Green Drop Award 2016

Green Drop Award premia l’ecologia alla mostra del cinema di Venezia

Green Drop Award 2016
Sono in pieno svolgimento ormai da alcuni giorni gli eventi della 73esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che come tradizione animano i giorni a cavallo tra la fine di agosto ed i primi di settembre. In parallelo con la mostra della città lagunare, torna anche quest’anno il Green Drop Award. Si tratta di un premio speciale promosso dalla ONG Green Cross Italia che viene assegnato alla pellicola che meglio interpreta il vasto tema dell’ecologia e della sostenibilità ambientale.

Film e documentari ecologisti e animalisti, 10 titoli da vedere

film documentari ecologisti animalistiTra i tantissimi film e documentari ecologisti e animalisti, segnaliamo oggi 10 titoli particolarmente interessanti, in una lista che potrebbe aiutare gli appassionati di cinema e gli amanti della natura e degli animali a colmare qualche lacuna. Da Earthlings a The Cove passando per i lavori cinematografici e documentaristici di Werner Herzog.

Animali protagonisti film cartoon

Animali protagonisti di film e cartoon (gallery)

Animali protagonisti film cartoonOggi vediamo gli animali, o meglio ricordiamo, un po’ di film e cartoon che hanno fatto la storia e che hanno accompagnato la nostra infanzia eche hanno come protagonisti animali e cuccioli. Devo dire che ci sono moltissime pellicole che hanno raccontato, e raccontano, le vicende di simpatici animali o di uomini che vivono con amici a quattro e due zampe. Qualche titolo? Beethoven, Zanna bianca, Garfield…

film ecologici

Pellicole verdi per film a impatto zero, l’Edison Green Movie

film ecologiciChi ha detto chei film e le pellicole non possono essere green? Questo forse si credeva fino a poco tempo fa ma oggi, con Edison Green Movie, è una realtà. Il protocollo per film a basso impatto ambientale ha ottenuto la certificazione europea e verrà presentato al prossimo Festival di Cannes, il 17 maggio 2012 dalla casa cinematografica Tempesta. Si tratta di un progetto che non si avvale della sola compensazione, ossia del dopo aver inquinato provvedo a piantare alberi e aumentare l’ossigeno nell’aria per compensare le tonnellate di anidride carbonica, Edison Green Movie è molto di più.

documentario

The Urban Adventure: un documentario shoc sul fiume di Palermo

documentarioUn po’ come un reporter della National Geographic, il giovane Igor D’India, palermitano di 27 anni, ripercorre a ritroso il letto del fiume Oreto e ci descrive tutto quel che vede lungo il corso d’acqua della sua città durante le diverse stagioni: copertoni, lavatrici, carcasse d’ auto, schiume inquinanti. Come sfondo la natura con i suoi colori, i suoi profumi, piccoli anfibi, tartarughe, anatre, agrumeti e cascate. Il film-documentario dura ben 9 ore e racchiude oltre 40 ore di risalita del lungo fiume. Le riprese sono state girate in quattro momenti dell’anno, dall’autunno del 2010 all’estate del 2011 e ripercorrono quattro tappe del fiume: dallo sbocco sul mar Tirreno a Sant’Erasmo fino a Pioppo, frazione di Monreale.

Marea nera: un anno dopo i residenti mostrano gli effetti del disastro

E’ passato ormai più di un anno dal famoso disastro della Deepwater Horizon, la piattaforma petrolifera della BP che ha dato luogo ad uno dei più grandi disastri ambientali della storia: la marea nera. La compagnia britannica, con il silenzio colpevole delle autorità statunitensi, ha ripetutamente ingannato il pubblico sulla quantità di petrolio andata persa nel Golfo del Messico nel tentativo di alleggerire la propria posizione. Ma non tutti ci hanno creduto, ed ovviamente non potevano farlo i residenti che ora, a distanza di un anno, hanno deciso di dimostrare al mondo che non è affatto vero che il Golfo del Messico è tornato alla normalità.

In un nuovo documentario andato in onda sabato scorso su Planet Green, chiamato Storie dal Golfo, i residenti della costa rendono evidente che stanno ancora soffrendo le conseguenze della fuoriuscita di petrolio più grande della storia americana. Il film si basa su interviste prodotte da NRDC e Bridge the Gulf e registrate da Story Corps.

La volpe, la bambina e la natura incontaminata dell’Abruzzo

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Ho visto qualche giorno fa il film documentario La volpe e la bambina del regista-biologo francese Luc Jacquet, già autore della celebre Marcia dei pinguini (2005).
Ad accompagnare la troupe durante le riprese durate sei mesi il fotografo naturalista Marco Melodia. Il film al suo debutto in Francia ha conquistato due milioni di spettatori. C’è chi, come me, memore delle emozioni della Marcia dei pinguini, è stato spinto dalla curiosità di vedere il nuovo film del regista francese appassionato della natura e degli animali. E non si rimane delusi, questo è certo.

La storia commovente oltre ogni misura dell’amicizia tra una volpe e una bambina (l’attrice francese in erba Bertille Noel Bruneau) è ambientata nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Gli scenari che fanno da sfondo al magico intreccio di selvatico e fanciullesco, sono a dir poco mozzafiato. Gli animali, le montagne, gli alberi, i prati e i fiumi dove corrono la volpe e la bambina, sembrano quasi finti, talmente sfiorano la perfezione.