Marea nera in Scozia: chiusa la seconda falla, ma il disastro era annunciato

La fuoriuscita di petrolio, gentilmente battezzata Oil Sheen dalla Shell, è stata risolta. O almeno così dicono dalla compagnia. La seconda falla, quella più difficile da raggiungere, è stata finalmente chiusa dopo che nello scorso fine settimana era stato risolto il problema del primo foro, quello che faceva scorrere più petrolio nelle acque del Mare del Nord. Confidando nella sincerità della Shell, nella speranza che effettivamente il problema sia stato risolto, adesso cominciano le indagini.

Marea nera in Scozia: Shell chiude la valvola, ma è ancora emergenza

Nella vicenda della marea nera in Scozia, oggi arrivano due notizie, una buona ed una cattiva. La buona è che la Shell è riuscita a chiudere la valvola che perdeva maggiormente e che ha sversato in mare 218 tonnellate di petrolio greggio. La cattiva è che per ripulire l’area ci vorranno ancora diverse settimane, anche perché c’è un secondo pozzo che perde, anche se quantità decisamente minori. Ma almeno è un buon inizio.

Marea nera in Scozia: un incidente impossibile, che corre il rischio di ricapitare

Un incidente nel mare di Scozia? Impossibile! Rispondevano così le autorità britanniche ed i rappresentanti di Shell (magari ridendo tenendosi la pancia con le mani) alle domande preoccupate di giornalisti e ambientalisti quando, in seguito all’incidente dello scorso anno nel Golfo del Messico che ha riguardato la BP, tutte le trivellazioni in mare sono state messe sotto accusa. Ad un anno di distanza siamo tornati al punto di partenza.

Marea nera Shell in Scozia, fuoriuscita di petrolio da una seconda falla

Marea nera in Scozia, ultime brutte notizie dal Mare del Nord. Vi avevamo anticipato della perdita occorsa alla piattaforma Gannet Alpha della Shell, 180 chilometri ad Est di Aberdeen, qualche giorno fa. La compagnia petrolifera, ovviamente, diceva di avere tutto sotto controllo e con un comunicato aveva rassicurato sulla gestione dell’incidente che proseguiva nel migliore dei modi ed in fretta, pur non rispondendo sull’entità della fuoriuscita. Oggi la notizia di una seconda falla e dichiarazioni che non lasciano presagire, ahinoi, nulla di confortante sul decorso del disastro.

Incidente petrolifero nel Mare del Nord, Shell conferma perdita

Un incidente petrolifero nel Mare del Nord sta tenendo impegnati in questi giorni i tecnici della Shell, a lavoro per bloccare una perdita, non si sa di che consistenza ed entità, occorsa alla piattaforma Alpha Bennet. Dalla multinazionale confermano che una fuoriuscita c’è stata e che gli operai stanno cercando di contenere lo sversamento ma non danno ulteriori dettagli sulle dimensioni dell’incidente. Ci auguriamo che siano irrisorie, per quanto anche piccole perdite hanno il loro grande impatto sull’ecosistema marino e questo lo sappiamo bene purtroppo.

Progetti eolici offshore, in Europa spira un vento nuovo

Energia eolica. Energia pulita. Energia rinnovabile. Nuovi posti di lavoro. Si, è proprio un vento di cambiamento quello che spira sull’Unione Europea, che soffia per portare un’ondata di freschezza sulla monotonia di vedute e sulla fase di stallo che la rivoluzione ecologica sembra stia attraversando a causa della crisi economica.

Cinquecento milioni di euro sono stati stanziati dalla Commissione Europea per i progetti eolici offshore. E la nota positiva è che i fondi sono destinati alla ripresa economica. Non si parla più di denaro da buttare a fondo perduto nell’ambientalismo e nell’ecologia, come se si stesse facendo beneficenza. Finalmente ci sono progetti con un ritorno economico, c’è concretezza. Che finalmente economia possa far rima e soprattutto pace con ecologia?