In America, ed in particolare nello Stato di New York, la potenza installata cumulata, attualmente “ferma” a 20 MW, quintuplicherà da qui al 2014 per arrivare a 100 MW fotovoltaici. Questo dopo che nell’area è stato approvato un importante ed ambizioso progetto “green” che prevede, nell’ambito delle politiche di sviluppo delle fonti rinnovabili, e dell’efficienza energetica, la copertura entro il 2015 dei consumi elettrici, per una quota pari al 45%, con la produzione di energia pulita e, cosa che di certo non guasta, con la creazione di ben 50 mila posti di lavoro che sono tutto oro che cola visto che anche negli Stati Uniti non è di certo quello attuale un gran momento per l’occupazione. Il progetto rientra nell’ambito di una partnership tra i privati e la NYPA, la New York Power Authority, la quale, per la quota che eccede l’auto-consumo, acquisirà per ben venti anni l’energia elettrica prodotta per immetterla in rete e per distribuirla sia alle cooperative elettriche rurali, sia alle aziende municipalizzate.
Risparmio energetico
Fotovoltaico Lombardia: le energie alternative piacciono agli imprenditori
Nella Regione Lombardia gli imprenditori sono favorevoli alle energie alternative, con una percentuale del 57,4%, ovverosia sopra la media nazionale del 56,5%. A rilevarlo con una recente indagine, su un campione di quasi duemila imprenditori italiani, è stata la Camera di commercio di Milano, la quale ha tra l’altro chiesto agli imprenditori interpellati il tipo di energia alternativa verso la quale sono maggiormente propensi e favorevoli. Ebbene, in Lombardia il 41,1% degli imprenditori “scommette” sul solare-fotovoltaico rispetto al 40,4% della media nazionale; il 15,1% degli imprenditori lombardi punta sull’eolico, il 4% sul biogas, mentre il 12,9% vede come soluzione alle energie alternative quella di ridurre i consumi. A livello provinciale, invece, l’area della Lombardia dove gli imprenditori hanno l’idea fissa delle energie alternative è quella di Sondrio con una percentuale del 75%, ed a seguire la Provincia di Como e quella di Varese con percentuali, rispettivamente, pari al 65,4% ed al 59,4%.
ErgyCapital: biomasse e fotovoltaico tra gli obiettivi strategici
Il Gruppo ErgyCapital nei giorni scorsi ha reso noti gli obiettivi strategici dal 2010 e fino al 2013, con i target di potenza e di capacità da conseguire per gli anni indicati sia dal fronte del fotovoltaico, sia da quello delle biomasse. Per il conseguimento di questi obiettivi, il CdA del Gruppo ErgyCapital ha richiesto la delega, da approvare a cura dell’Assemblea straordinaria dei Soci, per aumentare il capitale, fino a massimi dieci milioni di euro, attraverso un’offerta in opzione agli azionisti per la sottoscrizione di titoli di nuova emissione. Ebbene, visto che comunque ci vuole del tempo per completare questa operazione, il Gruppo ErgyCapital ha giocato d’anticipo provvedendo a stipulare due contratti di finanziamento, per un importo complessivo pari a proprio 10 milioni di euro, con le società Aledia e IntekCapital.
Nuove tariffe incentivanti fotovoltaico: per l’Aper i tagli sono eccessivi
In merito ai contenuti della nuova bozza di Decreto su quello che, in materia di impianti fotovoltaici, sarà il futuro “Conto energia“, l’Aper, Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili, ritiene che per le tariffe incentivanti siano stati ipotizzati dei tagli eccessivi. Ma ci sono secondo l’Associazione anche altre criticità da superare affinché nel nostro Paese il fotovoltaico rimanga un settore in salute: si va dalla questione relativa all’incentivazione per le pensiline e le tettoie, al bonus per la sostituzione di amianto/eternit, e passando per il periodo di transizione tra la tariffa incentivante per il 2010 e quella del 2011, senza dimenticare anche l’entità del decremento delle tariffe incentivanti in “Conto Energia” di anno in anno.
Le eco-case? Esistevano già 5 mila anni fa

Il riciclo dell’aria e i termostati programmabili sono buonissime tecnologie, ma le persone di 4500 anni fa riuscivano a mantenere le loro case adeguatamente calde e fredde, senza di esse, e senza spreco di energia. Ma come facevano?
Le case con il cortile tradizionale si sono sviluppate tra il 3.000 e 2.000 a.C. e
incorporavano una varietà di stanze propriamente concepite in modo da essere ripiegate su sé stesse e negli spazi abitabili a diversi livelli di piano attorno ad un cortile per soddisfare le diverse stagioni e per migliorare la privacy
secondo una mostra presso il Museo della Scienza Londra che mostra un modello di com’era una casa a Baghdad. Queste “case naturalmente condizionate” si trovano ancora oggi in molti luoghi, da Pechino al sud-est della Turchia, e probabilmente al di là:
Case con cortile sono costruite in successione (con muri in comune) e incorporano elementi naturali di raffreddamento nel design. Questi includono un cortile piantato con fontana e bacino, l’orientamento della camera, spesse pareti esterne, finestre con doppi vetri e aria per la ventilazione naturale trasversale (induzione dell’aria esterna dalla terrazza sul tetto che passa attraverso i muri fino alle camere sotterranee).
Elan Magazine, durante la mostra, ha citato come esempio il mondo musulmano, dicendo che esso era “ecologico prima che fosse di moda“. La mostra stessa, “1.001 Invenzioni: scoprire il patrimonio musulmano nel nostro mondo”, si concentra sulla tecnica medica dei farmaci eco-friendly, tecniche ecologiche per l’agricoltura, la conservazione ed altri stratagemmi per cui oggi si ricorre sempre all’alta tecnologia.
Fotovoltaico nel Sud: l’MSE vara stanziamenti
Al fine di agevolare l’immissione in rete, nelle Regioni del Sud, dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici di piccola dimensione, l’MSE, Ministero dello Sviluppo Economico, ha reso noto d’aver stanziato 77 milioni di euro. A darne notizia è stato il Ministro Claudio Scajola, sottolineando come lo stanziamento sia stato predisposto sia per dare concretezza alla politica energetica dell’Esecutivo, sia per guardare agli sviluppi futuri. Il Ministro in merito ha fatto presente che il Governo mira per l’anno 2020 a conseguire sul territorio una quota di produzione del 25% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, compreso il fotovoltaico.
Incentivazione fotovoltaico: in Italia è tra le più profittevoli al mondo
Nel 2009 in Italia è stata prodotta con gli impianti fotovoltaici energia elettrica per circa 1.000 GWh a fronte dei 193 GWh del 2008; a rilevarlo in base ai dati disponibili è l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas nella Relazione sull’integrazione e sullo stato di utilizzo degli impianti che sono alimentati da fonti rinnovabili. Nel nostro Paese l’incentivazione del fotovoltaico risulta essere tra le più profittevoli al mondo; ad affermarlo è proprio l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, la quale però ha colto l’occasione per mettere in evidenza come l’espansione del fotovoltaico, stando alle tariffe ed alle norme attuali, contribuirà ad incrementare gli oneri sulle bollette elettriche per quel che concerne la componente A3. Di conseguenza, l’Autorità ha indicato alcuni possibili interventi, a partire dallo spostamento di una quota significativa degli oneri delle bollette energetiche alla fiscalità generale.
Campi fotovoltaici: progetto pilota nella Provincia di Parma
Si chiama “Fotovoltaico insieme”, ed è un progetto della Provincia di Parma per fare in modo che in ogni Comune della Provincia possa esserci a regime il proprio campo fotovoltaico; l’obiettivo è ambizioso visto che si vuole fare in modo, con questo progetto pilota, di generare nella Provincia di Parma energia elettrica da fotovoltaico per ben 50 MW, ovverosia una quota sufficiente a coprire il 10% circa del fabbisogno di energia elettrica sul territorio parmense. Con un investimento che per il momento supera la quota dei cinquanta milioni di euro, sono ben trentasei, su un totale di 47, i Comuni della Provincia di Parma che hanno aderito a “Fotovoltaico insieme” e che contribuiranno all’abbattimento dei gas serra facendo così del bene all’ambiente ed al territorio circostante.
Fotovoltaico Italia: Puglia e Lombardia le due superpotenze regionali
In Italia, per il fotovoltaico, sono due le Regioni primatiste: la Puglia svetta a livello regionale per potenza installata, mentre la Lombardia si erge per numero di impianti fotovoltaici presenti sul territorio. Questi grandi numeri, pur tuttavia, si scontrano con uno scenario disomogeneo, visto che da una Regione all’altra le discipline in merito alle autorizzazioni disegnano un panorama che a livello legislativo non è uniforme. Inoltre, a fronte delle società medie e grandi che realizzano impianti di potenza medio/alta, veri e propri campi fotovoltaici, i privati per la realizzazione di impianti di piccola potenza devono scontrarsi sia con le difficoltà legate all’accesso al credito per sostenere i costi iniziali, sia con i tempi, diversi anni, che sono necessari per poter rientrare dall’investimento.
Fotovoltaico: Fiera Milano, convegno sullo stato dell’arte
Si terrà l’11 marzo prossimo, a Rho, Fiera Milano, al Centro Congressi, Sala Martini, un interessante convegno sul tema “Il fotovoltaico allo stato dell’arte! Progettare e realizzare l’energia del futuro“. L’evento, a numero chiuso visto che la sala può ospitare solo 300 persone, è stato organizzato quando da qui ai prossimi mesi, probabilmente tra poche settimane, in Italia sarà raggiunto l’obiettivo del primo Gigawatt di potenza fotovoltaica installata ed incentivata. L’Italia nei prossimi anni si candida ad essere in Europa un Paese trainante proprio dal punto di vista dello sviluppo e dell’espansione del fotovoltaico, sia perché siamo partiti un po’ in ritardo, e quindi abbiamo ancora ampi margini di crescita, sia perché di recente aziende del calibro di Sharp, Enel Green Power e Stm hanno unito le forze per contribuire alla creazione di una filiera nazionale del fotovoltaico.
Fotovoltaico: in Italia è uno dei pochi settori in crescita
In Italia, specie dopo la pesante crisi che ha colpito anche il nostro settore produttivo, il fotovoltaico è uno dei pochi comparti che si presenta in crescita ed in espansione. Attualmente il mercato del fotovoltaico nel nostro Paese, e non solo, si “regge” anche attraverso gli incentivi, ma chiaramente questi sono stati introdotti con l’obiettivo, nel medio/lungo termine, di avere poi a che fare con un mercato dove non sia più necessario l’accesso alle tariffe incentivanti per poter rientrare in tempi congrui dall‘investimento sostenuto.
A questo punto si può arrivare grazie e soprattutto con la riduzione dei costi per la realizzazione dell’impianto, ed effettivamente, in accordo con i dati forniti dal Gifi, la tendenza è quella che vede anno dopo anno i costi scendere. Si è infatti passati per un impianto fotovoltaico da una media di 8.000 euro per kW di potenza del 2001 ai 4000-5.000 euro per kW di potenza nel 2009; rispetto al 2001, quindi, i costi si sono quasi dimezzati in media, ma questi sono ancora più bassi se si prendono in considerazione gli impianti di produzione di energia fotovoltaici di grande taglia.
Fotovoltaico: più sviluppo con la filiera industriale nazionale
Entro il 2020, lo sviluppo nel nostro Paese del fotovoltaico apporterà due benefici di particolare rilevanza: uno è di tipo economico, con una creazione di valore aggiunto pari a ben 22 miliardi di euro; l’altro è di tipo occupazionale con la creazione, all’incirca, di ben 45 mila posti di lavoro. Pur tuttavia, in accordo con una ricerca condotta da I-Com, le cifre citate devono essere quintuplicate se sul fotovoltaico nel nostro Paese ci saranno le condizioni per la nascita di una vera e propria filiera industriale nazionale.
L’I-Com, Istituto per la Competitività, ha elaborato il rapporto prendendo a riferimento il dato di fatto che il nostro Paese sul fotovoltaico è partito in ritardo, ragion per cui il raggiungimento del target dei 9.000 MW di potenza in Italia entro il 2020, nel rispetto degli impegni europei, si conseguirebbe chiaramente prima e meglio con la filiera visto che, tra l’altro, al momento su ogni due pannelli installati in Italia solo uno è prodotto sul nostro territorio.
Un nuovo dispositivo restituirà l’elettricità attraverso il ghiaccio

Diverse aziende elettriche nel Sud della California ed una in Colorado hanno recentemente firmato un contratto che servirà per distribuire i dispositivi che immagazzinano energia attraverso il ghiaccio, da installare sui tetti delle case. Le unità utilizzeranno energia elettrica per fare il ghiaccio durante la notte quando la domanda di energia è bassa, e poi usarlo per raffreddare gli edifici di giorno.
Il New York Times descrive l’invenzione così:
Il sistema immagazzina in modo efficace l’elettricità prodotta la notte prima, quando i generatori stanno con le mani in mano, e poi la usa per ridurre la domanda di energia elettrica nei pomeriggi caldi, quando il sistema di generazione è massimizzato. Come nel caso degli impianti di condizionamento d’aria ordinaria, il ghiaccio viene prodotto utilizzando un compressore. Tuttavia, poiché il ghiaccio è prodotto di notte, quando l’aria condizionata è scarsamente richiesta, i costi dell’energia elettrica sono relativamente bassi.
Fotovoltaico: Piemonte, entro l’anno impianto nel Comune di Strambino
Entro il prossimo mese di dicembre, in provincia di Torino, e per la precisione nel Comune di Strambino, sarà realizzato un impianto di produzione di energia fotovoltaico avente un potenza pari a 3,2 MW. Questo, in particolare, è uno dei primi progetti che saranno realizzati vicino ad Ivrea nell’ambito di una joint venture che la società “verde” di Enel, Enel Green Power, ha stipulato con la Regione Piemonte con l’obiettivo di sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili, a partire proprio dal fotovoltaico. La joint venture è partecipata al 60% da Enel Green Power, ed al 40% dalla società della Regione FinPiemonte Partecipazioni. Per la realizzazione dell’impianto di Strambino saranno investiti otto milioni di euro al fine di produrre energia elettrica, corrispondente al consumo annuo di ben 1.500 famiglie, e risparmiare ben tremila tonnellate di anidride carbonica (CO2) che non saranno emesse in atmosfera.