Rabi Rashmi Abasan: il primo complesso residenziale in India alimentato ad energia solare

 

In India, a causa della rapida industrializzazione e dell’incremento demografico, la domanda di energia elettrica è cresciuta notevolmente. Secondo i dati della Planning Commission l’India, per far fronte alla maggiore richiesta energetica, dovrà produrre, entro il 2030, almeno 700 mila MW di energia in più. Il governo indiano sta cercando di rispondere a questa necessita attraverso l’impiego di fonti di energia rinnovabili, istituendo anche un apposito ministero: Ministry of Non-Conventional Energy Sources.

 

Nell’ottica dello sfruttamento delle energie rinnovabili si inserisce perfettamente il Rabi Rashmi Abasan, il primo complesso residenziale in India alimentato completamente ad energia solare. La struttura, costruita dalla West Bengal Renewable Energy Development Agency (WBREDA) e da Bengal DCL, è situata a New Town in Calcutta e rappresenta un notevole passo avanti nell’utilizzo di energia alternativa.

Produrre elettricità sfruttando l’energia delle maree. Ci prova la Francia

Sfruttare l’energia pulita proveniente dalle maree. È quello che ha deciso di fare la Francia, seguendo l’esempio dell’Irlanda del Nord che da qualche settimana ha avviato SeaGen, il primo impianto per la produzione di elettricità dalle maree. Ad annunciare il progetto francese è stata EDT (Electricité de France) spiegando che a breve prenderà il via la costruzione sulle coste della Bretagna di un primo impianto pilota. La zona prescelta per l’installazione del’impianto è Paimpol in quanto lì le correnti marine sono le più forti d’Europa

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Secondo i dati forniti da EDF, l’impianto sarà terminato entro il 2011 e sarà composto da 3 0 6 turbine in grado di sviluppare elettricità tra i 4 e i 6 MW che verrà successivamente immessa nella rete elettrica di Paimpol.

Catturare l’energia solare direttamente dallo spazio

Come abbiamo più volte ripetuto, quello dell’energia solare rappresenta un settore in continua evoluzione. Il costante aumento del prezzo dei carburanti, poi, ha dato il via, ultimamente, a tutta una serie di innovazioni per limitare il più possibile la dipendenza dal petrolio e dai suoi derivati.

Una di queste idee consiste nel catturare l’energia del sole direttamente dallo spazio. Pravna Mehta, coordinatore delle operazioni in India per lo Space Island Group, per risolvere la carenza di elettricità in India ha pensato di catturare l’energia del sole attraverso appositi satelliti.

Basta sporcarsi le mani con il giornale, arriva l’inchiostro elettronico

Quante volte ci sarà capitato di dover stampare un documento importante, dare il comando di stampa, ma il foglio non parte, mentre sul monitor compare la scritta “inchiostro terminato“. Tra qualche anno questo problema non lo avremo più, e in Usa c’è qualcuno che l’ha risolto già da ora.

L’inchiostro del futuro si chiamerà E-ink, o inchiostro elettronico, e tutto sarà tranne che un vero e proprio inchiostro alla vecchia maniera. In realtà il trucco sta tutto nella carta che utilizzeremo. Infatti questa sarà composta da una superficie rivestita da milioni di microcapsule grandi quanto un capello umano.

Eco-guida di Greenpeace, ecco le 18 aziende elettroniche più (o meno) ecologiche

Oggi, il settore della Information and Communications Technology (ICT) detiene il 2% delle emissioni globali di gas a effetto serra, addirittura quanto quelle prodotte dall’aviazione, sia civile che militare. Un lusso che aziende in continua evoluzione e con margini di guadagno sempre più ampi non si possono permettere, perchè contribuirebbero ad ammazzare il mondo.

Già però molte di queste aziende tecnologiche hanno fiutato l’affare, e cioè l’ecologia, il mercato del domani. Siccome ormai tra computer, televisori, telefonini, e tutto ciò che è tecnologico, i prezzi e i prodotti sono più o meno uguali tra tutte le concorrenti, si cerca di differenziarsi dalla massa costruendo in maniera ecologica. Greenpeace ha dettato i nuovi criteri di valutazione nella nuova edizione di Eco-guida, il manuale a cui si dovrebbero attenere i produttori elettronici.

Samsung Eco: anche il cellulare diventa ecologico

Ormai tutte le aziende tecnologiche del mondo hanno capito che il mercato del futuro sarà quello ecologico. Dopo aver inventato i pc verdi, ora i coreani immetteranno sul mercato anche i cellulari che rispettano l’ambiente.

Il nuovo telefono sarà prodotto dalla Samsung, la linea si chiamerà ECO (originale, non c’è che dire) e utilizzerà polimeri di mais per la costruzione del corpo esterno, così da ridurre lo spreco derivante dai pezzi di plastica (che ricordiamo, proviene dal petrolio, e con quello che costa adesso bisogna evitare di utilizzarlo). I primi due modelli saranno il SCH-W510 e il SGH-F268 e offriranno le stesse caratteristiche dei cellulari in commercio al momento, come la fotocamera da 3 megapixel, bluetooth, HSPDA (il nuovo UMTS) e il lettore multimediale.

Dance Charge: il caricabatteria umano

Il cellulare è scarico: siamo in mezzo al deserto, abbiamo la macchina in panne e la nostra unica salvezza sarebbe riuscire ad alimentare la batteria del telefono per chiamare aiuto.
Un esempio un po’ drammatico. è vero, ma questo è il peggiore dei mille contrattempi che quotidianamente ci possono capitare e in cui solo il cellulare può funzionare da àncora di salvezza.
Pensate a quante volte ci ha tolto da situazioni critiche o ha risolto in breve tempo imprevisti con una sola chiamata.

Tuttavia il telefonino ha il grave difetto di scaricarsi in poche ore, soprattutto quelli nuovi, sovraccarichi di mille funzionalità inutilizzate.
In quel caso ci viene in aiuto un particolare caricabatteria, il Dance Charge, che permette di ricaricare la batteria del cellulare anche in mezzo al deserto!
Tutto quello che bisogna fare è camminare e/o correre!

Plantsense: il pollice verde Usb

Amate le piante e magari possedete pure un giardino che potenzialmente potrebbe diventare un’oasi di verde della vostra dimora.
Tutto quello che vi manca è il cosiddetto pollice verde, per rendere qualche aiuola incolta un piccolo pezzo di Eden.
Niente paura, potete acquistarlo, come fareste con una normale chiavetta Usb.

L’idea geniale è venuta all’azienda Plantsense che già dal nome è un programma.
Si tratta di un particolare sensore Usb che controlla costantemente lo stato delle vostre piante, dandovi i giusti suggerimenti.

IBM e Intel entrano nell’industria del fotovoltaico

In un periodo in cui, a causa del vertiginoso aumento dei prezzi del petrolio, diventa indispensabile trovare soluzioni alternative per coprire il fabbisogno energetico mondiale, l’industria fotovoltaica è nell’occhio del ciclone attirando, sempre di più, investitori. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono i colossi dell’informatica. In particolare, negli ultimi giorni, ad annunciare la loro entrata in scena nel settore dell’energia solare, sono state IBM e Intel.

Entrambe le aziende hanno dichiarato l’intenzione di riversare le proprie competenze, circa la lavorazione del silicio per produrre microchip, nella realizzazione di cellule fotovoltaiche.

LEAF House, la casa “carbon neutral” della prima comunità eco-sostenibile italiana

È stata inaugurata ieri, mercoledì 25 giugno, ad Angeli di Rosona, nelle Marche, la Leaf House, la prima casa abitabile a emissioni zero e autosufficiente dal punto di vista energetico.

E’ una casa dove si vive -ha spiegato Enrico Loccioni, presidente del Gruppo Loccioni che ha gestito il progetto- una micro centrale idroelettrica dove si produce, una scuola dove si impara, un posto dove si lavora in fase di miglioramento continuo, un sito dove si progetta e una vecchia casa di campagna dove si ospita.

La Leaf House, una struttura di sei appartamenti, rientra nel più ampio progetto Leaf Community (Life Energy and Future), ideato dal Gruppo Loccioni. Si tratta della prima comunità eco-sostenibile italiana creata in piena armonia con l’ambiente.

Geotermale: un nuovo modo per trasformare l’acqua calda del sottosuolo italiano in elettricità

L’Italia è un paese caldo. Non è un riferimento al clima ma al sottosuolo italiano. Gli strati più profondi della parte italiana della crosta terrestre sono, infatti, molto ricchi di calore. Già da molti anni, questo calore viene sfruttato per la produzione di energia attraverso impianti geotermici che, utilizzando il vapore acqueo estratto dal sottosuolo, azionano delle turbine adibite alla produzione di energia elettrica.

Negli ultimi anni, con l’innovazione tecnologica, si è cominciato a parlare anche di geotermale.

Dal Giappone arrivano i giocattoli ecologici

Continuano ad arrivare nuove invenzioni dal Giappone. Stavolta il pensiero è rivolto alle future generazioni, e cioè a sensibilizzare gli uomini del domani sul problema ambientale, facendoli giocare con giocattoli ecologici.

E’ più o meno questa l’intenzione di MIC/CP Tom’s, industria di giocattoli orientale, che ha creato gli Earth Block, dai mattoncini simili ai Lego, con l’unica differenza che anzichè essere di plastica, sono creati con le biomasse.