Ecopatente 2010, una marcia in più per il rispetto dell’ambiente

ecopatente fotoTorna Ecopatente 2010, dopo il successo conseguito lo scorso anno: nel 2009 le ecopatenti consegnate sono state circa 11.000. Di che si tratta è presto detto: dal 1 giugno 2010 e fino al 28 febbraio 2011, tutti coloro che frequentano le lezioni di scuola guida per il conseguimento della patente B e superiori, avranno la possibilità di iscriversi, gratuitamente, alle lezioni di teoria integrate di Eco informazioni, conseguendo l’ecopatente nella propria scuola guida previa corretta compilazione di un quiz.

Una guida alla guida sostenibile, insomma, e ci perdonerete il gioco di parole, per iniziare al risparmio energetico e ad un utilizzo intelligente ed ecosostenibile dell’automobile.

Pesticidi nel piatto, Ddt nell’insalata nel rapporto di Legambiente

pesticidi nel piattoPesticidi nel piatto, il rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), evidenzia un aumento dei prodotti contaminati da uno o più residui di pesticidi (da 27,5 a 32,7%). Addirittura in un campione di insalata analizzato in Friuli sono state riscontrate tracce di Ddt, malgrado siano trascorsi ormai 32 anni dalla sua messa al bando. Solo il 50% della frutta risulta incontaminata.

Allarme anche per la contaminazione dei prodotti derivati come miele, pane, vino: si segnalano irregolarità nel 2,7% dei campioni. Meno allarmista la Coldiretti così come la posizione di Agrofarma, l’associazione dei produttori di anticrittogamici, che non ci stanno a vedere il bicchiere mezzo vuoto e ribattono ai dati diffusi da Legambiente diffondendo cifre decisamente più incoraggianti. Per la Coldiretti il campione di insalata contenente tracce di Ddt non sarebbe di provenienza italiana:

Il Ddt non si usa da anni. L’insalata contaminata sicuramente proviene dall’estero.

Obiettivo Italia sulle rinnovabili: raggiungibile con incentivi e regole trasparenti

incentivi-rinnovabili-regole-obiettivo-italiaIn Italia, per quel che riguarda lo sviluppo energetico da fonti rinnovabili, ci stiamo spingendo purtroppo nella direzione opposta all’Europa che, infatti, spinge con forza sull’economia verde. Questo perché, in accordo con quanto riporta Legambiente, nell’ultima manovra finanziaria si è intervenuti sui certificati verdi mettendo a rischio, anzi bloccando di fatto, lo sviluppo delle rinnovabili ed alimentando purtroppo un clima di incertezza.

Eppure secondo l’Associazione Ambientalista, in base alle risultanze emerse da un convegno organizzato in collaborazione con Globe Europe ed Anev, gli obiettivi dell’Italia sulle rinnovabili sono raggiungibili semplicemente adottando una chiara ed efficiente politica di incentivi unitamente a regole trasparenti.

Guida Blu 2010, a gonfie vele Sardegna, Puglia e Toscana

ostuni vela blu

E’ appena stata pubblicata la Guida Blu 2010 di Legambiente e Touring Club Italia, la guida che ci mostra le località marine e lacustri migliori del nostro Paese. Quest’anno troviamo tante piacevoli novità, come le grotte marine, le aree portuali e gli itinerari per le barche, per avere una fotografia migliore della situazione italiana.

La Guida Blu 2010 conferma al primo posto tra le Regioni la Sardegna, ma è tutto il Meridione a trionfare, dato che piazza 4 Regioni tra le prime 5. L’isola sarda guadagna quest’anno 3,4 vele blu, seguita dalla Puglia (3,2) che supera per la prima volta la Toscana (3,1). Quarto e quinto posto vanno alla Campania con 2,69 vele e la Sicilia con 2,63. A seguire Abruzzo, Basilicata e Marche.

Ddl intercettazioni: se passa così favorisce le Ecomafie

berlusconi al telefono

Ultimamente il Governo italiano sta prendendo un po’ troppe decisioni che vanno contro la salute ambientale, e purtroppo per questo motivo viene spesso ospitato sulle nostre pagine. Questa volta a far insorgere il mondo dell’ecologia è il nuovo disegno di legge sulle intercettazioni che, stando alle ultime novità, dovrebbe passare la votazione con le norme orribili volute da Berlusconi che di fatto le aboliscono.

Detta così può sembrare solo una questione politica. Ma quando saltano anche le intercettazioni riguardanti gli eco-reati, allora il problema prende una svolta verde. Ne è convinto Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, il quale nella giornata di ieri ha tuonato nei confronti del provvedimento che sta dividendo l’Italia.

Ecomafia, un business che non conosce crisi: in Italia 78 reati al giorno

punta-perotti-Bari-demolizioneOggi è l’Ecomafia day, la giornata promossa da Legambiente per accendere i riflettori sulla criminalità ambientale in Italia. Ecocrimini che si consumano quotidianamente nel nostro Paese ad una velocità inarrestabile e con una frequenza impressionante: secondo il rapporto diffuso proprio oggi a Roma dalla nota associazione ambientalista sul nostro territorio si contano 78 reati al giorno, più di tre all’ora. Rifiuti, cemento depotenziato, reati contro la fauna e contro l’ambiente marino. Per un giro d’affari, fatturato in nero, stimato in 20,5 miliardi di euro.

Il triste primato va alla Campania, la regione dove si verificano più infrazioni, 4874 pari al 17% del totale. Segue il Lazio che soprattutto nell’area del sud Pontino, a causa delle infiltrazioni di clan, commette un gran numero di infrazioni nel mercato del cemento. A ruota Calabria, Puglia e Sicilia. In Calabria sono numerosi gli edifici costruiti con cemento depotenziato, tra i quali si annoverano anche scuole, strade, ospedali. Al nord, anche quest’anno, è la Liguria la regione con il più alto numero di eco-reati: 1231.

Legambiente ripulisce la costa, partita l’operazione “Spiagge Pulite”

spiagge pulite legambiente

E’ partita proprio durante lo scorso week-end, e durerà ancora alcune settimane, l’operazione Spiagge Pulite, un’iniziativa per rendere le spiagge italiane (e non solo) più vivibili e decorose, visto che durante l’inverno vengono utilizzate come una discarica. Partecipano all’operazione le associazioni ambientaliste e di volontariato di 22 Paesi, tra cui l’Italia, attraverso Legambiente, la quale ha già “reclutato” 800 giovani volontari.

L’operazione a livello internazionale prende il nome di Clean Up the Med 2010, e comprende i Paesi del Mediterraneo ed anche alcuni molto poveri come il Congo, la Costa d’Avorio e il Togo dove, oltre a ripulire le spiagge e le zone vicine ai fiumi, saranno previste delle attività educative da rivolgere alla popolazione locale.

Palermo: è emergenza rifiuti, ma nessuno ne parla

palermo-rifiuti

La situazione della città di Palermo, ma in generale quella di tutta la Sicilia, è molto preoccupante, e forse anche più grave di quella di Napoli di qualche anno fa. Ma la differenza con la situazione campana è che la Sicilia è governata da 7 anni dalla destra, e per questo i giornali, e soprattutto le telecamere delle televisioni, fanno finta che tutto va bene.

E’ questo, in sintesi, il grido d’allarme di Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, il quale a sua volta riprende l’allarme lanciato dall’Amia, l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti a Palermo, e che ormai è vicina al collasso. La situazione più critica è quella della discarica di Bellolampo, dove sono stoccate ad oggi circa 100 mila tonnellate di percolato, una sostanza altamente nociva, nota per la sua forte capacità di inquinare le falde acquifere.

Bandiere blu, Legambiente: la mappa non è credibile

bandiere blu 2010Legambiente insorge: la mappa delle bandiere blu per il 2010 non è credibile. Le obiezioni della nota associazione ambientalista arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione della lista delle località balneari meritevoli, tra le polemiche sollevate dalle spiagge escluse e la soddisfazione delle new entries, in particolare della Liguria, che si è vista assegnare ben 17 bandierine. Stando a Legambiente i criteri di selezione sono abbastanza arbitrari per poter ritenere la mappa poco attendibile. Lo ha spiegato a CNRmedia, Sebastiano Venneri, vice presidente nazionale di Legambiente:

”Ci sono secondo me due pietre di inciampo sulla vicenda delle Bandiere Blu: una é rappresentata dal fatto che si tratta di autocandidature: quindi non viene passato in rassegna l’intero territorio nazionale, ma solo le località che rispondono al questionario mandato dalla Fee”.

Legambiente: i 10 alberghi più eco d’Italia

Hotel Viticcio

Abbiamo sempre tessuto le lodi delle strutture ecologiche in generale. Ma con l’avvicinarsi della bella stagione l’associazione ambientalista italiana per eccellenza, Legambiente, ha voluto recensire gli hotel più ecologici d’Italia. Ed il dato sorprendente è che di alberghi che rispettano le 10 norme ecologiche severissime sono parecchi, ben 365. Per riuscire a districarsi tra le varie offerte, e anche per creare una certa competizione, Legambiente ha deciso di stilare una top 10 delle strutture migliori, consigliate per la prossima stagione.

E’ molto importante prima di tutto notare quali sono le regole a cui una struttura deve sottostare per poter essere considerata ecologica. Punto primo: i rifiuti. Bisogna ridurli (acquistando prodotti con pochi o nulli imballaggi) e riciclarli; poi deve contenere i consumi idrici; attuare il risparmio energetico (dalle lampade a basso consumo alla riduzione dello spreco tramite elettrodomestici); collaborare per la tutela dell’ambiente circostante; promuovere una dieta sana; valorizzare la tradizione gastronomica locale; incentivare il trasporto pubblico e/o a basso costo; ridurre o annullare l’inquinamento acustico; promuovere e valorizzare i beni culturali e ambientali del posto; ed infine coinvolgere gli ospiti nei comportamenti eco-sostenibili.

Eco-generation, scuola amica del clima con Edison e Legambiente

ecogeneration scuola amica del climaParola d’ordine: efficienza energetica. Mission: risparmio energetico. Partendo dagli edifici scolastici italiani. Con questo intento, nasce il sodalizio tra Edison e Legambiente, impegnate insieme nel progetto Eco-generation, Scuola amica del clima. Nelle scuole della Penisola gli sprechi energetici sono immensi, sperperi che hanno un costo non indifferente sul bilancio già in bilico di molti istituti scolastici, e che hanno un impatto non indifferente sul clima.

Dalle analisi termografiche effettuate in dieci scuole pilota, è venuto fuori che:

  • le aule sono sature di CO2, c’è uno scarso isolamento termico ed una notevole dispersione di calore da tubature ed infissi.
  • i davanzali delle finestre non sono isolati correttamente, l’aria fredda penetra attraverso i serramenti, gli infissi sono di scarsa qualità.

In più:

La dispersione media di calore negli istituti analizzati oscilla tra i 250 e i 350 kWh/m2a (kilowattora per metro quadro all’anno), per un valore medio che si attesta attorno a 290 kWh/m2 annuo. A questo si aggiunge, nelle aule, un’altissima concentrazione di CO2, che raggiunge i 2800/3000 ppm (parti per milione) equivalenti a 50/70 kg di CO2 per ogni m2 all’anno.

Brescia è la città più sostenibile d’Italia

brescia

Trasporti, efficienza energetica, rinnovabili, rifiuti e aree verdi. Grazie a questi 5 parametri, analizzati per un anno da Legambiente e Ambienteitalia, nel rapporto presentato a Milano pochi giorni fa è risultato che la città di Brescia è la più sostenibile d’Italia. Il capoluogo lombardo, segnalatosi qualche giorno fa per aver cominciato, insieme a Milano, la diffusione delle aree di servizio per le auto elettriche, stavolta balza agli onori della cronaca per le sue iniziative verdi.

Come mai Brescia? La spiegazione è chiara sulla motivazione ufficiale delle due associazioni ambientaliste:

con i suoi 189 mila abitanti si stacca di misura rispetto alla media delle altre città italiane e questo grazie ai buoni risultati sul fronte delle energie rinnovabili, sul trasporto pubblico e sullo sviluppo del teleriscaldamento.

A dir la verità molti progetti, come quello riguardante il trasporto pubblico ed il teleriscaldamento, risalgono a parecchi anni fa, alcuni anche tre decenni fa, ma allo stato attuale la città bresciana risulta aver fatto meglio di tutte le altre.

Legambiente: incentivi del governo pericolosi per sicurezza case

incentivi casaIl decreto legge incentivi approvato nei  giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri non convince affatto Legambiente, che accusa il governo di mettere a repentaglio la sicurezza delle case e dei cittadini, incidendo negativamente ed ulteriormente sulla già disastrata situazione edilizia italiana.

Eppure, nel dl sono presenti sconti per chi acquisti nuovi immobili ad alta efficienza energetica. Cosa c’è dunque che non va? Ebbene, stando al parere dell’associazione ambientalista, gli edifici nuovi che soddisfano i requisiti di alta efficienza energetica sono pochissimi in Italia.