rifiuti roma

Ambiente, dopo Malagrotta nuovi misteri sui siti di Riano e Corcolle

rifiuti romaNon si placano le polemiche tra Giuseppe Pecoraro, prefetto nominato dal governo Monti, per gestire l’emergenza rifiuti della Capitale e i cittadini della Provincia di Roma che le discariche con i rifiuti dei romani proprio non le vogliono. Un gruppo di 33 parlamentari del Pd ha inviato un’interpellanza urgente ai ministri Corrado Clini e Anna Maria Cancellieri per far luce sulla vicenda del dopo Malagrotta, chiedendo

Se il governo Monti sia a conoscenza dell’ apertura di una inchiesta della Procura di Roma sull’ individuazione del sito di Riano dal quale risulterebbero gravi irregolarità di rilievo penale nella valutazione dei dati che hanno condotto a ritenere idoneo il sito.

Ecologia e rifiuti: fondi Ue per differenziata e inceneritori, no discariche

Novità dall’Europa per gestire l’emergenza rifiuti in Italia, e nello specifico per fronteggiare la situazione della Campania dove, nonostante le iniziative promosse dalla giunta De Magistris, il problema dei rifiuti non riesce a trovare soluzione. Ad avvisare del piccolo successo è lo stesso ministro dell’Ambiente Corrado Clini

Il commissario dell’Unione europea all’Ambiente si è detto disponobile a scongelare i fondi di coesione non per le discariche, ma soltanto per la raccolta differenziara e gli inceneritori per il recupero di energia.

Rifiuti Malagrotta, Consiglio di Stato: “nessun allarme ambientale. Apertura prorogata fino a giugno”

Nonostante il dossier shock di Legambiente e le diverse segnalazioni di comitati cittadini, associazioni ambientaliste e singole persone, dei livelli di inquinamento raggiunti nelle aree limitrofe alla discarica di Malagrotta e alla presenza di infiltrazioni nelle falde acquifere, il prefetto Giuseppe Pecoraro ha deciso di prorogare fino al 30 giugno 2012 l’apertura della discarica della Capitale, chiusura prevista per il 31 dicembre 2011, e di fermare l’esproprio del sito di Quadro Alto, nel comune di Riano, preposto all’apertura di una nuova discarica e; come se non bastasse, di proprietà di Manlio Cerroni, il proprietario dell’area di Malagrotta.

Rifiuti Roma, siglato accordo con Ama e Conai per differenziata e riciclaggio

Il Campidoglio cerca di limitare i danni ambientali e mette a tacere, ancora per poco, le polemiche circa la posticipata chiusura della discarica di Malagrotta e l’apertura di una nuova discarica che possa contenere i rifiuti della Capitale. Il sindaco Gianni Alemanno ha siglato un accordo con la società Ama e Conai (Consorzio nazionale imballaggi) per individuare, programmare e gestire al meglio la raccolta integrata dei rifiuti urbani e la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio.

Discarica Corcolle, Nanni: “Sono d’accordo con Franca Valeri”

Alla lettera aperta di Franca Valeri ha finora risposto il consigliere Pd Dario Nanni, membro della Commissione cultura del Comune di Roma spiegando che nel 2008 la Regione Lazio ha inserito l’area di Corcolle in un progetto di valorizzazione ambientale, culturale e turistica. Ai vincoli archeologici e paesaggistici che impediscono l’apertura della discarica Capitolina dopo la chiusura di Malagrotta, aggiunge il consigliere Nanni

La circostanza più grave che si presenta nell’area della futura discarica, insiste nell’area una falda acquifera superficiale ad un metro sotto il suolo. La discarica sarebbe in questo contesto una bomba ad orologeria per un disastro ambientale di proporzioni incalcolabili.

Inquinamento, Malagrotta: dossier shock sulla discarica. Si accendono le proteste per Pizzo del Prete

Solfato, ferro, manganese, arsenico, cromo totale, nichel, alluminio, piombo benzene, p-xilene, cloruro di vinile, 1.4-diclorobenzene, tetracloritilene. Dalle analisi Arpa è stata riscontratanella maggior parte dei casi anche la presenza della sostanza N-butylbenzenesulfonamide indicata come possibile marker di contaminazione da discarica di rifiuti solidi urbani.

L’elenco delle sostanze tossiche e non certo biodegradabili registrate nella discarica di Malagrotta e nelle aree limitrofe a Valle Galeria è ben più lungo. Sono oltre 100 le pagine che compongono il dossier shock e, nonostante il proprietario dei terreni su cui sorge la discarica capitolina Manlio Cerrone, continui a ribadire che

La discarica non produce alcun inquinamento delle falde, né esalazioni dannose per la salute.

La situazione è ben diversa. Le falde risultano inquinate dai metalli pesanti, quali arsenico e ferro; il terreno è contaminato dal mercurio e dal N-butylbenzenesulfonamide, sostanza altamente cancerogena.

Discarica di Malagrotta, una bomba ambientale inquina le falde alle porte di Roma

È allarmante il quadro che emerge dalla relazione di Arpa Lazio con i risultati del monitoraggio delle acque sotterranee della discarica di Malagrotta svolto nel periodo febbraio-maggio 2010: i nuovi campionamenti, infatti, evidenziano un peggioramento del già preoccupante stato di contaminazione del sito, sia per quel che riguarda i composti inorganici che per alcuni composti organici.

E’ il commento di Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, in relazione ai dati diffusi dall’Arpa Lazio relativi al monitoraggio dell’inquinamento delle falde acquifere della discarica di Malagrotta, alle porte di Roma.
Una bomba ambientale, così la definisce l’associazione ambientalista che si chiede se sia il caso di continuare a gettare rifiuti in quell’area, dal momento che ci si trova, evidentemente, in piena emergenza inquinamento. Nelle falde acquifere della zona, infatti, sono oltre il limite consentito dalla legge i livelli di numerose sostanze tossiche ovvero ferro, nichel, manganese, arsenico e benzene. Inoltre, si è registrata anche la presenza di N-butylbenzensolfonamide.