Auto ecologiche, la General Motors elimina i gas serra dai suoi condizionatori

di Redazione 2

General Motors Co. ha fatto notizia nei giorni scorsi per la presentazione della Volt elettrica che uscirà entro la fine dell’anno, ma ha deciso di non fermarsi qui con le belle notizie ecologiche. La GM infatti ha deciso di eliminare i gas che producono effetto serra utilizzati dal condizionamento dell’aria dalle proprie automobili a partire dal 2013.

Secondo il colosso americano questa scelta potrebbe ridurre le emissioni degli impianti di refrigerazione dei loro veicoli del 99,7% rispetto alla tecnologia attuale. Honeywell e DuPont hanno sviluppato la sostituzione degli agenti chimici con altri più ecologici chiamati HFO-1234yf. Questa specie di scioglilingua, assicurano dalla casa automobilistica, dura solo 11 giorni nell’atmosfera, a differenza degli R-134a, che sono quelli in uso oggi, i quali durano sopra le nostre teste per oltre 13 anni.

La GM dice che il refrigerante sarà disponibile sulle Chevrolet, Buick, GMC e Cadillac. Questa sembra essere una scelta dovuta ad una sorta di “globalizzazione ecologica”, dato che anche l’UE ha richiesto uno standard più elevato per i refrigeranti.

In un’epoca in cui le grandi società hanno bisogno di modelli di business globale e dei mercati in espansione, è importante per loro creare modelli differenti per differenti standard. Paradossalmente la richiesta dell’Unione Europea ha portato finora come risposta più convincente quella dalla più grande società di auto americana, anche se negli Stati Uniti ancora manca un regolamento preciso come invece avviene da noi. Tuttavia, GM dice che la nuova sostanza chimica permetterà di soddisfare le loro esigenze nel rispetto delle norme sulle emissioni soltanto nella flotta di veicoli nel 2016.

Forse l’annuncio è arrivato oggi per cavalcare l’onda verde suscitata dalla presentazione della Volt elettrica, o forse perché la General Motors sa che anche le altre case automobilistiche ora si daranno da fare per mettersi al passo, ma forse, per dimostrare veramente un comportamento ecologico, sarebbe meglio anticipare di qualche anno questa scadenza così a lungo termine.

Fonte: [Treehugger]

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