più di 180 mila tonnellate di petrolio e altrettante di emissioni di CO2, ma soprattutto eviteremmo di disperdere nei campi, lungo le rive dei fiumi, nei mari plastica indistruttibile.

[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]

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