Turbine eoliche: allo studio quelle silenziose

Uno dei (tanti) problemi che accompagnano lo sviluppo dell’eolico è legato al rumore. Nessuno vuol avere vicino casa delle turbine a causa del rumore infernale che fanno, ma forse questo problema potrebbe essere presto risolto. I ricercatori di acustica dell’Università di Adelaide (Australia) stanno studiando le cause del rumore delle turbine eoliche in modo da renderle più silenziose.

Il rumore delle turbine eoliche è controverso, ma non c’è dubbio che ci sia. Trovare il modo di controllare e ridurre questo rumore ci aiuterà a sfruttare al meglio questo mezzo molto efficace per produrre grandi quantità di energia elettrica con zero emissioni di carbonio.

Fotovoltaico: Provincia Potenza, partono i primi progetti Pois

Sono in rampa di lancio, in Provincia di Potenza, i progetti esecutivi riguardanti il programma Pois, ovverosia il programma per i Piani di offerta integrata di servizi. A darne notizia è stata l’Amministrazione provinciale nel precisare come domani, lunedì 6 giugno del 2011, dopo l’approvazione dei progetti preliminari, avvenuta nei giorni scorsi, si passerà rapidamente all’attivazione degli stessi attraverso il completamento delle procedure per l’affidamento delle risorse, che sono pari a ben tre milioni di euro.

I progetti, nello specifico, riguardano sia la realizzazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili, sia la sperimentazione nei settori del mini eolico e del fotovoltaico. Ad essere coinvolti in questi progetti, in accordo con quanto reso noto da Rosaria Vicino, Assessore all’Edilizia scolastica della Provincia di Potenza, saranno le scuole sul territorio al fine di portare avanti l’implementazione di un progetto di più ampio respiro, quello riguardante le “Scuole ecologiche in scuole sicure“.

Incidente nucleare in Egitto, probabile fuga di acqua radioattiva dalla centrale di Anshas

L’Egitto, al centro dell’attenzione mondiale nei mesi scorsi per la rivolta contro Mubarak, una delle scintille della cosiddetta primavera araba, che ha portato alla caduta del Governo egiziano, torna a far parlare di sé per ben altre vicende, legate all’atomo.
Ieri si è infatti appreso, ma le fonti non sono ben chiare, di un incidente nucleare: un’esplosione avvenuta in un impianto piccolo quale è quello di Anshas, a Nord de Il Cairo, nella regione del Delta del Nilo, che potrebbe aver provocato una fuga di acqua radioattiva. Per la precisione si parlerebbe di dieci metri cubi di materiale contaminato ma finora non arrivano conferme.

Sulla base di quelli che sono i criteri in merito stabiliti dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, l’incidente, spiega la fonte, sarebbe classificato come di terzo livello. Il condizionale è d’obbligo: le informazioni, come purtroppo avviene quasi sempre quando si tratta di problemi a reattori nucleari, sono scarse e permeano poco nella spessa cortina eretta dalle autorità per evitare allarmismi e panico tra la popolazione e nei Paesi confinanti.

Smart grid: primi esperimenti nei Paesi Bassi

Le smart grid stanno arrivando, è solo una questione di tempo. Considerate da molti una parte importante del problema energetico, le smart grid sono, per dirla in parole povere, delle piccole centraline “intelligenti” che mettono in comunicazione diverse aree, tra luoghi di produzione di energia e luoghi di consumo, in modo da veicolare l’energia prodotta in eccesso da una parte verso edifici che la richiedono dall’altra. Ebbene, questa fantascientifica soluzione è diventata realtà, anche se, per ora, molto piccola.

I primi esperimenti sono stati avviati in uno dei luoghi più attenti allo sviluppo delle rinnovabili, i Paesi Bassi, dove una piccola smart grid è stata testata con successo su un’area con 25 abitazioni a Groningen. Ogni casa ha un contatore domestico, collegato alla griglia, che richiede una tariffa variabile in base all’utilizzo. Questa strategia serve per invogliare gli abitanti a consumare energia in periodi non di picco, in quanto nelle ore di massimo traffico i Kw/h vengono a costare di più. In questo modo ad esempio le ricariche elettriche, le lavatrici e quant’altro verrebbero effettuate più di sera, o nei fine settimana, che di giorno.

Fotovoltaico: Renault annuncia un progetto da 60 MW

In partnership con Gestamp Solar, la casa automobilistica transalpina Renault ha annunciato il più grande progetto fotovoltaico al mondo per una società del settore. Trattasi, nello specifico, di un parco fotovoltaico da ben 60 MW sui tetti e sulle coperture dei parcheggi degli stabilimenti di Cléon, Douai, Sandouville, Flins, Maubeuge, e Batilly. I pannelli che saranno posati, occuperanno una superficie pari a ben 450 mila metri quadrati, l’equivalente, per rendere l’idea, di oltre 60 campi di calcio.

L’energia pulita prodotta annualmente sarà quella che serve per soddisfare il fabbisogno energetico di 15 mila abitanti a fronte di un risparmio ambientale annuo stimato in 30 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.

Nucleare, furto computer Enel: ma quali segreti?

Nucleare: nei giorni scorsi è stato sottratto un computer all’Enel che ieri ne ha denunciato il furto, rivelando il contenuto:

documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all’estero.

L’azienda trova alquanto strano che il reato sia avvenuto a pochi giorni dal referendum, fissato ricordiamo per il 12 e 13 giugno prossimo, insieme ai quesiti su acqua pubblica e legittimo impedimento.
Il pc aziendale si trovava negli uffici romani dell’area nucleare a Tor di Quinto. Che il furto sia un tentativo di divulgare le aree papabili per la costruzione dei siti in Italia alla vigilia del voto, per influenzarne l’esito?

Un coniglio senza orecchie a Fukushima, video bufala o verità?

Un coniglio senza orecchie a Fukushima, ha fatto la sua comparsa in un video che sta impazzando in rete sollevando non pochi dubbi e perplessità sulla veridicità e la localizzazione del filmato. E’ lo scotto da pagare per l’enorme quantità di documenti digitali immessi in tempo reale sul web, fanno il giro del mondo in pochi secondi, sollevano allarmismo, fanno scalpore e poi magari si scopre che non è quello che sembra e che oggi anche la realtà si può manipolare.

Non sappiamo se è questo il caso, ma lo è stato, se vi ricordate, con i limoni mutanti di Terzigno, o ancora con la pioggia di petrolio imputata alla marea nera. Non è certo strano che ci verifichino malformazioni dovute all’esposizione alle radiazioni e la fuga radioattiva nei territori limitrofi a Fukushima potrebbe aver già sortito i suoi effetti.

Nucleare, Margherita Hack: “Sì al referendum ma la ricerca deve continuare”

Nucleare: la Cassazione ha aperto al voto del 12 e del 13 giugno, restituendo di fatto il diritto di esprimersi sul futuro ambientale ed energetico del Paese ai cittadini. Grande apprezzamento è stato espresso dagli ambientalisti, dall’Idv, dal Pd e dai comitati civici che si battono per promuovere il referendum.

Margherita Hack, fisico fiore all’occhiello nel panorama scientifico italiano, le cui posizioni pro-nucleare sono note e rispettate anche perché coerenti con il suo profilo, interpellata in questi giorni dalle agenzie di stampa sulla decisione della Corte, ha rilasciato delle dichiarazioni in difesa del referendum e della libertà di scelta e di partecipazione democratica alle decisioni del Paese, pur sottolineando che la ricerca deve continuare e non può subire battute d’arresto.

Nucleare: le mezze verità del Governo francese

La Francia è spaventata dalla decisione della Merkel di chiudere con il nucleare in Germania, e probabilmente lo sarà ancor di più tra poco più di 10 giorni, quando anche in Italia diremo no all’atomo. Per questo parte all’attacco. Il timore è che anche i cittadini francesi, che di rivoluzioni ne sanno più di tutti, scendano in piazza per chiedere la chiusura delle centrali.

A parlare è Eric Besson, Ministro dell’Industria, il quale ha accusato la Germania di chiudere le centrali nucleari per puntare su carbone e gas, i quali faranno aumentare le emissioni. Nulla di più falso, visto che la Germania, che ha già di gran lunga il record di produzione di energia rinnovabile a livello europeo, ha deciso che i soldi che oggi sono investiti nell’atomo, domani andranno a finanziare i progetti di energia pulita. Dunque né le bollette saranno più salate, né si aumenterà il ricorso ai combustibili fossili.

Eolico: Francia, Sorgenia e KKR in partnership

Un’alleanza, in Francia, per l’eolico e per la conseguente produzione di energia pulita. Sono questi gli obiettivi di una partnership che hanno siglato da un lato Sorgenia, società “verde” del Gruppo Cir, e dall’altro il gruppo KKR, Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P, una società di investimenti globale.

A darne notizia nella giornata di ieri, mercoledì 1 giugno 2011, è stato proprio il Gruppo CIR nel precisare come l’accordo sia finalizzato tra le due parti alla creazione di una joint venture paritetica nell’eolico in Francia, i cui asset, in particolare, sono rappresentati dagli impianti eolici di Sorgenia aventi una potenza complessiva cumulata pari ad oltre 150 MW a fronte di altri 95 MW circa di potenza rappresentata da progetti che sono stati già autorizzati, e che risultano essere in fase avanzata di realizzazione.

Quarto Conto Energia: Assosolare chiede chiarimenti al GSE

Assosolare ha inviato al GSE, Gestore dei Servizi Energetici, ed in particolare all’attenzione del Direttore Divisione Operativa, Ing. Gerardo Montanino, delle richieste di chiarimenti. Nel dettaglio, ad inviare la lettera è stato Gianni Chianetta, il Presidente di Assosolare, dopo aver raccolto le richieste di chiarimento e, quindi, i dubbi delle aziende associate in merito sia al Decreto Rinnovabili, sia al Quarto Conto Energia. Il tutto, ha spiegato proprio il Presidente di Assosolare nella lettera, affinché possa essere dato un valido contributo sia al lavoro del Gestore dei Servizi Energetici, sia al buon funzionamento del quarto Conto Energia.

Le richieste di chiarimento di Assosolare vertono su diversi argomenti, tra cui il costo indicativo cumulato annuo, la filiera UE 60%, le definizioni di costo investimento. Ed ancora sull’iscrizione al registro, sulle serre fotovoltaiche, sulle tariffe e, tra l’altro, anche sulla scheda tecnica finale dell’impianto.

Referendum nucleare, la Cassazione ammette il quesito

Il referendum sul nucleare si farà. L’ha deciso appena pochi minuti fa la Corte di Cassazione, ammettendo che, nonostante il Governo abbia tentato di far saltare il quesito con una moratoria di un anno, questa non toglie ai cittadini la libertà di esprimersi sul nucleare.

Esultano le opposizioni, ma anche ambientalisti e associazioni di cittadini, i quali temevano che, nel tentativo di evitare il referendum su cui, è bene ricordarlo, ci si esprimerà anche sul legittimo impedimento, il Governo tentasse di aggirare l’ostacolo, eliminando il quesito che più di tutti avrebbe convinto gli italiani a recarsi alle urne.

Referendum 12-13 giugno, perché votare SI? Ce lo spiega Susanna Cenni, Pd

Ci avviciamo ai Referendum del 12 e 13 giugno 2011 che ci chiamano alle urne per 4 quesiti fondamentali per la nostra Democrazia: il decreto Ronchi sulla privatizzazione dei servizi idrici nazionali, l’attuazione della norma che stabilisce una tariffa per l’erogazione dell’acqua, il ritorno al nucleare in Italia, il legittimo impedimento.

Il Referendum è un importante istituto democratico che spinge i cittadini ad interrogarsi su temi che riguardano la nostra convivenza ed importanti scelte politiche del nostro Paese. Per questa ragione ritengo che vada combattuto ogni tentativo di scippo. Il Pd anche in queste ore è al lavoro e ha depositato una mermoria presso la Corte di Cassazione sul nucleare, affinchè il 12 e 13 giugno le schede siano quattro. Di fronte a chi banalizza, all’arroganza e allo spregio delle più elementari regole democratiche bisogna mantenere alta l’attenzione e continuare la campagna referendaria. Il 12 e il 13 giugno diciamo quattro si, non lasciamoci scippare il diritto di esprimere le nostre idee su questioni, come l’acqua, il nucleare e la giustizia, così importanti per il futuro organizzativo della nostra società.

Ora vediamo perché per la parlamentare Pd Susanna Cenni, bisogna votare SI a tutti e quattro i requisiti.

Parcheggi fotovoltaici: a Pesaro il più grande d’Italia

Una produzione di energia pulita da fonte solare pari annualmente a 2,6 milioni di KW/h, tanti quanti ne servono per soddisfare il fabbisogno annuo di ottocento famiglie. Questi sono i numeri, sul territorio del Comune di Pesaro, del più grande parcheggio fotovoltaico in Italia che è stato realizzato dall’Amministrazione assieme a Blu Mini Power.

L’impianto è stato ufficialmente inaugurato da Sun Parking Pesaro a fronte di un’estensione pari a ben 25 mila metri quadrati di pannelli e la presenza di un grande display che, a fronte della produzione di energia elettrica, fornisce in tempo reale le quantità di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.