Fonti rinnovabili: GSE ricorda gli obblighi sugli impianti

Escludendo le variazioni gestibili e comunicabili attraverso le applicazioni informatiche attualmente esistenti, tutte le altre, sugli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, devono essere comunicate attraverso una lettera raccomandata che riporta in oggetto e sul plico il riferimento del numero di impianto, unitamente alla documentazione a corredo.

A ricordarlo con un comunicato ufficiale è stato nei giorni scorsi il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, riguardo proprio alle eventuali modifiche inerenti gli impianti di produzione di energia che sono alimentati con le fonti rinnovabili. Nel caso in cui queste comunicazioni non vengano acquisite, il Gestore dei Servizi Energetici può riservarsi non solo di andare a sospendere o a risolvere i rapporti in essere, ma anche a adottare ogni provvedimento opportuno, anche in sede penale, fino ad arrivare alla decadenza al diritto alle incentivazioni previste.

Rinnovabili: Enel Green Power, 6.102 MW di capacità installata

Alla fine del 2010 per Enel Green Power, in tutto il mondo, la capacità installata netta di impianti da rinnovabili si è attestata complessivamente a 6.102 MW. A darne notizia è stata in data odierna proprio la controllata verde di Enel in concomitanza con il rilascio dei dati preliminari dell’esercizio di bilancio annuale. Nel dettaglio, i 6.102 MW di capacità installata netta di impianti da rinnovabili risulta essere così distribuita: 2.654 MW da eolico, 2.539 MW da idroelettrico, 775 MW da fonte geotermica ed i restanti 134 MW, pari al 2% di capacità installata netta sul totale, da impianti da rinnovabili con altre tecnologie quali il solare, la cogenerazione e le biomasse.

Rispetto alla capacità installata netta di impianti da rinnovabili al 31 dicembre del 2009, alla fine dello scorso anno l’incremento si è attestato a +27% con un aumento di 1.294 MW per effetto del contributo di Enel Green Power España, già ECyR, per 904 MW, ed i restanti 392 MW di capacità installata netta di impianti da rinnovabili frutto di una crescita organica.

Energia fonti rinnovabili: Authority chiede misure anti-speculazione

In materia di produzione di energia da fonti rinnovabili occorre da un lato favorire, nell’ambito degli obiettivi europei, il loro pieno raggiungimento, ma contestualmente questo deve avvenire senza andare ad appesantire le bollette energetiche dei consumatori. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione dell’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas sul Decreto Rinnovabili per il quale, di conseguenza, servirebbero misure sia anti-speculazione, sia di contenimento dei costi.

In merito l’Authority ha inviato sia al Governo italiano, sia al Parlamento, una segnalazione inerente proprio lo schema di Decreto legislativo con il quale il nostro Paese recepisce la “2009/28/CE“, ovverosia la Direttiva europea sulle rinnovabili. Nel complesso l’AEEG rileva per il Decreto aspetti sia positivi, sia condivisibili, ma nello stesso tempo servono dei correttivi proprio sugli oneri in bolletta che solo lo scorso anno sui consumatori hanno pesato per oltre tre miliardi di euro.

Decreto rinnovabili: le osservazioni del GIFI/ANIE

Da qui al 2020 in Italia l’industria del fotovoltaico sarà in grado di garantire al Sistema Paese una potenza complessiva installata ed incentivata pari a ben 15.000 MW; il tutto a fronte della creazione di ben 80 mila posti di lavoro nell’intera filiera del solare già entro l’anno 2015. Questo è quanto ha dichiarato il Presidente di GIFI/ANIE, Valerio Natalizia, che di conseguenza, auspica che, anche tenendo conto, dopo un’attenta analisi, dei costi di sistema, possa essere prevista una rivalutazione del sistema incentivante.

Intanto proprio GIFI/ANIE, presso la X Commissione – Industria Commercio e Turismo, ha presentato le istanze e le proprie osservazioni sul settore del fotovoltaico in base ai contenuti del Decreto Rinnovabili in discussione in Parlamento. La Relazione GIFI/ANIE, in particolare, è stata presentata da una delegazione e descrive in sei punti una proposta che punta ad uno sviluppo sia sostenibile, sia bilanciato al fine di conseguire entro il 2020 gli obiettivi per i quali il nostro Paese s’è impegnato in sede comunitaria.

Decreto rinnovabili: Rete Imprese Italia chiede tempi attuazione rapidi

Il decreto legislativo che in Italia recepisce la direttiva comunitaria, la 2009/28/CE, inerente la promozione e l’utilizzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, rappresenta per l’Italia una leva strategica per la green economy e per il superamento della crisi.

A dichiararlo è stato il Presidente di R.ETE. Imprese Italia, Giorgio Guerrini, sottolineando come nello stesso tempo, a fronte dell’adeguatezza del decreto, siano necessari tempi di attuazione rapidi. Il Presidente Guerrini, intervenuto in data odierna presso la decima Commissione Industria del Senato, nel corso di un’audizione, ha infatti messo in guardia del fatto che i lunghi tempi d’attuazione potrebbero mettere a rischio l’efficacia delle nuove norme, così come c’è bisogno di modificare alcuni aspetti critici del Decreto stesso.

Energia e ambiente alla Settimana dell’energia di Siena, 17-22 gennaio

Siena ospita la Settimana dell’energia dal 17 al 22 gennaio. L’evento, promosso dalla provincia di Siena in collaborazione con l’Agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente (Apea) e il sostegno della Fondazione Mps, si svolge nella Sala della Balie del Palazzo Squarcialupi. Nell’incantevole scenario di Piazza Duomo si discuterà di energie rinnovabili e di risparmio energetico, di Green economy e di sviluppo sostenibile.

La Settimana dell’energia è anche un’occasione per discutere e confrontarsi sul Siena Carbon Free, il progetto ambizioso con cui la città si candida a diventare per il 2015 la prima area dell’Europa libera dall’energia non rinnovabile e a zero emissioni di CO2.

Fonti rinnovabili: MSE, finanziamenti per gli edifici pubblici

Via libera ai finanziamenti statali per il sostegno ai progetti innovativi di realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici. Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico, ed in particolare il Direttore generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, ha provveduto al riguardo a firmare il nuovo avviso che ha fatto partire una nuova procedura ad evidenza pubblica a favore dello sviluppo sul territorio italiano dei progetti innovativi nel campo delle rinnovabili.

In particolare, la misura è accessibile da parte delle cosiddette “Regioni Convergenza“, ovverosia la Puglia, la Regione Campania, la Calabria e la Regione Sicilia. Trattandosi di un avviso per gli edifici pubblici, nell’area Convergenza possono presentare le domande di finanziamento i Comuni, i Ministeri, le Regioni ma anche le Università, le Province e le Comunità Montane a patto di essere proprietari degli edifici dove sarà realizzato il progetto innovativo.

Sviluppo fonti rinnovabili: la Spagna brucia le tappe

In Europa Paesi come la Spagna stanno letteralmente bruciando le tappe per quel che riguarda lo sviluppo sul territorio degli impianti di energia pulita da fonti rinnovabili. In accordo con quanto riporta Legambiente, infatti, il Paese iberico, con ben dieci anni di anticipo, è arrivato a conseguire una quota del fabbisogno elettrico, pari a ben il 35%, proprio dalle fonti rinnovabili, ragion per cui l’Associazione, per voce del suo Presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, augura all’Italia di seguire per l’anno appena iniziato proprio l’esempio spagnolo.

In base ai dati riportati da “El Pais“, con il 35% di fabbisogno elettrico da fonti rinnovabili la Spagna è oramai ad un passo dall’obiettivo del 40% fissato in sede comunitaria per l’anno 2020; da un anno all’altro la Spagna, un Paese che ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi a seguito degli attacchi speculativi sul debito pubblico dei cosiddetti Paesi periferici dell’Eurozona, ha fatto registrare dal fronte delle rinnovabili una crescita pari a sei volte con prospettive che rimangono ancora rosee.

Impianti fonti rinnovabili: Basilicata, Regione approva le linee guida

Via libera, nella Regione Basilicata, alle linee guida tecniche cui si dovrà fare riferimento per la progettazione degli impianti che sfruttano le fonti rinnovabili. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale dopo che la Giunta, su proposta formulata da Erminio Restaino, l’Assessore alle Attività Produttive, ha approvato il disciplinare che non solo mette ordine in merito alla progettazione, costruzione e messa in esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ma introduce altresì condizioni di eguaglianza per quel che riguarda i termini e le condizioni di esercizio.

In particolare, scatta l’autorizzazione unica regionale per tutti quegli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che vanno a sforare opportuni limiti di potenza; questa, nello specifico, è pari a 250kW per l’idroelettrico, 999 kWe per le biomasse, 1000 kW per il fotovoltaico, e pari potenza anche per gli impianti eolici.

Biomasse vegetali: bilancio energetico Ue sotto gli obiettivi

Per il bilancio energetico nell’Unione Europea, a valere sul 2010, il contributo da biomasse dovrebbe essere dell’8% mentre invece attualmente la quota è al 4%. Questo è quanto riporta in una nota informativa l’Enea dove, tra l’altro, viene trattato proprio il tema della produzione di energia da biomasse vegetali anche nel nostro Paese, dove il contributo sul totale dei consumi di energia è pari ad appena il 2,7%.

A fronte di questa percentuale, tutt’altro che esaltante, dei recenti studi di fattibilità a cura della stessa Enea, ma anche della Coldiretti, rivelano per il nostro Paese come il settore agricolo, preso nelle e per le diverse filiere, potrebbe andare a coprire, sul fabbisogno energetico nazionale, una quota che potrebbe oscillare tra il 6% ed il 6,5%.

Linee guida fonti rinnovabili: Lipu scrive alle Regioni

Sia sull’eolico, sia sulle altre fonti rinnovabili, al fine di salvaguardare non solo l’ambiente ed il paesaggio, ma anche la biodiversità, la LIPU ha scritto alle Regioni affinché, a partire dall’1 gennaio del prossimo anno, possano adottare con urgenza le linee guida. In particolare, LIPU-BirdLife ha inviato la lettera sia alle commissioni consiliari, sia ai Presidenti delle Regioni ed agli assessori competenti, affinché con le linee guida si possa mettere ordine allo sviluppo degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili senza che questo possa avvenire in maniera incontrollata.

Unitamente all’adozione delle linee guida sulle rinnovabili, inoltre, la LIPU nella lettera ha altresì sottolineato l’importanza e la necessità di definire anche tutte quelle aree in corrispondenza delle quali gli impianti non possono essere realizzati; stiamo parlando chiaramente di tutte quelle aree protette a vario titolo a partire da quelle Unesco e passando per quelle che risultano essere sottoposte a vincolo idrogeologico, aree archeologiche e quelle dove sono presenti dei monumenti.

Fonti rinnovabili: Emilia-Romagna punta al primato italiano

In materia di cambiamento energetico, e di superamento della crisi, l’Emilia-Romagna punta a diventare la Regione leader in Italia. A dichiararlo è stato il Governatore Vasco Errani dopo che sulla seconda generazione del Piano energetico si è chiuso il confronto pubblico per quella che,  nell’ambito del percorso che porterà al Piano attuativo 2011-2013, dovrà essere una nuova economia, quella del cambiamento energetico con interventi ancora più incisivi e, di conseguenza, risultati migliori in materia di fonti rinnovabili in piena sintonia con l’Europa e con gli obiettivi/impegni assunti dal nostro Paese.

In particolare, la Regione Emilia-Romagna, innanzitutto, punta a tagliare i consumi energetici da un minimo del 7% e fino al 10% a fronte di un forte incremento della potenza complessiva da fonti rinnovabili; al riguardo il target, nell’anno 2013, è quello dei 1500-1800 MW con un incremento rispetto alla potenza attuale tra i 700 MW ed i 1000 MW.

Fonti rinnovabili: fondi per investimenti strutturali nel Mezzogiorno

Nelle Regioni del Mezzogiorno, ed in particolare in Sicilia, Calabria, Puglia e Regione Campania, arrivano fondi pari a ben 123 milioni di euro per investimenti strutturali nel settore delle energie rinnovabili. Questo, in particolare, grazie a quattro apposite convenzioni che, in accordo con quanto reso noto in data odierna, lunedì 13 dicembre 2010, dall’MSE, il Ministero dello sviluppo economico sono state firmate con la società Enel Distribuzione, e con le Regioni Campania, Calabria, Sicilia e Puglia.

Le convenzioni, nello specifico, permetteranno di sviluppare la rete di distribuzione di energia elettrica attraverso degli interventi strutturali tali da poter agevolare la connessione degli impianti che risultano essere alimentati dalle fonti rinnovabili.

Eolico: Sardegna, via libera a impianto di Portoscuso

Dopo aver recepito nel novembre dello scorso anno il giudizio positivo sulla compatibilità, e dopo aver ottenuto allo stesso modo il nulla osta ed i relativi pareri da parte di tutti gli Enti che a vario titolo sono coinvolti, l’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna, dopo la Conferenza dei Servizi dello scorso mese di luglio, ha provveduto a completare l’iter per l’autorizzazione, nell’area del Comune di Portoscuso, ad un impianto eolico che sarà realizzato dal colosso italiano delle rinnovabili Enel Green Power.

A darne notizia è stata proprio l’Amministrazione regionale nel sottolineare in particolare come in questo modo nell’area sia stata a conti fatti posata la prima pietra per ricostruire un’economia che ha subito i pesanti e duri effetti della crisi finanziaria ed economica degli ultimi tre anni.