Riprendiamoci le strade. E’ questa l’idea di
Legambiente che ha indetto per il prossimo
6 aprile la giornata del
“100 strade per Giocare”, una delle tante iniziative verdi della nostra bella Italia.
Arrivata alla
XIV^ edizione, l’iniziativa si propone di salutare la primavera nel modo più ecologico possibile, e cioè lasciando le
auto a casa.
Centinaia di volontari chiuderanno le strade del centro delle città italiane per
restituirle ai leggittimi proprietari: i cittadini. L’iniziativa non è nata esclusivamente per una questione di
riduzione dell’inquinamento, ma anche per far capire l’importanza della
vita di strada alle nuove generazioni, sempre più ghettizzate in edifici chiusi, e per far riscoprire agli adulti, che una volta le occupavano, la gioia di vivere all’aperto.
Purtroppo nel mondo di oggi in cui si pensa solo alla comodità dell’auto, non importandosene dei
guai che si creano all’ambiente, le strade, le piazze, e addirittura anche i parchi, sono posti in cui la gente non mette più piede. Una volta erano piene di ragazzini che giocavano, si inseguivano, e potevano farlo senza paura di essere investiti dalle auto. Ora vedere un bambino in mezzo ad una strada ci fa pensare che sia una cosa fuori dal normale, e anzi molto spesso gli si grida anche di tornarsene a casa.
Ma non ci rendiamo più conto che la strada è fatta apposta per passeggiare, non solo per intossicarla con gli scarichi delle nostre auto, e per far questo i volontari di Legambiente hanno avuto una buona idea: proporre i vecchi giochi dei nostri padri e delle nostre madri alle nuove generazioni, per fargli dimenticare per una volta la play station o la palestra, e fargli respirare un pò di aria pulita.
Tante le attività proposte dai circoli di Legambiente nelle strade italiane: cacce al tesoro, giochi di squadra, laboratori ambientali, spettacoli teatrali e musicali ma anche convegni e mostre per informare e sensibilizzare.
Ma le iniziative non finiscono qui. Infatti in ogni piazza ci saranno i banchetti dell’associazione in cui verranno distribuiti ai bambini delle cartoline da spedire al sindaco, in cui loro, spontaneamente, scriveranno consigli al primo cittadino su come migliorare la vivibilità della città.
E a nostro avviso non ci potrebbe essere miglior consigliere di una mente spensierata e innocente di un bambino.
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