Dalla conferenza sulle tigri in Russia cominciano ad arrivare le prime cattive notizie. La più pesante è che le tigri, almeno quelle selvagge, potrebbero estinguersi in poco più di un decennio. Al momento ci sono solo 3.200 tigri allo stato selvatico, ed almeno mille sono state uccise negli ultimi dieci anni dal bracconaggio. Molte di più sono minacciate dalla perdita di habitat causata dallo sviluppo umano. Se questa traiettoria continuasse, una delle specie più amate del pianeta potrebbe scomparire per sempre.
Il loro habitat è stato distrutto dal taglio delle foreste e dalla costruzione, mentre le tigri si sono rivelate un prezioso trofeo per i bracconieri che ne bramano le pelli e parti del corpo, apprezzate anche nella medicina tradizionale cinese. E dire che l’anno prossimo, nel calendario cinese, è proprio l’anno della tigre.
L’Associated Press afferma:
Le tigri selvatiche potrebbero estinguersi in 12 anni se i Paesi dove ancora vivono non riescono ad agire rapidamente per proteggere i loro habitat ed intensificare la lotta contro il bracconaggio, secondo gli esperti mondiali di fauna selvatica al vertice sulle tigri di domenica. James Leape, direttore generale del World Wildlife Fund, ha detto alla riunione di San Pietroburgo che, se non venissero adottate misure adeguate di protezione, le tigri potrebbe scomparire entro il 2022.
Il vertice a cui si fa riferimento nell’articolo è una grande conferenza delle nazioni, ospitato dal Primo Ministro russo Vladimir Putin, il cui obiettivo è di creare un piano per raddoppiare la popolazione delle tigre entro la data stessa che gli ambientalisti indicano come anno della scomparsa. Si è provvisoriamente approvato un programma di 12 anni per la conservazione degli habitat e per scoraggiare la caccia.
E’ raro assistere ad un vertice convocato in nome del salvataggio di una singola specie ma, date le circostanze, è un atto dovuto. Ci sono anche altre specie importanti in tutto il mondo che stanno scomparendo, e si stanno estinguendo anche più velocemente in quello che gli scienziati hanno definito come il fenomeno della “sesta estinzione di massa della storia”. Ma un successo per una specie così “attraente” come la tigre potrebbe avere un effetto galvanizzante sugli sforzi per la conservazione delle altre. Dopotutto, se non possiamo organizzare un piano per salvare una delle specie più famose del mondo, come si può pensare di salvare anche quelle meno gettonate?
[Fonte: Treehugger]
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