Sapone fatto in casa con ingredienti naturali e km zero, al via il concorso di LaSaponaria

Fare il sapone in casa, magari frugando tra vecchie carte delle nostre nonne scoviamo una ricetta speciale o la ricordiamo perché ce l’hanno raccontata o ancora ci cimentiamo con nuove ricette fai-da-te lasciando spazio a profumazioni e composizioni sempre nuove. Ebbene, che abbiate già in mano le formulazioni esatte o che vogliate sperimentare e mettervi alla prova, l’occasione giusta può essere il simpatico concorso bandito da LaSaponaria, un laboratorio di saponi e cosmetici rigorosamente naturali che intende promuovere l’arte di fare il sapone in casa, risparmiando sulla plastica e sul packaging oltre che divertendosi ovviamente e facendo un enorme favore alla propria pelle, libera da sostanze poco note, non naturali e aggressive.

Pellet o legna, chi è più green?

Le stufe a pellet sono diventate una moda in fatto di riscaldamento domestico, anche per persone che dicono di vivere in modo green. E, in qualche modo, sono effettivamente più efficienti ed hanno minori emissioni di particolato rispetto ai loro “fratelli” della stufa a legna e simili. Ma non sono la soluzione perfetta. Molte stufe a pellet richiedono elettricità, ed inoltre il pellet bisogna comprarlo, e non sempre se ne trova a chilometro zero. Ma qual è la soluzione più ecologica?

MACEF Sustainable Home: la mostra degli oggetti sostenibili per la casa

Dall’8 all’11 settembre prossimi si terrà a Milano la fiera MACEF, il salone internazionale della casa che, quest’anno per la prima edizione, ospiterà anche l’area della casa sostenibile. Si chiamerà MACEF Sustainable Home, e sarà un’area della mostra in cui verranno messe a disposizione dei visitatori le ultime novità in fatto di casa ecologica.

Riqualificazione energetica edifici: le proposte di Uncsaal e FederlegnoArredo

Andare a stabilizzare, per quel che riguarda i lavori per la riqualificazione energetica degli edifici, gli incentivi fiscali per i prossimi quattro anni. E’ questa, in estrema sintesi, la proposta comune formulata dalle Direzioni dell’Uncsaal, Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio e Leghe, e della FederlegnoArredo anche alla luce dei contenuti della manovra triennale di correzione dei conti pubblici approvata dal Parlamento nello scorso fine settimana a tempo di record, e già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Emulsio Salvambiente, i detersivi a basso impatto con ricariche biodegradabili

Detersivi che si sforzano di ridurre l’impronta ambientale, intervenendo su due delle voci fondamentali quando si parla dell’impatto di un prodotto: le emissioni del trasporto; la mole di rifiuti generata dagli imballaggi in plastica. La linea Emulsio Salvambiente, nell’ampia scelta di prodotti commerciali che ci ritroviamo davanti nei supermercati, sicuramente non figura tra quelle che si fregiano ingiustamente del titolo di paladine dell’ambiente. Il contenitore di plastica si può riutilizzare più volte e allora perché acquistarne sempre di nuovi? Un interrogativo più che sensato, quello che si è posto la Sutter, dando vita in risposta ad una linea di detergenti in ricariche concentrate idrosolubili e biodegradabili che si è aggiudicata l’Oscar 2010 dell’imballaggio.

Fosfati nei detersivi, arriva il Sì dal Parlamento europeo

I fosfati nei detersivi sono causa di inquinamento per fiumi, laghi, mari ed interi ecosistemi, in quanto il difficile smaltimento dei fosfati e dei composti contenenti fosforo provoca l’eutrofizzazione delle piante, un processo che porta al soffocamento delle stesse, a causa di alghe che ricoprono grosse quantità della pianta. Ci eravamo occupati del problema alcuni mesi fa, a novembre, quando il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani aveva proposto la loro abolizione.

Ora arrivano le nuove regole della Commissione ambiente del Parlamento europeo per limitare il contenuto dei fosfati, e di altri composti contenenti fosforo, nei detersivi per il bucato entro il 2013.

Ambiente, meglio i pannolini usa e getta o i lavabili?

L’ambiente boccerebbe sia i pannolini usa e getta sia i lavabili. Perché? Una ricerca ha provato che l’impiego dei pannolini usa e getta, o monouso, in un neonato per un periodo medio di 2 anni, provoca l’emissione nell’atmosfera di circa 550 kg di anidride carbonica. L’uso dei pannolini lavabili produce ugualmente 570 kg di CO2.

Dopo 50 anni dalla sua invenzione, il pannolino usa e getta, ideato dall’ingegnere chimico Victor Mills il fondatore del noto marchio Pampers, comincia ad avere il suo impatto sull’ambiente. Il boom delle vendite negli USA e poi in Europa si è avuto negli anni ’70 quando il pannolino viene dotato di nastro adesivo per meglio aderire al piccolo e per dare maggiori sicurezza alla madre. Poi ci sono state versioni sempre più “sofisticate” fino ad arrivare alle più pioneristiche per “maschietto” e per “femminuccia”. Ma quanto costa all’ambiente questa comodità?

Ecologia e ambiente, gli obiettivi Samsung

Nella lotta ai cambiamenti climatici e nella politica dell’efficienza energetica merita un plauso il gruppo Samsung che propone nuove soluzioni per la casa attente all’ambiente e all’ecologia.

I climatizzatori serie K, le lavatrici Ecolavaggio, la linea di aspirazione EcoWawe e i frigoriferi serie GGH Gran Cru offrono elevate prestazioni con un consumo minimo di energia. Vediamo in dettaglio i nuovi prodotti per la casa ad efficienza energetica.

Rifiuti: Domopak presenta i sacchetti ecologici

Siamo sempre stati abituati a fare la spesa, portarla a casa con i sacchetti di plastica (che come abbiamo visto più volte sono inquinanti), e riutilizzarli per l’immondizia. Ma ora che le buste sono state bandite o sono a pagamento, e sono preferibili i sacchi riutilizzabili come quelli di iuta o altri materiali che possono essere riutilizzati centinaia di volte, come facciamo a gettare la spazzatura?

Su questo punto sono in molte le aziende che vendono sacchetti fatti apposta per i rifiuti solidi urbani, ma non tutte sono ecologiche. Ora scende in campo Domopak che da qualche mese ha immesso sul mercato due prodotti che promettono di far diventare ancora più ecologica la vostra gestione dei rifiuti.

Inquinamento indoor: inventato strumento per misurarlo

Un nuovo e promettente approccio per verificare la precisione delle misurazioni di pericolosi agenti inquinanti dell’aria negli ambienti chiusi potrebbe presto essere pronto per l’utilizzo domestico. Lo strumento, inventato dai ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST) e Virginia Tech, sarebbe in grado di misurare i composti organici volatili (COV), la qualità dell’aria interna e le emissioni di pitture, tappeti, detergenti e prodotti da costruzione presenti in casa.

I ricercatori hanno realizzato questo strumento (quadrati sottili di plastica saturi di vapori di un comune solvente) attraverso la lavorazione in quattro laboratori di prova. Si tratta ancora di un prototipo, realizzato al Virginia Tech, ma ha già prodotto risultati delle misurazioni più accurate di quelle precedentemente realizzate in studi condotti con metodi più costosi e che richiedevano maggior tempo utilizzando materiali meno standardizzati.

Olly, produrre energia da olio alimentare esausto

Come riciclare l’olio di combustione domestica? Dove gettare l’olio della frittura? A questo ci pensa Olly, il progetto di recupero di olio alimentare esausto per produrre energia pulita.

Finora il progetto di riciclo e produzione di energia elettrica e termica dall’olio esausto delle noste case è in via sperimentale nella zone di confine tra i comuni di Firenze e di Scandicci, in Toscana, e riguarda da vicino 10.000 famiglie. Il progetto Olly prende le mosse da altre iniziative verdi sul territorio italiano ed eurpeo, già sperimentate con successo in Trentino Alto Adige, in Austria e Germania.

Saldi, attenzione agli elettrodomestici fuori norma

I saldi sono cominciati il 2 gennaio in alcune città del Paese e come ogni anno, la corsa agli acquisti e agli sconti attirerà moltissimi risparmiatori che hanno atteso l’inizio dei saldi per rinnovare il proprio guardaroba, per sostituire il vecchio microonde e per acquistare un nuovo televisore. Eppure

Pochi sanno che dal gennaio del 2010 i nuovi elettrodomestici immessi sul mercato avrebbero dovuto rispettare la nuova direttiva europea che ne riduce i consumi sotto a 1 watt quando sono in standby, cioè spenti ma pronti all’uso.

Questo il monito di Legambiente per i saldi del nuovo anno. Difatti dal 1 gennaio è in vigore un nuovo servizio di etichettatura che indicherà i livelli di risparmio energetico dei televisori, ma a breve il nuovo sistema di etichettatura sarà esteso agli altri elettrodomestici per guidare i consumatori nell’acquisto dell’apparecchio a maggior risparmio energetico ed efficienza.

Lampadine a basso consumo, è polemica in Europa

Le lampadine a basso consumo energetico, il cui consumo è stato promosso dall’Europa dallo scorso settembre quando l’Unione ha posto fine alla produzione delle lampadine a incandescenza, continuano a destare interesse e polemiche.

Il motivo è dovuto ad un test effettuato dall’Ufficio tedesco dell’ambiente che ha riscontrato, seppur in bassa quantità, la presenza di mercurio nelle lampadine a basso consumo di energia. Gli eurodeputati ecologisti tedeschi hanno allora sollevato un’inchiesta. Ma le lampadine a basso consumo sono davvero verdi per l’ambiente e migliori delle lampadine a incandescenza? Lo chiede il vice-presidente del Parlamento europeo Silvana Koch-Mehrin

Su pressione di una follia climatica, si è deciso rapidamente di interdire le lampadine incandescenti, senza tenere conto della presenza di mercurio in quelle a lungo consumo.

Biglietti di auguri green con Posta Pronta, risparmi CO2 e sostieni il FAI

Con il Natale tutti diventano più green e con scelte di vita ecologiche ed ecocompatibili contribuiscono a salvare il Pianeta. Come? Ad esempio spedendo i biglietti di auguri natalizi con il servizio Posta Pronta di PostaJet s.r.l, garantito anche da Legambiente.

Posta Pronta è un servizio di posta veloce e innovativo che si differenzia da tutti gli altri per essere ecologico, o EcoLogico, come si legge sul sito. Utilizzando questo servizio anche tu rispetti l’ambiente e risparmi fino a 150 g di emissioni di anidride carbonica per ogni invio. Le lettere e i bigliettini di auguri sono difatti in formato elettronico, e non cartaceo, il che comporta risparmio di carta e di inchiostro, ma anche di tempo e carburante per gli spostamenti sia del mittente, sia del personale addetto al ritiro e allo smistamento della lettera.