

Una buona notizia arriva dal nostro Paese per quel che riguarda il vetro: nel 2012 è diminuita la produzione di bottiglie e oggetti in vetro del 4,8% e anche la produzione di imballaggi in vetro, dello 0,5%, ma è sensibilmente aumentata la percentuale della raccolta e del riciclo della materia raggiungendo il 70,9% nel 2012.
Quante vale una bottiglia di plastica gettata nel cassonetto della raccolta differenziata anziché nell’immondizia indifferenziata? Da sola poco, ma insieme a tutte le altre che vengono gettate in tutta Italia tantissimo, fino a quasi ad un miliardo di euro ogni anno. È quanto deriva da uno studio del CARPI (Consorzio Autonomo Riciclo Plastica in Italia), il consorzio che riunisce raccoglitori, riciclatori, produttori e sostenitori della raccolta differenziata della plastica, il quale ha recentemente presentato il proprio Libro Bianco intitolato semplicemente “il Riciclo della Plastica”.
Nonostante le regole siano europee, i risultati sono nazionali. La European Environment Agency ha stilato il suo rapporto, riguardante l’anno 2010, sul tasso di riciclo dei rifiuti nei 32 Paesi che compongono l’Unione Europea. L’Italia, inutile dirlo, non risulta in nessuna graduatoria tra le migliori. In termini di riciclo pro capite, i Paesi che si sono comportati meglio sono come sempre quelli più settentrionali come Austria, Germania e Belgio, mentre quelli che sono indietro, ma hanno dei tassi di crescita più elevati, sono i Paesi che compongono la Gran Bretagna.
Anche se siete soliti effettuare la raccolta differenziata, da marzo prossimo potreste provare una nuova forma di riciclo, decisamente più conveniente. Il progetto si chiama “Nuova vita al pet” e prevede la presenza di compattatori di bottiglie di plastica dell’acqua e non solo all’interno dei supermercati che aderiscono all’iniziativa. Tutti i clienti che vorranno parteciparvi, potranno portare le loro bottiglie in questi negozi, riciclarle in questi appositi scompartimenti, ed ottenere in cambio delle agevolazioni come sconti o altre promozioni che deciderà il supermercato.
Il suono che proviene da un’arma da fuoco fa rabbrividire. Ma queste armi possono anche suonare note dolci, se usate nel migliore dei modi. Arriva dal Messico il modo migliore per utilizzare un’arma, e cioè trasformandola in strumento musicale. Ci hanno pensato al Mexico’s Ciudad Juárez dove l’artista Pedro Reyes ha trasformato oltre seimila strumenti di morte in strumenti musicali.
Le associazioni ambientaliste chiedono da anni di fermare la distruzione dei polmoni della Terra dalla deforestazione. Anche se non esclusivamente, buona parte del legno ricavato è utilizzato per produrre carta. Ma siccome carta, cartoni e imballaggi ci servono, da dove li andremo a prendere? Una parte possono arrivare dai materiali riciclati, ma adesso un’azienda italiana ha inventato un modo per evitare di creare nuova carta dagli alberi.
Tra qualche settimana dovremo occuparci, come ogni anno, di addobbare l’albero di Natale. Tralasciando per il momento l’annosa questione “è più ecologico l’albero vero o quello di plastica”, soffermiamoci sulla possibilità di creare un albero con quello che abbiamo in casa. Un albero riciclato potrebbe essere una bella novità, che peraltro ora va anche di moda, in grado di farvi risparmiare un po’ di soldi e smaltire correttamente un po’ di rifiuti. Vediamo qualche esempio dopo il salto.