Greggio non più necessario per produzione plastica

industria della plasticaOgni anno, il mondo produce circa 130 milioni di chili di etilene, la più importante materia prima per la plastica. Questa gigantesca industria è attualmente dipendente dal petrolio greggio, che si sta esaurendo.
Il ricercatore olandese Tymen Tiemersma potrebbe avere trovato una soluzione a questo problema. Ha ideato infatti un nuovo reattore che riesce a produrre etilene dal gas naturale e che in futuro potrebbe produrne anche a partire dal biogas.

Tiemersma ha trovato una soluzione apparentemente molto semplice per uno dei più grandi problemi nella produzione di etilene da gas naturale. Se si vuole produrre plastica dal gas naturale allora prima di tutto bisogna convertire il gas naturale in etene. Che attualmente può essere fatto, ma con un problema finora irrisolto: il processo genera una incredibile quantità di calore, troppo per una facile rimozione. Di conseguenza la conversione del gas naturale è troppo costosa e consuma molta energia.

Fotovoltaico Piemonte e Valle d’Aosta: WWF per tutela campi coltivati

fotovoltaico-campi-coltivatiGrazie agli impianti fotovoltaici a terra, che di norma hanno grandi dimensioni, l’Italia può riuscire a conseguire gli obiettivi di abbattimento delle emissioni entro l’anno 2020, ma nello stesso tempo, oltre al rispetto di vincoli precisi, occorre anche evitare di occupare suolo nel quale possono essere portate avanti le attività agricole, e prediligere chiaramente quelle aree con ottima esposizione ma anche marginali per lo sviluppo dell’attività agricola e delle coltivazioni. In tal senso il WWF Piemonte e Valle d’Aosta, associandosi alla posizione delle associazioni professionali agricole, ha apertamente chiesto nei giorni scorsi maggiore tutela, in materia di sviluppo del fotovoltaico con impianti a terra, al fine di evitare che si proceda con l’occupazione di suolo agricolo. Questo perché, tra l’altro, esistono al posto del suolo agricolo altre aree utili e buone per l’espansione del fotovoltaico come i capannoni industriali, gli edifici di edilizia civile, gli esercizi commerciali ma anche ampie aree cementificate o asfaltate senza la necessità di andare a consumare suolo naturale.

Collaudata la scarpa che alimenta le batterie durante una passeggiata

scarpa piezoelettrica

Un’invenzione di cui si parla da tempo è stata finalmente collaudata. Il dr. Ville Kaajakari, assistente professore di ingegneria elettrica alla Louisiana Tech University, ha sviluppato una tecnologia che raccoglie l’energia da un piccolo generatore incorporato nella suola di una scarpa. La tecnologia innovativa di Kaajakari, sviluppata presso l’Istituto Louisiana Tech per Micromanufacturing (IFM), è basata su nuovi circuiti di regolazione della tensione che convertono in modo efficiente una carica piezoelettrica in tensione utilizzabile per caricare batterie o per alimentare direttamente i gadget elettronici.

Di questa tecnologia potrebbero beneficiare, per esempio, gli escursionisti che hanno bisogno di dispositivi di localizzazione di emergenza. Per un uso più generale, si può utilizzare per alimentare dispositivi portatili senza spreco si batterie

ha affermato Kaajakari. La tecnologia è stata resa pubblica da una pubblicazione su MEMS Investor Journal. I MEMS sono minuscoli dispositivi “intelligenti” che combinano i chip per computer con micro-componenti quali i sensori, gli ingranaggi, canali di flusso, specchi e attuatori.

L’Italia paga già oggi per il nucleare che non ha

Centrale Garigliano

In molti si preoccupano di quanto ci costerà il nucleare, cifre che ancora non sono completamente chiare e che si sa già che lieviteranno con il tempo. Ma in realtà l’Italia sta già pagando per il nucleare che non ha. Ad affermarlo sono i Verdi che, in occasione del ventiquattresimo anniversario di Cernobyl hanno presentato una relazione in cui si indica lo stato del Paese in merito alle scorie tossiche lasciateci in eredità dalle vecchie centrali ormai dismesse.

Secondo i Verdi dunque, l’Italia pagherebbe ogni anno per tenere in sicurezza le scorie ben 500 milioni di euro, per un totale di 12 miliardi solo negli ultimi 20 anni. E non abbiamo ancora delle centrali attive, figuriamoci dunque cosa accadrà quando effettivamente entreranno in azione.

Il costo può apparire eccessivo, ma è obbligato in quanto le scorie sono molto pericolose, potrebbero contaminare il terreno e le acque portando a conseguenze inimmaginabili in caso di fuoriuscita, ed inoltre il problema è che le avremo praticamente per sempre. Stiamo infatti stoccando 90.000 metri cubi di rifiuti tossici e radioattivi, suddivisi in rifiuti di seconda categoria, che rimangono pericolosi per circa 300 anni, e di terza categoria, i quali mantengono la carica radioattiva per addirittura 250.000 anni.

L’Indonesia punta a quadruplicare l’energia geotermica, facendo impallidire l’Europa

geotermico indonesia

L’Indonesia è una delle aree del mondo con il più basso reddito procapite. Eppure, contrariamente a quanto dicono i sedicenti “esperti” anti-rinnovabili, ha avviato un programma per il recupero e la produzione di energia rinnovabile da far invidia anche ai Paesi più ricchi.

Il Paese asiatico infatti ha deciso di attingere molto del suo potenziale di potenza geotermica per fornire elettricità e riscaldamento alla sua popolazione. Il piano della nazione insulare è di aggiungere un ulteriore 4000 MW (in Italia siamo fermi ancora a circa 1000 MW) di energia geotermica ai suoi attuali 1200 MW, con l’obiettivo di aumentare la percentuale di cittadini con accesso all’elettricità dal 65 al 90% entro il 2014.

Fotovoltaico, nuovo conto energia e rinvio investimenti

fotovoltaico-nuovo-conto-energia-2011Per il nuovo Conto Energia i tempi dovrebbero essere maturi. Le attese d’inizio anno erano per l’approvazione del Conto Energia 2011 prima delle Elezioni Regionali 2010, ma poi tra un rinvio e l’altro gli operatori del settore sono ora in attesa di certezze per pianificare gli investimenti. E proprio sui progetti di sviluppo nel settore del fotovoltaico si è espresso nei giorni scorsi l’Amministratore Delegato di Conergy Italia, Giuseppe Sofia, il quale ha sottolineato come il clima attuale di incertezza alimenti tra gli operatori del comparto la cautela, e spinga le imprese a spostare in avanti gli investimenti previsti e pianificati per l’inizio del 2011. Positivamente è stata invece accolta la norma inserita nel cosiddetto “Decreto salva Alcoa” che definisce il riconoscimento della tariffa incentivante al termine dell’espletamento delle pratiche e dell’installazione dell’impianto, e non più nella fase successiva di allacciamento alla rete elettrica.

Anche i rasoi diventano solari

rasoi solari

È una domanda perenne che porta finalmente ad una risposta facile: come faccio a rendere più eco la mia barba? Mentre la soluzione più semplice può essere semplicemente di non farsela, lasciando crescere una barba degna di Santa Klaus, non a tutti piace essere “ruvidi”, ma preferiscono una pelle liscia come quella di un bambino. Ma seppure in molti possono pensare che radersi possa non essere una delle attività meno ecologiche al mondo, pensate soltanto a quanta acqua si spreca. L’alternativa sono i rasoi elettrici. Ma l’elettricità come viene prodotta?

Finalmente, nella vasta gamma di prodotti solari, ora sono stati inventati anche i rasoi. Alcune marche note avevano provato con i rasoi eolici, i risparmiatori di lama, rasoi riciclati, di ceramica, energy star e così via. Alla fine qualcuno si è accorto di aver trascurato la possibilità dei rasoi alimentati dal sole. Ed ecco così una coppia di rasoi elettrici in grado di avere veramente un minor impatto sull’ambiente.

BP Solar e FRV insieme per un maxi-investimento solare in Italia

impianto solare

L’industria solare italiana è già ad ottimi livelli (seconda in Europa e quinta al mondo), ma ora potrebbe vedere accrescere ulteriormente la sua quota grazie ad una nuova partnership tra una delle più grandi aziende solari a livello mondiale, la spagnola Fotowatio Renewable Ventures (FRV) e l’italiana BP Solar.

Le due aziende hanno intenzione di investire, per un ammontare 125 milioni di euro, nella costruzione di diversi impianti per un totale di 37,1 Mw solari. Per renderci conto dell’importanza di tale investimento basti pensare che la quota che verrà immessa in Italia è quasi uguale a quella investita da FRV in tutti gli Stati Uniti (37,9), ed il doppio rispetto a quanto investito finora in tutto il nostro Paese, considerando i 5 Mw installati in Puglia e i 10 nel Lazio.

Le fattorie diventano sempre più solari: inventato il pastorizzatore fotovoltaico

solare in perù

Un gruppo di studenti del Rensselaer Polytechnic ha elaborato un’idea geniale per rendere più sicuri il latte in posti poveri come il Perù. Attualmente, gli agricoltori con meno risorse non sono in grado di ottenere la certificazione di mercato per il loro latte e i prodotti lattiero-caseari perché non possono permettersi apparecchiature per la pastorizzazione.

Finché i loro impianti rimangono non-igienici, sono tenuti fuori del mercato. Tuttavia, John Cannarella, Ryan Lewis, Jared Stepanauskas, e Natalie Maslow hanno elaborato una soluzione con l’energia solare che è a buon mercato e potrebbe avere implicazioni globali per gli agricoltori nelle zone rurali o in via di sviluppo.

Fotovoltaico in edilizia: prospettive attuali e future

fotovoltaico-ediliziaI tetti residenziali, quelli industriali e quelli commerciali rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo nel nostro Paese del settore del fotovoltaico. Ad affermarlo è Assosolare che, pur tuttavia, giudica come un’occasione mancata il rinvio dell’obbligo di adozione, nei regolamenti edilizi comunali, delle norme per il rilascio di nuove autorizzazioni a costruire con il vincolo di realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Di questo ed altro si è parlato il 13 aprile scorso durante “L’energia solare fotovoltaica: il sistema incentivante e le normative sull’economia emergente dell’edilizia sostenibile“, un convegno che proprio Assosolare ha organizzato avvalendosi del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma e della Capitale, e della collaborazione di Saienergia.

Biocarburanti, agricoltori africani rischiano sfratto dalle loro terre

biocarburantiTorniamo ancora una volta sul tanto dibattuto argomento biocarburanti versus sviluppo sostenibile, che ha visto finora la disfatta del carburante biologico che penalizzerebbe le colture destinate ad uso alimentare, aggravando la Fame nei Paesi sottosviluppati ed aumentando il prezzo dei beni di prima necessità (in primis i prodotti farinacei) nel resto del mondo. Senza contare la massiccia deforestazione in atto per fare spazio alle colture destinate alla produzione di biocarburanti. Un nuovo allarme degli esperti arriva dall’Africa, dove gli agricoltori rischiano di essere costretti a lasciare le loro terre a causa delle pressione di investitori ricchi e potenti o ancora di progetti di governo nati sulla base della crescente domanda globale di biocarburanti, che favorisce ovviamente i cambiamenti nelle colture.

Una recente ricerca dell’Università di Edimburgo ha scoperto che i mezzi di sussistenza già scarsi della popolazione africana potrebbero essere messi ulteriormente a repentaglio qualora i terreni agricoli africani fossero destinati in misura sostanziale alle colture per i biocarburanti.

Fonti rinnovabili: a Parma si promuove il fotovoltaico

parma-promozione-fotovoltaicoIl Comune di Parma ha reso noto d’aver pubblicato sia all’Albo Pretorio, sia sul sito Internet istituzionale, un avviso finalizzato alla promozione del fotovoltaico e del solare termico con il chiaro intento di abbattere le emissioni attraverso la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, ed attraverso, in particolare, lo sfruttamento massiccio delle strutture pubbliche. In questo modo l’Amministrazione comunale parmense vuole portare avanti importanti progetti di auto produzione dell’energia e di diffusione dello sviluppo della generazione distribuita.

Al fine di conseguire tali obiettivi l’Avviso emanato dal Comune di Parma prevede la raccolta di manifestazioni di interesse da parte di soggetti qualificati in modo da formare un apposito elenco composto sia da società italiane, sia europee, accreditate presso l’AEEG, l’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas. Gli interessati a questa iniziativa devono comunque affrettarsi visto che i tempi per la partecipazione sono molto ristretti.

Fotovoltaico Rimini: Bando per cento impianti

rimini-tetti-fotovoltaiciScadono il 29 maggio prossimo, nel Comune di  Rimini, i termini per la presentazione della domanda con la finalità di partecipazione ad un Bando, denominato “100 impianti fotovoltaici per 100 comuni“, che permette di poter installare un impianto di produzione di energia pulita, con la tecnologia del fotovoltaico, avente una potenza pari a 3kW, al solo costo di 300 euro e con la possibilità di poter così fruire gratuitamente dell’energia elettrica prodotta dal sole per oltre 20 anni. Attraverso la partecipazione al Bando, e dopo la relativa chiusura, prevista come accennato per le ore 12 di sabato 29 maggio 2010, sarà stilata la conseguente graduatoria dei richiedenti.