
Ce l’abbiamo fatta. Ieri sera (le prime ore dell’alba in Italia), l’accordo per combattere i cambiamenti climatici è stato trovato al congresso di Cancun. Non siamo ancora al famoso “accordo perfetto“, e resta ancora da fare molto per uscire da questa situazione pericolosa, ma già il fatto di aver elaborato un testo che ha messo d’accordo tutti gli Stati, in cui ognuno ha promesso di fare la sua parte, si può definire un’impresa straordinaria.
L’accordo consiste essenzialmente in 3 parti. La prima, l’unica che dà numeri, per quanto imprecisi, è anche la più scottante: l’impegno a ridurre le emissioni. Il limite è stato stabilito nel 25-40%, rispetto ai livello del 1990, entro il 2020. Un traguardo storico visto che già il 20% dell’Unione Europea sembrava tanto, e si tratta di oltre il triplo rispetto a quanto promesso dagli Stati Uniti due anni fa.


Enel Green Power, la società delle rinnovabili del colosso energetico italiano Enel S.p.A., cresce in Provincia di Siena nel geotermico con la centrale geotermica di Radicondoli 2. A darne notizia è stata nei giorni scorsi la stessa Enel Green Power dopo che l’impianto è stato messo in marcia il 10 novembre scorso con una potenza pari a 20 MW che, unitamente ai 40 MW della centrale già esistente, porta la potenza complessiva cumulata nel Comune di Radicondoli a 60 MW.