Referendum nucleare: senza l’Election Day sprecati 400 milioni di euro

Nucleare e acqua pubblica sono i temi principali dei referendum su cui gli italiani saranno chiamati a votare durante la prossima primavera. Quesiti scomodi che al Governo fanno paura, e per cui ha deciso di non accorpare al voto delle amministrative che si terrà nello stesso periodo, in modo da non far raggiungere il quorum del 50% degli aventi diritto. In questo modo salteranno tutti.

Una mossa da vecchi politicanti con la coscienza sporca, come le fonti energetiche che preferiscono, e che se il referendum non passerà saremo costretti a sorbirci. Secondo i calcoli fatti da Greenpeace infatti, tenendo le due tornate elettorali (che diverranno sicuramente tre con i ballottaggi) separate, si sprecano letteralmente 400 milioni di euro. Questi sarebbero sufficienti a costruire impianti eolici per fornire energia elettrica a 200 mila famiglie.

Scuole italiane, il 42% non è agibile

Che le scuole italiane crollassero a pezzi, questo era arcinoto, ma che quasi la metà, esattamente il 42%, non avesse ottenuto il certificato di agibilità, fa davvero rabbrividire. Parte da questa fotografia l’analisi di Legambiente che ha passato allo scanner 42 mila edifici scolastici, valutandoli completamente, dal pericolo sismico a quello d’incendio.

E così mentre il nostro Governo taglia i fondi alla cultura, ed in particolare alla scuola pubblica che sarebbe anche quella che avrebbe più bisogno di sovvenzioni, si scopre che la metà delle scuole italiane non ha strutture antisismiche, il 9% è a rischio idrogeologico, solo la metà ha effettuato il collaudo statico ed il 35,4% ha ricevuto la certificazione antincendio, mentre poco più del 50% ha le scale di sicurezza.

Greenpeace, nave in vendita a pezzi sul web

Greenpeace vende i pezzi della sua nuova nave sul web. Si tratta della terza Rainbow Warrior che verrà varata nell’autunno del 2011. La prima solcò le acque nel 1978 e fino al 1985, anno in cui fu affondata dai servizi segreti francesi. La seconda è ancora in guerra dal 1989 ma il suo tempo sta per scadere.

I pirati verdi hanno dunque bisogno di fondi per finanziare la costruzione di un nuovo veliero e, non avendo alcun sostegno finanziario istituzionale in virtù della loro indipendenza, hanno pensato bene di chiedere il contributo di chi li ammira e li sostiene nelle loro battaglie per i mari del mondo. E così sarà possibile acquistare una o più delle oltre 400 mila componenti della futura imbarcazione, comprando un pezzetto di attivismo e contribuendo alla causa dell’associazione ambientalista.

Biodiversità: Emilia-Romagna, parte indagine promossa dalla Regione

Fermare entro l’anno 2020 l’erosione degli habitat naturali e delle specie. E’ questo, in accordo con quanto ricorda in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale, quanto stabilito a Nagoya, in Giappone, nel corso della decima conferenza ONU sulla biodiversità. Ebbene, al fine di monitorare e censire lo stato della conservazione ambientale in Emilia-Romagna, la Regione, ed in particolare l’Assessorato all’Ambiente, ha annunciato l’avvio dell’indagine sulla biodiversità che, con finanziamento a valere sul Piano regionale di sviluppo rurale, dovrà terminare entro l’anno 2013.

L’indagine parte in una fase che, in accordo con quanto messo purtroppo in risalto da Sabrina Freda, Assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna, il Governo centrale ha continuato a tagliare le risorse con ben 25 milioni di euro di riduzione, da destinare alle politiche ambientali, solo nell’ultimo anno; invece secondo l’Assessore servirebbe l’impegno di tutti a fronte di politiche trasversali in grado di coinvolgere Enti Locali, Stato e Regioni con una strategia nazionale sulla biodiversità concreta, e risorse altrettanto concrete.

Fotovoltaico Liguria: Eternit Free, Regione aderisce alla campagna Legambiente

A fine di promuovere sia lo sviluppo sul territorio delle fonti rinnovabili, sia per incentivare la bonifica dall’amianto, la Regione Liguria, ed in particolare l’Assessorato all’Ambiente ed allo Sviluppo Sostenibile, ha annunciato in data odierna l’adesione a “Eternit Free“, la campagna per l’installazione di impianti di produzione di energia pulita con il fotovoltaico, con contestuale rimozione dell’eternit, promossa da AzzeroCO2 e da Legambiente.

A darne notizia oggi, giovedì 24 febbraio 2011, è stata proprio l’Amministrazione regionale nel sottolineare come in questo modo, sui capannoni industriali, ma anche su quelli agricoli ed artigianali potranno essere eliminate le coperture in eternit e potranno essere sostituite con impianti fotovoltaici con forti ricadute positive a livello ambientale ma anche economico attraverso l’accesso agli incentivi statali offerti a valere sull’anno in corso con il terzo Conto Energia.

Pellicce, un impatto ambientale insostenibile

Le pellicce oggi sono completamente nonsense. Se un tempo, tanti e tanti anni fa, nelle tribù ataviche erano in qualche modo giustificate dal doversi coprire in climi gelidi, in mancanza d’altro, le signore coperte di volpi, visoni ed ermellini che girano in centro sentendosi chic certo non stanno vestendo il loro istinto di sopravvivenza, quanto piuttosto saziando una vanità macchiata di sangue.

Dire no alle pellicce, preferendo il sintetico, non equivale soltanto a difendere il diritto alla vita degli animali barbaramente uccisi per soddisfare il capriccio delle donne bene, disposte a pagare migliaia di euro e ad alimentare un mercato crudele, oggi sappiamo che vale molto di più ed è un gesto ecofriendly in senso lato.
Eh già perché un recente studio realizzato da Ce Delft ha calcolato l’impatto ambientale della produzione di pellicce e i dati non sono affatto confortanti.

eolico parco più grande del mondo

Eolico off-shore a Pantelleria, la centrale che non s’ha da fare

Il progetto di una centrale eolica off-shore nelle acque di Pantelleria (a 35-26 miglia nautiche dalle coste siciliane) non ha ricevuto il via libera dalla Commissione tecnica per la verifica dell’impatto ambientale. La Regione Sicilia si era opposta e anche Greenpeace ne aveva osteggiato la realizzazione dichiarando che, pur essendo, come d’altra parte è noto, più che favorevole all’eolico, l’opera in questione avrebbe messo a rischio l’ecosistema dei banchi di Talbot, Avventura e Pantelleria nel Canale di Sicilia.

Il progetto bocciato prevedeva l’installazione di un parco eolico da 228 MW composto da 38 pale da 6 Mega Watt ciascuna, con un diametro del rotore pari a 126 metri.

Ora della Terra 2011, i consigli di WWF e di Marco Mengoni

Il 26 marzo si svolge uno degli eventi più importanti a livello mondiale per l’ambiente e l’ecologia, l’Ora della Terra. Earth Hour 2011 coinvolge tutti: cittadini, istituzioni, aziende per andare “Oltre l’Ora” e impegnarsi in difesa del Pianeta.

Ogni anno oltre un miliardo di persone spegne le luci in 128 Paesi del mondo per dire Sì all’ambiente, si alla salvaguardia del Pianeta e per fermare i cambiamenti climatici.

Fertilizzanti e plastica minacciano il Pianeta

Fertilizzanti e plastica minacciano gli oceani, mettendo a rischio la catena alimentare e la salute del Pianeta. Si tratta di due dei maggiori pericoli di cui l’umanità dovrà occuparsi, cercando di limitarne l’impatto e di scovare soluzioni valide per arginarne le conseguenze. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Agenzia ONU per l’Ambiente, UNEP Year Book 2011: Emerging Issues in our Global Environment, un’analisi che ha portato alla luce l’annoso problema dell’inquinamento da fosforo e da plastica negli oceani.

Il fosforo è usato nella produzione di fertilizzanti, utilizzati in misura massiccia per garantire una produzione agricola atta a soddisfare le esigenze nutrizionali di una popolazione mondiale in costante crescita. Negli ultimi 50 anni le concentrazioni di fosforo nelle acque sono cresciute di almeno il 75 per cento.

Greenpeace, assalto alla centrale elettrica “basta carbone, vogliamo le rinnovabili”

Nella mattinata di giovedì scorso Greenpeace USA ha avviato una nuova campagna di disobbedienza civile contro il carbone. Gli attivisti hanno srotolato uno striscione gigante in cima alla centrale del Bridgeport Harbor che recitava “Spegnetela: Basta Carbone”. Il Bridgeport Harbor è un impianto vecchio ed inefficiente (ha 40 anni!), e non è necessario per fornire energia alla rete del Connecticut.

Eppure emette 3 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica ogni anno, insieme alle 2.800 tonnellate di anidride solforosa tossica, 2.200 tonnellate di ossido di azoto, e persino circa 20 kg di mercurio. La centrale si ritiene sia responsabile dell’aria della città talmente insalubre che un residente su 4 ha l’asma. Gli esperti della sanità stimano che almeno un morto all’anno nella città possa essere attribuito alle emissioni nocive della centrale a carbone, che peraltro, come abbiamo accennato prima, è perfettamente inutile.

Greenpeace, salviamo il Santuario dei Cetacei dal rigassificatore offshore

Il Santuario dei Cetacei viene di nuovo messo in pericolo dall’uomo. Questa volta a mettere a repentaglio la vita di delfini e balene è un progetto di cui pochissimo si è parlato, ma che certo non è sfuggito a Greenpeace.

Si tratta della realizzazione di un rigassificatore offshore davanti la costa tra Pisa e Livorno, dove non solo si trova il Santuario dei Cetacei, ma anche le Secche della Meloria, da poco Area Marina Protetta. Il ministero dell’Ambiente ha dato il via libera alla realizzazione dell’impianto e ad ulteriori modifiche che potrebbero comportare altri danni ambientali.

Edifici classe A, Legambiente boccia tutti tranne Bolzano

Gli italiani ancora non sanno costruire gli edifici di classe A. Sarà perché in gran parte del Paese fa caldo 9 mesi all’anno, o perché ancora non si è diffusa la cultura del risparmio energetico, ma fatto sta che su 100 edifici censiti da Legambiente, solo 11, peraltro tutti nella Provincia di Bolzano, sono stati promossi. Tutti gli altri bocciati o rimandati.

E’ questo il quadro disegnato dall’associazione ambientalista sullo stato degli edifici italiani, costruiti senza isolamento alle pareti, con finestre sottili o montate male, ponti termici tra diversi materiali e strutture che facilitano la dispersione del calore. Tutto questo comporta un incremento nello spreco energetico per quanto riguarda il riscaldamento o il raffreddamento, che arriva a pesare sulle tasche degli italiani dai 200 ai 500 euro all’anno in più a famiglia.

Elba, spiagge Argonauti e Napoleone a rischio erosione e furto sassi come souvenirs

Il monito arriva da Legambiente Arcipelago Toscano: due spiagge dell’isola d’Elba sarebbero a rischio per il fenomeno dell’erosione e per la cattiva abitudine dei turisti di prelevare sassi come souvenirs.

Si tratta, nello specifico, della spiaggia degli Argonauti e della spiaggia di Napoleone, ubicate nel centro storico di Portoferraio. Poco è rimasto dell’aspetto caratteristico che le contraddistingueva, rimasto immutato per decenni e che sta mutando radicalmente per via dei due fattori di rischio sopra citati.

Rifiuti pericolosi, WWF: “Proroga SISTRI apre Far West delle scorie in Italia”

Tempo fa, quando parlammo del SISTRI, alcuni nostri lettori che operavano nel settore industriale e del trasporto, ci scrissero che il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti gli stava procurando non poche noie, disagi e confusione per via dei ritardi, della poca chiarezza e dell’organizzazione logistica carente e ancora poco funzionale.

Oggi a lamentarsi con il Ministro dell’Ambiente, l’Onorevole Stefania Prestigiacomo, è il WWF Italia che intravede un periodo nero per la sicurezza ambientale del nostro Paese, già gravemente compromessa, proprio a causa del SISTRI o meglio della proroga all’operatività che di fatto, sospendendo fino a giugno le sanzioni per le violazioni del trasporto delle scorie, apre un vero e proprio Far West dei rifiuti pericolosi nella penisola.