Piste ciclabili in Italia: il punto lo fa Legambiente, sottolineando i nodi ancora da sciogliere della mobilità sostenibile su due ruote nel nostro Paese. Alcuni tratti dei nuovi percorsi sono troppo corti o comunque, dopo tanto scalpore di comuni ed enti coinvolti nella realizzazione, finiscono nel degrado e nell’incuria, ovvero in un nulla di fatto perché offrire sentieri accidentati non significa certo favorire l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento nei centri urbani. Ma in quanto a piste ciclabili in Italia chi è in e chi è out? O meglio chi è più avanti, nel senso letterale del termine ovvero che non fa terminare la pista dopo poche pedalate?
piste ciclabili
Ciclovia in Puglia, mille chilometri per viaggiare sulle due ruote
Una superciclovia in Puglia, per viaggiare e conoscere le bellezze della regione meridionale in sella alle due ruote su strade esistenti ed a bassa intensità di traffico. E’ stato presentato ieri a Bari, alla presenza dell’assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini, il percorso di mille chilometri certificato dalla Fiab, la Federazione amici della bicicletta. Si snoda da Chieuti, in provincia di Foggia, fino a Santa Maria di Leuca. Ciclisti esperti lo hanno effettuato accertandone la fattibilità e segnalando le strade che non presentano particolari difficoltà.
Giretto d’Italia: vincono Torino, Ferrara e Udine

Quasi la metà delle persone che circolano in città si muovono in bicicletta. Un sogno? No, è il giorno del Giretto d’Italia. Ciò è stato possibile in due città grazie all’iniziativa promossa da Legambiente che si è tenuta lo scorso 3 maggio, ma i cui risultati sono stati resi noti oggi, in occasione della Seconda Giornata della Bicicletta, che metteva in competizione le varie città italiane per premiare quei cittadini che hanno scelto di muoversi sulle due ruote invece che sulle inquinanti quattro.
Ed i risultati sono stati anche migliori di quello che gli organizzatori si immaginavano, visto che a Ferrara e Udine si è sfiorato il 40% di partecipazione (rispettivamente 38,2% e 39,8%), tanto da valere per queste due il titolo di città più ciclabili d’Italia nelle categorie fra i 100 mila e i 250 mila abitanti, e sotto i 100 mila. Ma per la categoria “pesi massimi”, cioè sopra i 250 mila abitanti, non si è avuto lo stesso risultato.
Mobilità sostenibile: Milano, più spazio alle due ruote
Nell’ambito delle politiche di incentivazione della mobilità sostenibile, a Milano le piste ciclabili saranno potenziate portandole ad oltre il 50% rispetto a quelle del 2006. A dichiararlo è stato il Sindaco del Comune di Milano, Letizia Moratti, nel sottolineare come l’obiettivo sia quello di andare a portare in Città le piste ciclabili ad una lunghezza complessiva pari ad oltre 131 chilometri.
Al riguardo sotto la Madonnina sta proseguendo il progetto finalizzato a riqualificare quelli che sono gli itinerari ciclabili già esistenti, così come si punta ad estendere ulteriormente il bike-sharing. Secondo quanto dichiarato da Carlo Masseroli, assessore comunale allo Sviluppo del Territorio, Milano sceglie la bicicletta, e questo non nell’ottica della bicicletta contro l’auto, ma con l’obiettivo di “unire” insieme, ed in maniera responsabile, i pedoni, le auto e le bici.
Biciclette, il trucco per diffonderle? Creare piste ciclabili

Non solo incentivi, bike sharing o altre trovate stravaganti: il modo migliore per far diffondere l’uso delle biciclette è dare la possibilità ai ciclisti di guidarle senza pericoli. Questo sembra averlo capito Boris Johnson, sindaco di Londra, dato che l’iniziativa delle “autostrade per biciclette” ha avuto un incredibile successo. Si tratta di un’idea, la quale si è affiancata all’introduzione del sistema di bike-sharing cittadino di cui vi avevamo parlato in passato, che prevede l’incremento del chilometraggio, ma anche della larghezza, delle piste ciclabili, in modo da aumentare la sicurezza di chi gira su due ruote.
Secondo i risultati dello studio della Transport for London, è stato registrato un +70% di ciclisti per le strade della capitale inglese ad ottobre 2010 rispetto all’anno precedente, quando ancora nessun iniziativa pro-biciclette era stata attuata.
Bike sharing, anche Buenos Aires lancia il suo programma

Buone notizie sul fronte biciclette: le città che nel mondo stanno adottando il sistema di bike sharing continuano ad aumentare. Il Governo di Buenos Aires ha avviato una campagna “aggressiva” sull’uso della bicicletta, anche nei confronti degli automobilisti che si lamentano per questa scelta o la stampa che non la pubblicizza abbastanza. Dopo la creazione di nuove piste ciclabili e migliori condizioni per il parcheggio delle biciclette, ora ufficialmente è stato avviato il sistema di bike sharing cittadino, annunciato più di due anni fa, ma finalmente lanciato da qualche giorno.
Secondo il quotidiano Clarin, il programma sperimentale inizierà con 100 biciclette in tre stazioni (Retiro, Facoltà di Giurisprudenza e il parco doganale), ma si stima che si raggiungeranno le 500 biciclette in 12 stazioni nei prossimi tre mesi. Il Bicing locale, come è stato chiamato il sistema, sarà gratuito, previa registrazione e richiesta precedente effettuata personalmente con un codice identificativo che renderà tutto il sistema automatico.
Jönköping by bike, nel 2050 la prima città a misura di bici
Immaginate un futuro dove i cortei di bici del Critical Mass sono la regola nelle strade. Immaginate una città a misura di ciclista, con linee metro e tram capillarmente diffuse nel tessuto urbano, dotate di parcheggi scambiatori di bike sharing o aperte al carico delle bici private, una città con poche, pochissimi strade carrabili di servizio.
Una città dall’aria pulita, con strade sgombre dai veicoli, in transito come da quelle parcheggiate, strade restituite al passo dell’uomo, alle attività collettive, attraversate dalla presenza silenziosa delle bici e quindi attrezzate con tettoie e piantate di alberi che offrano ombra a ciclisti e passanti in estate. Se non ci riuscite provate a leggervi l’ultimo saggio di Marc Augè “Il bello della bicicletta”, dove una situazione simile è ben descritta con un fiduciosissimo tempo futuro. Questo futuro è ancora più prossimo di quanto non riuscite ad immaginare.
Infatti sappiate che una cittadina svedese, sinora famosa per la sua industria di fiammiferi e per la vivace e cosmopolita vita universitaria, si è impegnata ad abolire tutti i flussi di macchine al suo interno entro il 2050 ed a plasmarsi in funzione dei pedoni e delle bici.
Il progetto, elaborato nell’ambito dei piani per lo sviluppo della città, si chiama Jönköping by bike, ve ne avevamo già accennato sulle pagine di Ecologiae, e nasce dalla collaborazione dello studio di architettura We Are con Super Sustenaible city. Per conseguire l’ambizioso obiettivo gli architetti hanno elaborato alcune semplici linee guida.
Bici in città, l’Emilia Romagna è la più ciclabile
Le città italiane più a misura di ciclista sono Reggio Emilia e Lodi seguite da Modena, Mantova, Vercelli, Cremona, Forlì, Ravenna, Cuneo, Ferrara e Piacenza. Questa la classifica stilata da
Bike-sharing, su due ruote a New York

L’utilizzo delle biciclette a New York City è cresciuto di continuo negli ultimi anni, fenomeno che le autorità locali hanno definito “incoraggiante”. Per questo, nel tentativo di diminuire il traffico ed il conseguente smog, il Governo cittadino ha deciso di investire in nuove infrastrutture e politiche. Può sembrare paradossale, ma nella città più grande al mondo manca ancora un programma di bike-sharing.
Questa mancanza però potrebbe essere destinata a terminare grazie ad una proposta del sindaco Bloomberg e del Commissario ai Trasporti Janette Sadik-Khan, i quali hanno proposto di introdurre a New York City un programma che all’inizio metterebbe a disposizione 10.500 biciclette, e rapidamente potrebbe portarle fino a 49.000. Numeri che fanno impallidire la recente impresa della città di Londra che ha messo a disposizione dei suoi cittadini seimila biciclette.
Bici-day: un successo inaspettato

La nota prigrizia degli italiani che prendono l’auto anche per fare due isolati aveva portato molti a pensare che il Bici-Day, il giorno dedicato alla bicicletta in tutt’Italia, non avrebbe avuto molto successo. Ed invece sono stati 1.300 i comuni che hanno aderito all’iniziativa e quasi un milione le persone scese in piazza, con la propria bicicletta o con una noleggiata, per lanciare un messaggio forte alle istituzioni: gli italiani vogliono i mezzi puliti.
Il successo è stato talmente netto che anche il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, la quale ha voluto fortemente quest’iniziativa, è rimasta sorpresa di tanta partecipazione:
Il successo del “bici-day” è il segnale che c’é grande voglia di città meno inquinate e più vivibili. Credo che il bici-day, per le notizie e le immagini che giungono da tante città del nostro Paese, sia stata un successo. Centinaia di migliaia di italiani hanno partecipato a una festa nazionale poco rituale e molto familiare, fatta di passeggiate in bici, centri storici chiusi al traffico, giochi per bambini e di aria pulita.
E’ importante notare che questa è la prima edizione di questa manifestazione. Dunque se in futuro verrà replicata, è molto probabile che la partecipazione sarà sempre superiore. Ma vediamo dopo il salto cosa ha prodotto tale iniziativa.
Bici-day, una domenica di maggio su due ruote (video)
Siete pronti per festeggiare la Giornata nazionale della bicicletta? Oggi, domenica nove maggio 2010, bando alle polemiche sulla carenza di piste ciclabili adeguate nelle città italiane, e approfittiamo della miriade di iniziative che metterà a nostra disposizione un po’ in tutta Italia, centri storici e percorsi stradali prontamente trasformati per un giorno in ciclabili.
E’ il Bici-day, iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente, che raccoglie sul suo portale l’elenco dei 1300 comuni aderenti e delle manifestazioni che avranno la due ruote ecologica come protagonista.
India: i politici vanno in Parlamento in bicicletta
L’India è uno dei maggiori inquinatori al mondo, e per dare il buon esempio, aveva bisogno di qualche azione eclatante. E allora ecco la soluzione, proposta da un giovane politico
Google introduce il percorso ciclabile sulle sue mappe

Con un semplice clic del mouse, la nuova funzione di Google Maps permette di tracciare il migliore (e più comodo) percorso dal punto A al punto B della città, attraverso una mappatura specifica delle piste ciclabili. Il colosso californiano ha per ora lanciato circa 150 mappe di città americane per quanto riguarda il percorso in bicicletta, ma non è escluso che tra breve sbarcherà anche in Europa, proprio come avvenuto con l’ormai classico percorso in automobile.
Questa è stata la maggiore richiesta degli utenti di Google Maps negli ultimi due anni. Ci sono oltre 50.000 firme per una petizione
ha spiegato Shannon Guymon, product manager di Google Maps. La notizia ha letteralmente entusiasmato gli amanti della bicicletta, che hanno spinto per anni, tramite petizioni, il gigante della ricerca a tracciare percorsi ciclabili su Google Maps. In questo modo non devono più contare solo sulle mappe cartacee, ma anche quest’altro ambito è finalmente entrato nel ventunesimo secolo, seppur con un po’ di ritardo.
Tutti in sella: ripartono gli ecoincentivi per biciclette e moto ibride

Il Ministero dell’Ambiente, che da quando si è insediato è stato in silenzio per quasi tutto il mandato, ha fatto sentire la sua voce per la prima volta nell’aprile scorso, con gli ecoincentivi per acquistare biciclette e altri mezzi ecologici. Visto il grande successo (dopo 10 giorni il server del Ministero è andato in tilt per le troppe richieste), la Prestigiacomo ci riprova, e stanzia altri 14 milioni di euro per “ripulire” le strade.
Più della metà di questo incentivo sarà destinato all’acquisto delle biciclette (7,7 milioni per quelle nuove e 1,7 per sanare quelle acquistate ad aprile che avevano diritto all’incentivo ma che, per problemi logistici, non hanno ottenuto i fondi). I restanti milioni andranno a finanziare gli acquisti per ciclomotori 50cc ibridi o elettrici. Ecco come fare per ottenere il finanziamento.