Geotermale: un nuovo modo per trasformare l’acqua calda del sottosuolo italiano in elettricità

di Redazione 4

L’Italia è un paese caldo. Non è un riferimento al clima ma al sottosuolo italiano. Gli strati più profondi della parte italiana della crosta terrestre sono, infatti, molto ricchi di calore. Già da molti anni, questo calore viene sfruttato per la produzione di energia attraverso impianti geotermici che, utilizzando il vapore acqueo estratto dal sottosuolo, azionano delle turbine adibite alla produzione di energia elettrica.

Negli ultimi anni, con l’innovazione tecnologica, si è cominciato a parlare anche di geotermale.


A differenza del tradizionale geotermico, il geotermale, per mettere in moto le turbine, non utilizza vapore acqueo ma dei liquidi con un basso punto di ebollizione che si aggira tra i 30 e i 60 gradi. Questo consente di sfruttare l’acqua anche ad una temperatura di circa 70 gradi e una profondità di estrazione di 200 metri. L’impianto geotermale è composto da due circuiti differenti: L’acqua calda, convogliata in un primo circuito, tramite uno scambiatore di calore, riscalda il secondo circuito in cui è contenuto il liquido a bassa ebollizione. Il vapore prodotto da questo meccanismo aziona la turbina che produce energia e la trasmette ad un generatore per la trasformazione in elettricità. Il ciclo ricomincia grazie all’inserimento nel circuito di acqua più fredda che va a condensare nuovamente il liquido. L’impianto geotermale, consente, inoltre, di utilizzare l’acqua calda, prima di rimetterla in falda, anche per il riscaldamento degli edifici. Il geotermale, spiega Laura Deitinger, presidente di AssoKnowledge

è l’ideale per i piccoli impianti, dove abitazioni, industrie e distretti possono diventare produttori e non solo consumatori di energia, ma in futuro potrà servire anche i grandi.

Per quanto riguarda i costi, utilizzando una profondità non superiore ai 200 metri, un impianto da 250 kW ha un valore di circa 500 mila euro, compresi i costi di estrazione e installazione. Sono numerose le località italiane che possiedono le caratteristiche ideali all’installazione di impianti geotermali: Ischia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia e numerose zone dell’Appennino centro-meridionale. Molte aziende hanno deciso di lanciarsi in questa impresa, attivando vari progetti sul territorio italiano.

Il geotermale, fonte di energia pulita, potrebbe rappresentare un buona soluzione per il futuro energetico italiano.

Commenti (4)

  1. L’articolo pubblicato è molto interessante. Gradirei conoscere l’indirizzo e la mail della Azienda che produce gli impianti geotermali. Il Gruppo a cui appartengo, necessiterebbe produrre energia a livello di MW per impianto di frazionamento aria in corso di ultimazione. Gradite anche le referenze Americane e relativi costruttori di impianti.Esistono applicazioni in Europa e costruttori ? Dove mi procuro maggiori documenti tecnici sul geotermale per produzione di energia elettrica? Penso che la provincia di PR dove risiediamo, sia particolarmente idonea per il geotermale, Cosa ne pensate.?.Complimenti per la Vs. diffusione scientifica.

  2. Salve,
    innanzitutto la ringrazio per l’apprezzamento al nostro lavoro.
    In seondo luogo le dico che il geotermale è una realtà ridotta in europa e soprattutto in italia. Al momento il progetto è curato da AssoKnowledge e raggruppa una quindicina di imprese che operano nel settore e si occuapano principalmene di perforazione. Per avere le info da lei richieste deve recarsi alla sede di AssoKnowledge o magari provare a contattarli telefonicamente.
    Penso sia più opportuno che sia lei a rivolgersi personalmente all’associazione in modo da avere tutte le risposte che cerca.
    ecco i recapiti
    http://www.assoknowledge.org
    Via Raffaele Cadorna, 22 – 00187 Roma
    Tel. – (06) 42.02.09.85 /9
    Fax. (06) 42.00.30.10
    [email protected]

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