Una petizione contro la deforestazione nella penisola di Sumatra

Delle conseguenze della deforestazione nella Penisola di Sumatra, che mette a rischio l’habitat di molti animali, tra cui le tigri, avevano già parlato tempo fa. Ma finalmente il governo indonesiano ha deciso di fare qualcosa di concreto per mettere un freno al disastro, arginando le perdite.

Ogni anno, infatti, si perdono milioni di dollari di capitale naturale proprio a causa del taglio delle risorse boschive.
Qualcosa, come dicevamo, sembra smuoversi: ieri i politici indonesiani, nel corso dell’IUCN World Conservation Congress a Barcellona,  hanno firmato un piano  che mira a proteggere le foreste rimanenti, salvando gli ecosistemi in pericolo sull’isola di Sumatra.

Un mammifero su quattro rischia l’estinzione, new entry nella lista rossa

Attività umane, sfruttamento sconsiderato delle risorse negli habitat naturali, surriscaldamento globale, aumento della temperatura degli oceani, inquinamento, bracconaggio, stupide usanze. Sono solo alcune delle cause che stanno portando alla scomparsa di molte specie animali. A guardarli uno per uno, risulta subito evidente che dietro ognuno dei fattori sopracitati c’è sempre e comunque l’uomo, con la sua forza distruttiva.

Ad essere particolarmente a rischio di estinzione sono i mammiferi, con molte nuove entrate nella lista rossa degli animali in pericolo, stilata dall’IUCN (Unione mondiale per la conservazione della natura) e resa nota a Barcellona in occasione del IV Congresso mondiale dell’organizzazione che tutela, tra gli altri obiettivi a favore dell’ambiente, la preservazione delle specie animali.

Eco-Sesso: come fare l’amore sostenibile

Abbiamo sempre parlato di come essere ecologisti, di come comportarsi mentre si viaggia, mentre si è a casa, al lavoro e in tutti gli altri aspetti della vita. Tutti tranne uno, l’intimità. Ora Greenpeace ci spiega come fare per essere ecologisti anche quando si fa all’amore.

Per gli ecologisti messicani, ma di rimando anche per tutto il resto del mondo, l’associazione ambientalista ha stilato un decalogo delle cose che fanno bene contemporaneamente alla coppia e all’ambiente, ispirata alle campagne ambientaliste che anche le aziende di pornografia stanno portando avanti da un pò.

Lampade ad alta efficienza, cosa sono e com’è la situazione italiana

La Legge Finanziaria del Governo italiano in discussione in questo periodo prevede che, entro il 2011, le lampadine ad incandescenza vadano in pensione. In pratica queste lampadine sono a bassa efficienza, cioè la maggior parte dell’energia che gli serve per fare luce poi va perduta perchè si trasforma in calore, consumando molto di più del necessario.

Così il Governo ha deciso che dagli scaffali e dalle insegne luminose dei grandi centri commerciali, questo genere di lampadine debba scomparire. Ma Greenpeace si è chiesta “Perché aspettare il 2011 se la tecnologia sprecona può essere mandata in pensione subito?” E così ha proposto alle grandi aziende di eliminarla sin da subito, con ottimi risultati. Andiamo a vederli insieme.

Eco-guida di Greenpeace, ecco le 18 aziende elettroniche più (o meno) ecologiche

Oggi, il settore della Information and Communications Technology (ICT) detiene il 2% delle emissioni globali di gas a effetto serra, addirittura quanto quelle prodotte dall’aviazione, sia civile che militare. Un lusso che aziende in continua evoluzione e con margini di guadagno sempre più ampi non si possono permettere, perchè contribuirebbero ad ammazzare il mondo.

Già però molte di queste aziende tecnologiche hanno fiutato l’affare, e cioè l’ecologia, il mercato del domani. Siccome ormai tra computer, televisori, telefonini, e tutto ciò che è tecnologico, i prezzi e i prodotti sono più o meno uguali tra tutte le concorrenti, si cerca di differenziarsi dalla massa costruendo in maniera ecologica. Greenpeace ha dettato i nuovi criteri di valutazione nella nuova edizione di Eco-guida, il manuale a cui si dovrebbero attenere i produttori elettronici.

Il simbolo della politica nucleare francese sulla Torre Eiffel

Secondo il più recente dei rapporti sulle risorse nucleari realizzato dalla Ianea-Nea l’uranio rimanente ammonterebbe a 3,3 milioni di tonnellate.
Il consumo attuale assorbito dalle centrali di tutto il mondo è oggi di circa 70 mila tonnellate.
Risultato: con questo andamento le riserve si esauriranno in molto meno di settant’anni.

Un problemino semplice semplice che potrebbe risolvere persino un bambino delle scuole elementari e che invece proprio non riescono a risolvere i cari grandi (di che?) otto della Terra, che hanno deciso che è giusto costruirne altri mille di reattori nucleari. Forse per accelerare la fine delle provviste, in previsione di un lungo lunghissimo inverno terrestre senza energia alcuna?

8 new entry nei siti protetti dall’Unesco

Nonostante in molte parti del mondo si stia cercando di distruggere la cultura e la Terra stessa, l’Unesco continua a lavorare alacremente per stabilire nuovi siti da salvare, perchè sono patrimonio dell’umanità. Qualche giorno fa ha reso note le 8 nuove meraviglie naturali da tutelare, che così si vanno ad aggiungere alle 870 già esistenti (nel complesso 679 di esse sono culturali, tipo centri storici, chiese, piramidi, ecc.), 174 sono naturali e 25 miste, suddivise in 145 nazioni.

L’Italia è la nazione che può vantare più siti in tutto il mondo, ben 41 dal 1979 ad oggi. Tra le altre, giusto per citarne alcune, compaiono il Cenacolo di Leonardo da Vinci dipinto su una parete del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano, molti centri storici come quelli di Firenze o di Napoli, i sassi di Matera, i trulli di Alberobello, la Reggia di Caserta, la costiera amalfitana e tante altre ancora. Ora andiamo a vedere quali sono le nuove 8 entrate.

Scorecards: le pagelle del Wwf al G8

Parole, parole, parole…gli incontri dei Grandi della Terra finiscono sempre in tanta bella retorica e poca concretezza.
Il prossimo G8 si svolgerà dal 7 al 9 luglio a Hokkaido, in Giappone, e tra i temi d’interesse principali c’è la questione irrisolta e in netto peggioramento dei cambiamenti climatici, un problema che certo ha bisogno, forse più di tutti gli altri, di pochi bei discorsi e di molte più azioni.

Il Wwf ha pensato bene di dare dei “voti” in anticipo ai Paesi partecipanti al vertice, proprio sulla base dei programmi contro i cambiamenti climatici già intrapresi.
Finita l’era del “prometto, lo farò“, la nota associazione ambientalista da’ un giudizio su chi qualcosa la fa già, oggi, nel presente, che è anche l’unico spazio temporale in cui operare per riuscire ad avere un futuro.