Energia eolica, parchi non sempre positivi per il clima

energia eolicaL’energia eolica è un settore in rapida crescita nel mercato energetico globale. Si tratta di un’energia rinnovabile che può essere prodotta su scala industriale e che pertanto è in grado di competere con le fonti di energia più sfruttate ed accreditate come il carbone, il gas, il petrolio, l’energia idroelettrica ed il nucleare. Oggi essa rappresenta solo il due per cento del mercato energetico globale, ma stime ufficiali del governo Usa si aspettano che il vento produrrà un quinto della fornitura totale di energia elettrica negli Stati Uniti entro il 2030.

I fautori del vento sostengono che l’energia eolica sia in grado di ridurre la minaccia del riscaldamento globale. Tuttavia, un recente studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha scoperto che è vero anche il contrario. La costruzione di massa di grandi parchi eolici può effettivamente influenzare il clima in modo negativo.

Eolico e fotovoltaico: progetto imponente in India

Fotovoltaico-indiaNei prossimi dieci anni in India saranno stanziati con un nuovo progetto la bellezza di 50 miliardi di dollari. Niente di strano se non fosse che a mettere sul piatto questa montagna di soldi è una sola società, la Airvoice Group, la quale si vanta del fatto che quello annunciato dalla società è il maggior singolo investimento messso a punto nel mondo per le fonti di energia rinnovabili. Il progetto è a dir poco ambizioso, visto che si punta a produrre energia attraverso la realizzazione di impianti aventi una potenza pari a complessivi 13.000 MW, ovverosia oltre tredici volte l’attuale potenza installata cumulata su tutto il territorio italiano. Il progetto sarà realizzato attraverso un mix di impianti eolici e di impianti fotovoltaici; nel dettaglio, i parchi eolici avranno una potenza complessiva cumulata pari a 3.000 MW, mentre altri 10.000 MW arriveranno dagli impianti fotovoltaici.

2009: anno boom dell’eolico in tutto il mondo

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Registrato l’incremento improvviso quanto inaspettato dell’eolico in Italia, allargando lo spettro delle indagini ci rendiamo conto che l’anno appena trascorso è stato molto meglio di quanto potessimo sperare, almeno per quanto riguarda il ricorso all’energia del vento.

Nonostante la recessione globale, la capacità totale installata di energia eolica in tutto il mondo è cresciuta di un impressionante 31% (quasi un terzo in più rispetto al 2008), mentre il mondo ha aggiunto 37,5 gigawatt di potenza al totale di 158 GW. Il mega-watt prodotto dall’energia eolica balza così in avanti in quasi tutte le economie più importanti del mondo lo scorso anno, dagli Stati Uniti all’Europa, fino alla Cina e all’India (stranamente solo il Giappone è assente). Dopo il salto, vediamo la top 5 del vento del 2009.

Il riscaldamento globale si potrebbe risolvere con meno di 3 euro a testa

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L’Environment Institute di Stoccolma, in collaborazione con Friends of the Earth, ha appena rilasciato una nuova relazione da cui risulta che l’Unione europea potrebbe raddoppiare il suo impegno attuale di riduzione delle emissioni del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020 ad un costo giornaliero di meno di 3 euro a persona.

I trasporti e le scelte alimentari figurano come fattori principali nello studio che mira al taglio del 40% di emissioni: entro il 2020 il trasporto aereo potrebbe diminuire del 10%, e quello tramite le automobili private del 4%, mentre il viaggio in treno vedrebbe un aumento del 9%. Il consumo di carne scenderebbe del 60%. Estendendo questo percorso fino al 2050, scopriamo che i viaggi in auto private scenderebbero dal 75% circa del totale degli spostamenti di oggi a solo il 43% e i viaggi in treno prenderebbero il posto dell’80% dei voli attualmente in corso nell’arco di 1.000 km di distanza. Oltre a questi cambiamenti, ne accadrebbero anche altri nell’ambito della produzione energetica.

La California punta alla geotermia

mar salton geotermia

Il Los Angeles Department of Water and Power (LADWP) ha firmato un contratto di locazione per esplorare il potenziale geotermico nella Imperial County, vicino al Mar Salton, come parte dell’intero sforzo per raggiungere il suo obiettivo di rendere il 40% dell’energia elettrica californiana proveniente da fonti rinnovabili entro il 2020.

L’offerta comprende l’affitto del terreno, inizialmente per i 5 anni di studio e la documentazione per 295.000 dollari all’anno, che rappresentano 100 dollari per ettaro all’anno, nell’ambito di un Protocollo d’intesa in materia della “fattibilità ed esplorazione geotermica dell’Imperial Valley”, mentre si determina la fattibilità della produzione geotermica.

La Spagna riesce a garantire la metà del suo fabbisogno energetico solo con l’eolico

parco eolico spagnolo

Tra i grandi Paesi industrializzati la Spagna è senza dubbio quella che sta facendo crescere la quota “verde” maggiormente negli ultimi anni. Questo nuovo record energetico del vento spagnolo potrebbe essere come la ciliegina su una torta che rende la penisola iberica una delle più ecologiche al mondo.

E’ piuttosto impressionante sapere che, mentre in Italia gli impianti eolici non sono per nulla favoriti ed anzi, in alcuni casi anche ostacolati, la spagnola Wind Power Association (AEE) ha annunciato che la scorsa domenica, 8 novembre, ha registrato un record importante: l’energia eolica ha fornito il 50% della domanda per l’intero periodo di tempo, con un picco del 53%.

Lotta ai cambiamenti climatici: la Cina sta facendo molto più degli Stati Uniti

centrale eolica cina

La Cina viene spesso accusata di non fare abbastanza per ridurre l’anidride carbonica e le altre emissioni inquinanti delle sue fabbriche alimentate da centrali elettriche a carbone. Ma un nuovo rapporto suggerisce che il Paese sta facendo molto più di altri per affrontare i cambiamenti climatici. O almeno più di quello che gli viene attribuito. In realtà, i suoi standard ambientali superano addirittura quelli degli Stati Uniti in alcune misure fondamentali.

Il World Resources Institute (WRI), un rispettato osservatore ambientale con sede a Washington DC, dice che la Cina è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo principale sul cambiamento climatico, che è un 20% di riduzione dell’intensità energetica (la quantità di energia utilizzata per ogni dollaro di prodotto interno lordo) entro la fine del prossimo anno. Tagliare l’intensità energetica dell’economia cinese in questo modo porrà un freno alla crescita delle emissioni nazionali di biossido di carbonio.

Le tecnologie e le conoscenze per un mondo 100% rinnovabile esistono già

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La maggior parte della tecnologia necessaria a spostare il mondo dai combustibili fossili all’energia pulita e rinnovabile esiste già. L’attuazione di tale tecnologia richiede il superamento di ostacoli nella pianificazione e nella politica, ma così facendo potrebbe tradursi in una diminuzione del 30% della domanda mondiale di elettricità. Di questo ne sono convinti il docente di ingegneria di Stanford Mark Z. Jacobson ed il ricercatore della University of California-Davis Marco Delucchi.

Per chiarire la portata di tali ostacoli, e come potrebbero essere superati, hanno scritto un articolo su Scientific American. In esso si presenta una nuova ricerca per tracciare e valutare un piano quantitativo per alimentare il mondo intero con vento, acqua ed energia solare, compresa una valutazione dei materiali e costi. Alla fine, dicono, saranno più convenienti dei combustibili fossili o nucleari.

La chiave è eliminare la combustione come un modo per produrre energia per i veicoli, nonché per l’utilizzo di energia elettrica normale. Il problema risiede nell’uso di combustibili fossili e nella combustione della biomassa, che sono notoriamente inefficienti nella produzione di energia utilizzabile. Ad esempio, quando la benzina è utilizzata per alimentare un veicolo, almeno l’80% dell’energia prodotta viene dispersa come calore.

Con i veicoli che funzionano con l’elettricità, è il contrario. Circa l’80% dell’energia fornita al veicolo viene convertita in movimento, con solo il 20% disperso sotto forma di calore. Altri dispositivi di combustione possono analogamente essere sostituiti con l’elettricità o con l’idrogeno prodotto dall’energia elettrica.

Le migliori tecnologie per un pianeta pulito/4

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Siamo giunti alla penultima lista di tecnologie verdi che accompagneranno la nostra vita nei prossimi anni. Ci concentreremo ancora sul trasporto, il quale è una delle chiavi per diminuire l’inquinamento, ma anche su nuovi materiali e sulla produzione energetica pulita. Ecco a voi le nuove tecnologie:

L’auto è una batteria: le automobili elettriche consumano energia elettrica per ricaricare le loro batterie, ma alcune batterie sono in grado di memorizzare fino a quattro volte l’elettricità che il proprietario utilizza effettivamente. Il percorso tipico di un’auto urbana è di circa 30-50 chilometri al giorno, ma la nuova generazione di auto elettriche ha batterie con la capacità di immagazzinare carica per 160 km. Invece di stare inattive in garage, le auto elettriche ferme potrebbero immagazzinare energia da fonti rinnovabili quando l’offerta supera la domanda. Questa energia immagazzinata potrebbe poi essere rilasciata nella griglia elettrica, quando la domanda supera l’offerta. L’idea è nata dalla collaborazione di alcune Università australiane e americane, ed è ancora in fase di sviluppo.

Motori inattivi: i grandi motori bruciano tantissimo carburante quando sono lasciati al minimo (ad esempio quando sono fermi al semaforo). Mediamente però durante la giornata di un camion il 72% del tempo questo motore è al minimo. Nuove tecnologie già disponibili permettono di utilizzare sistemi automatizzati che spengono e riaccendono i motori in base alla temperatura e alle altre condizioni, per ridurre l’impatto ambientale del 90%.

La sola energia eolica entro 20 anni potrebbe dare elettricità a tutta la Cina

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Un team di scienziati ambientali delle Università di Harvard e Tsinghua ha dimostrato l’enorme potenziale dell’energia eolica in Cina. Utilizzando un’ampia serie di dati metereologici e integrando l’offerta del governo cinese di energia e le restrizioni finanziarie per la fornitura di energia eolica, i ricercatori stimano che il vento da solo ha il potenziale per soddisfare le richieste di elettricità del Paese previste per il 2030.

Il passaggio dal carbone e altri combustibili fossili all’energia eolica potrebbe anche ridurre le emissioni di CO2, riducendo l’inquinamento. La relazione è stata pubblicata su Science.

Il mondo è alle prese con la questione di come si fa a fare il passaggio dai combustibili fossili a qualcosa di carbon-free

ha spiegato l’autore Michael B. McElroy, Professore di Studi Ambientali alla Harvard’s School of Engineering and Applied Sciences ( SEAS). La Cina è diventata seconda solo agli Stati Uniti, nella sua capacità di generazione elettrica nazionale da 792,5 gigawatt all’anno, con un atteso futuro incremento annuo del 10% che lo fa essere il maggiore inquinatore mondiale. Quindi, ha aggiunto McElroy:

il vero problema per il mondo è: Quali alternative ci sono per la Cina?

Riciclaggio, energie pulite e non solo: cominciano gli US Open di tennis

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L’US Open è sicuramente uno degli eventi sportivi più importanti dell’anno. Oltre 700.000 persone partecipano alle oltre due settimane del torneo di tennis al Billie Jean King National Tennis Center di Queens, New York. Così le organizzazioni hanno intensificato i loro sforzi ecologici e hanno colto al volo l’occasione. Nel complesso è stato uno sforzo davvero impressionante tra riciclaggio, compostaggio, recupero delle energie rinnovabili, trasporti, servizi di ristorazione e merchandising. Ecco i dettagli:

Riciclaggio: il 100% dello spazio della struttura è coperta dal materiale per il riciclaggio. Per raggiungere questo obiettivo sono stati spesi 200.000 $ per garantire che ovunque ci sia un bidone della spazzatura e un contenitore per il riciclaggio al suo fianco. Per quanto riguarda la quantità di rifiuti effettivamente prodotta, questa non sarà effettivamente conosciuta in dettaglio fino a dopo che il torneo sarà finito. Vengono riciclate anche le palline da tennis. In media una delle palline gialle è composta da una custodia di plastica, un anello in metallo ed una copertura in plastica. Nel corso delle qualificazioni per gli US Open sono state utilizzate 17-20.000 lattine di palle da tennis (per un totale di circa 60 mila palline).

Rivoluzione eolica: le turbine del futuro non avranno pale

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Le pale eoliche sono tra i mezzi di produzione energetica più efficienti allo stato attuale. Purtroppo però paesaggisti e pseudo-ambientalisti si oppongono troppo spesso alla loro costruzione perché, dicono, deturpano l’ambiente. E’ vero che questi impianti sono particolarmente grandi ed ingombranti, e producono anche rumore, ma a qualcuno piacciono, e soprattutto i benefici che offrono superano di gran lunga gli svantaggi.

Ma probabilmente dal prossimo anno anche questo problema sarà risolto. Un’azienda di San Benedetto del Tronto ha ideato il metodo ideale per fornire energia eolica: l’impianto senza pale. All’apparenza è un cono, ma dentro di sè ha una tecnologia impressionante. Ma soprattutto l’aspetto migliore è che non inquina “la vista”, perché è più piccolo e meno rumoroso, e si riesce a mimetizzare nell’ambiente circostante.

Vivere ad emissioni zero si può: l’isola di Samso è la guida per il mondo

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I soliti lobbisti del petrolio, carbone o nucleare farebbero bene ad acquistare un biglietto aereo per la Danimarca, prendere il traghetto e sbarcare sull’isola di Samso, l’isola più ecologica del mondo. La situazione di questo appezzamento di terreno grande tre volte l’isola di Ischia ed abitato da 4.500 persone solo 10 anni fa sembrava terribile. Per sopravvivere i “samsingers“, così si chiamano i suoi abitanti, acquistavano energia prodotta dal carbone, campavano di agricoltura ma, a causa delle grandi aziende della globalizzazione, le fattorie piano piano cominciavano a chiudere, lasciandoli senza lavoro e costretti a vedere i propri giovani partire verso lidi più fertili.

Poi la grande idea del Governo danese: far diventare l’isola il laboratorio della sostenibilità. Per farlo sono stati dati degli aiuti economici, nemmeno tanto onerosi, e sono stati detassati tutti gli investimenti che miravano alle infrastrutture ecologiche. Oggi, dopo solo 10 anni, l’isola di Samso è a zero emissioni, le aziende agricole hanno riaperto e l’economia è basata sul turismo leggero, ma soprattutto sulla produzione energetica. I samsingers, proprietari dei piloni eolici, producono energia, la usano per la propria casa e la propria azienda e, quella in eccesso, la rivendono alla terraferma, dove gli viene pagata mediamente 400 mila euro l’anno.

Yahoo! diventa il paladino delle zero emissioni dell’industria hi-tech

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Le compensazioni di carbonio hanno il loro posto nel sistema di riduzione delle emissioni di imprese ad alta intensità energetica. Ma non dovrebbe essere usato al posto della reale riduzione delle emissioni di carbonio, soprattutto quando si tratta di data center che devono essere resi più efficienti sotto il profilo energetico. Yahoo! sembra d’accordo, ed il sui ultimo passo nella corsa verso la creazione di data center verdi alimentati dalle energie rinnovabili va proprio in questa direzione.

La società sta lavorando per costruire un data center super efficiente, alimentato esclusivamente dall’energia generata dalle cascate del Niagara, insieme ad altri obiettivi, come le compensazioni di carbonio, che per ora non fanno ancora parte del piano.