fotovoltaico rinnovabili

Ecologia, Insieme per il fotovoltaico

fotovoltaico rinnovabiliSei in sostenitore dell’energia pulita? Possiedi o vorresti installare un impianto fotovoltaico? Credi che i costi per le rinnovabili siano troppo alti? Condividi il Manifesto We for solar, “Insieme per il fotovoltaico” e partecipa alla diffusione del fotovoltaico nel nostro Paese. We for solar è nato dalla mente del gruppo Juwi, fondato nel 1996 da Matthias Willenbacher e Fred Jung, e da allora leader mondiale nel settore delle rinnovabili. Dalla prima sede in Germania Juwi ha aperto filiali in tutto il mondo, Italia compresa.

Fotovoltaico: benefici battono incentivi 10 a 1

Un bello schiaffo contro chiunque dica che l’energia fotovoltaica è inutile e non soppianterà mai le fonti fossili arriva oggi da un dossier stilato da Gifi Anie sull’energia installata nel 2010. Valutando infatti gli introiti che lo Stato ha incassato dal settore solare (senza considerare le altre fonti rinnovabili), si calcola che siano entrati la bellezza di 4 miliardi di euro, circa 10 volte quello che è stato elargito sotto forma di incentivi.

Solare fotovoltaico

Solare fotovoltaico

Il solare fotovoltaico è una delle due forme più comuni di sfruttamento dell’energia solare, ed in particolare riguarda la produzione di energia elettrica. L’energia fotovoltaica si produce attraverso una pannello che si installa sui tetti delle case, sul terreno o su un apparecchio elettronico, a sua volta formato da celle fotovoltaiche.

Le celle fotovoltaiche sono composte da materiali semiconduttori i quali convertono la radiazione solare direttamente in elettricità. I pannelli rettangolari costituiti da numerose celle fotovoltaiche possono essere collegati in serie di varie dimensioni e capacità di potenza di uscita che possono andare da uno a 20 chilowatt (Kw) per gli impianti domestici a centinaia o addirittura migliaia di megawatt (Mw, un megawatt equivale a 1.000 chilowatt) per gli impianti montati a terra, ideali per le industrie e le centrali elettriche solari.

La buona notizia: fotovoltaico +80% nel mondo nel 2008

grande impianto fotovoltaico

La crisi economica ha dato un colpo terribile all’economia? Il settore dell’energia pulita sembra non averne risentito. Anzi, a differenza di molti altri settori, ha incrementato la sua quota di mercato. E’ quanto emerge dallo studio della Commissione Europea, pubblicato dall’istituto per l’Energia del Joint Research Centre, una Direzione Generale della Commissione, il quale ha individuato nell’80% l’incremento dell’energia fotovoltaica prodotta nello scorso anno solare in tutto il mondo.

Si tratta di un dato doppiamente positivo. In primo luogo, si tratta di un calcio alla crisi, visto che un incremento così esorbitante è arrivato proprio mentre i dati di tutti gli altri settori registravano il segno meno; e poi perché l’aumento è addirittura maggiore rispetto agli anni precedenti. Secondo la commissione europea infatti, dal 1999 al 2007 in media si era registrato sempre un incremento nel settore del 50%. Il 2008 ha fatto invece registrare un aumento fino all’80%, che si pensa possa essere ulteriormente incrementato nel 2009, visto che nel primo trimestre gli indici parlavano di un segno meno, ma nel secondo si è registrato un +83% molto incoraggiante.

L’Italia rallenta la corsa fotovoltaica

pannelli-fotovoltaici

Il Paese del Sole non sfrutta la sua migliore arma. Grazie alla sua esposizione e al suo know-how, l’Italia potrebbe sfruttare il sole presente tutto l’anno per primeggiare nelle classifiche mondiali di produzione di energia solare e fotovoltaica. Ed invece continuiamo ad arrancare a metà classifica, cercando di inseguire non solo Paesi come la Spagna, che di sole ne hanno quanto noi, ma anche altri come la Germania, che lo vedono solo per pochi mesi all’anno.

Lo scorso anno però c’era stata un’impennata nella produzione nel nostro Paese, con 500 Mw di potenza cumulativa che faceva ben sperare per il futuro. Secondo il contatore del GSE, che indica gli impianti fotovoltaici incentivati con il conto energia, in Italia nel 2008 gli impianti realizzati per la produzione di tale energia erano 39.753. Possono sembrare tanti, ma se pensiamo che la Germania ne ha circa il quadruplo, capiamo che non sono poi moltissimi.

Energia idroelettrica, la fonte alternativa più snobbata d’Italia

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Ultimamente non si fa altro che parlare di energia fotovoltaica, e a volte anche di eolico, rendendole portabandiera dell’energia alternativa.
Quello che però non sappiamo è che c’è un’altra energia alternativa che non ha bisogno di grossi investimenti, è sempre presente, e soprattutto è molto utilizzata in Italia già da decine di anni: l’energia idroelettrica.

L’energia idroelettrica è quel tipo di energia che sfrutta la trasformazione dell’energia potenziale gravitazionale (posseduta da masse d’acqua in quota) in energia cinetica nel superamento di un dislivello, la quale energia cinetica viene trasformata, grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina, in energia elettrica.

Wikipedia recita così alla voce “energia idroelettrica”, ed ecco la spiegazione per quanti non hanno capito cosa significa.

L’energia potenziale gravitazionale è quell’energia che si sprigiona all’impatto di un corpo con un altro dovuto alla caduta del primo da una grossa distanza (ad esempio le cascate); l’energia cinetica deriva dal suo movimento (ad esempio un corso d’acqua), alternatore e turbina sono componenti che servono a “tradurre” quest’energia in elettricità.