Fotovoltaico Puglia: novità per gli impianti sugli edifici pubblici

fotovoltaico-edifici-pubbliciMartedì scorso, 20 aprile 2010, nella Regione Puglia la Giunta ha approvato un importante provvedimento che “apre”, nel campo delle energie rinnovabili, agli impianti fotovoltaici da installare sugli edifici pubblici. A darne notizia è stata Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico nonché Vice Presidente della Regione Puglia, sottolineando con grande soddisfazione come in questo modo sul territorio pugliese venga impressa una svolta in materia di politiche energetiche.

Il provvedimento ha un’importanza rilevante per lo sviluppo della filiera del fotovoltaico in quanto apre all’iscrizione nell’albo regionale di quei soggetti che prenderanno in affitto i tetti e le aree degli edifici pubblici con la finalità di realizzare gli impianti fotovoltaici. Nell’albo regionale, quindi, potranno iscriversi i locatari, ed in particolare soggetti quali le società cooperative, artigiani, imprese individuali e, tra gli altri, anche le società commerciali e società concorrenti che decidono di costituire dei raggruppamenti temporanei d’impresa.

Individuato batterio che raddoppierà la produzione di idrogeno

karin willquist

Il gas idrogeno è oggi usato principalmente per la produzione di sostanze chimiche, ma un brillante futuro si prevede per esso come carburante per autotrazione, in combinazione con celle a combustibile. Per produrre idrogeno gassoso in modo sicuro per l’ambiente, alcuni batteri vengono aggiunti alla silvicoltura e nei rifiuti domestici, utilizzando un metodo simile alla produzione di biogas. Un problema con questo metodo di produzione è che lo scambio idrogeno è basso, vale a dire che le materie prime generano poco idrogeno.

Ora, per la prima volta, i ricercatori svedesi hanno studiato un batterio che produce il doppio di gas idrogeno rispetto ai batteri attualmente in uso. I risultati mostrano come, quando e perché il batterio può assolvere al suo eccellente lavoro ed aumentare le possibilità di competitività della produzione biologica di idrogeno.

Ci sono tre importanti spiegazioni del motivo per cui questo batterio, che si chiama Caldicellulosiruptor saccharolyticus, produce gas idrogeno più di altri. Uno è che si è adattato ad un ambiente a basso consumo energetico, che ha causato lo sviluppo di sistemi di trasporto efficaci di carboidrati e la capacità di abbattere parti inaccessibili di piante con l’aiuto di enzimi. Ciò significa a sua volta che produce più gas idrogeno. La seconda spiegazione è che può far fronte a temperature sempre più elevate rispetto a molti altri batteri. Più alta è la temperatura, più gas idrogeno può essere formato

riassume Karin Willquist, studente di dottorato in Microbiologia Applicata dell’Università di Lund. La terza spiegazione è che il batterio CS può ancora produrre gas idrogeno anche in condizioni difficili, ad esempio l’idrogeno ad alta pressione parziale, che è necessario per far diventare la produzione di idrogeno più economica.

500 tetti fotovoltaici in Provincia di Padova

tetto-fotovoltaicoAttraverso la formula chiavi in mano, la Provincia di Padova metterà a disposizione dei cittadini ben 500 tetti fotovoltaici; a darne notizia è stato Roberto Marcato, presidente dell’Agenzia per l’Energia e vice presidente della Provincia di Padova, sottolineando altresì come verranno installati sul territorio anche dieci impianti fotovoltaici presso altrettante scuole della Provincia. A tal fine, entro l’anno, l’Amministrazione provinciale provvederà ad emanare i relativi bandi rivolti sia alle scuole, sia ai residenti sul territorio della Provincia di Padova con la conseguenza che ci saranno, anche con il coinvolgimento degli istituti di credito, i quali svolgeranno un ruolo determinante, ottime ed interessanti opportunità per l’attività delle imprese che producono impianti fotovoltaici.

Il nucleare? Non serve più, il sole basta per tutti dicono in Canada

prof pearce solare

L’energia solare nel Sud-Est dell’Ontario ha il potenziale per produrre quasi la stessa quantità di energia prodotta da tutti i reattori nucleari negli Stati Uniti, secondo due studi condotti dalla Queen’s University di Applied Sustainability Research Group situata a Kingston, in Canada. Questi studi, guidati dal docente di Ingegneria Meccanica professor Joshua Pearce, sono i primi ad esplorare il potenziale di energia solare della regione. Il professor Pearce è rimasto sorpreso da quanti gigawatt potrebbero essere prodotti.

Sono venuti fuori numeri enormi e noi eravamo scettici. Esistono circa 95 gigawatt di energia potenziale solo nel Sud-Est dell’Ontario, i quali mostrano che vi è un enorme potenziale

afferma il professor Pearce, specializzato in energia solare fotovoltaica e materiali applicati alla sostenibilità. Uno studio, pubblicato sulla rivista Computers, Environment and Urban Systems, ha scoperto che se i tetti costruiti nella regione presa in esame dell’Ontario fossero coperti con pannelli solari, potrebbero produrre cinque gigawatt ognuno, ovvero circa il 5% di tutta l’energia dell’Ontario. Lo studio ha preso in considerazione l’orientamento del tetto e l’ombreggiatura.

Fotovoltaico e agricoltura insieme per contrastare i cambiamenti climatici

fotovoltaico-agricolturaCon il fotovoltaico l’energia elettrica prodotta viene consumata sul posto e garantisce, di conseguenza, la minimizzazione delle perdite dovute al trasporto su rete ed alle ampie variazioni di tensione. Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in evidenza il Direttore Generale della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) Umbria, Catia Mariani, che ha in più posto l’accento sul fatto che nel settore agricolto il ruolo dell’energia fotovoltaica è e sarà molto importante anche per il contrasto e la lotta ai cambiamenti climatici.

Anche in zone temperate come le nostre, infatti, si assiste oramai sempre più spesso, secondo il Direttore della Confederazione Italiana Agricoltori Umbria, a fenomeni di natura tipicamente tropicali come le repentine variazioni di temperatura accompagnate da piogge eccessive. Con il fotovoltaico si possono invece contrastare questi cambiamenti climatici a fronte di una tecnica di produzione dell’energia che non produce scorie, non emette cattivi odori e non fa rumore; il tutto a fronte di impianti fotovoltaici che possono durare fino a ben 30 anni e che garantiscono a regime, e dopo il rientro dall’investimento iniziale, anche risparmi economici oltre che, sin dall’inizio, ambientali.

Settore fotovoltaico: sviluppo a rischio in Puglia e Calabria

fotovoltaico-sviluppo-filieraIn materia di produzione di energia da fonti rinnovabili, la Corte Costituzionale ha emesso delle sentenze con le quali è stata dichiarata l’incostituzionalità di alcune Leggi regionali in Calabria e nella Regione Puglia. Tali sentenze, in accordo con quanto ha reso noto ed ha altresì messo in risalto con preoccupazione ANIE – Gifi – Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, hanno già innescato i primi effetti negativi dal fronte dell’accesso al credito con le banche che hanno bloccato subito l’iter per i finanziamenti di quei progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici per i quali è prevista ai fini dei lavori la sola presentazione della “DIA”, ovverosia la sola denuncia di inizio attività.

Considerando che, assieme alla Lombardia, la Puglia è una Regione strategica per lo sviluppo del fotovoltaico, i rischi di un rallentamento dell’espansione del settore sono elevati. Basti pensare che proprio ANIE – Gifi stima che si mettono in questo modo a rischio i 17 mila posti di lavoro che sono stati fin qui creati con la crescita del mercato dell’energia rinnovabile.

Serre fotovoltaiche: accordo tra Uni Land ed EOS Energia

serre-fotovoltaicheUni Land e EOS Energia hanno stretto un importante accordo che porterà a regime alla messa in esercizio di impianti fotovoltaici su serre agricole pari a ben 10 MW. L’annuncio dell’accordo è stato dato da Uni Land, la quale, secondo quanto dichiarato dal direttore generale, Ing. Alberto Mezzini, rafforza la società italiana quotata in Borsa in un settore come quello delle serre agricole fotovoltaiche che, sebbene sia di nicchia, offre però grazie all’elevato grado di integrazione il massimo contributo in “Conto Energia” offerto dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici.

Uni Land, società specializzata nel land banking, ed in particolare nelle costruzioni residenziali, nello sviluppo dei terreni e nel franchising immobiliare, dall’anno 2008 ha ulteriormente allargato le proprie aree di business e di sviluppo creando “Energie Rinnovabili”, la divisione concentrata in prevalenza sullo sviluppo delle attività e dei progetti per l’energia pulita non solo da fonte fotovoltaica, ma anche da quella eolica.

Due invenzioni canadesi renderanno il solare più efficiente e meno costoso

celle solari

Grazie a due tecnologie messe a punto dal professor Benoît Marsan e dal suo team alla Université du Québec à Montréal (UQAM), Dipartimento di Chimica, il futuro scientifico e commerciale delle celle solari potrebbe essere totalmente rivoluzionato. Il professor Marsan ha messo a punto le soluzioni per due problemi che, negli ultimi venti anni, hanno ostacolato lo sviluppo di celle solari efficienti e accessibili a tutti. I suoi risultati sono stati pubblicati in due riviste scientifiche, il Journal of American Chemical Society (OCCAR) e Nature Chemistry.

La prima soluzione riguarda il potenziale non sfruttato dell’energia solare. La Terra riceve più energia solare in un’ora di quanto tutto il pianeta attualmente consuma in un anno. Purtroppo, nonostante questo enorme potenziale, l’energia solare è poco sfruttata. L’energia elettrica prodotta dalle celle solari convenzionali, composte da materiali semiconduttori come il silicio, è di 5 o 6 volte più costosa rispetto alle fonti energetiche tradizionali, come i combustibili fossili o l’energia idroelettrica. Nel corso degli anni, numerosi gruppi di ricerca hanno tentato di sviluppare una cella solare che sarebbe sia efficiente in termini di energia che poco costosa da produrre.

Energia eolica, parchi non sempre positivi per il clima

energia eolicaL’energia eolica è un settore in rapida crescita nel mercato energetico globale. Si tratta di un’energia rinnovabile che può essere prodotta su scala industriale e che pertanto è in grado di competere con le fonti di energia più sfruttate ed accreditate come il carbone, il gas, il petrolio, l’energia idroelettrica ed il nucleare. Oggi essa rappresenta solo il due per cento del mercato energetico globale, ma stime ufficiali del governo Usa si aspettano che il vento produrrà un quinto della fornitura totale di energia elettrica negli Stati Uniti entro il 2030.

I fautori del vento sostengono che l’energia eolica sia in grado di ridurre la minaccia del riscaldamento globale. Tuttavia, un recente studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha scoperto che è vero anche il contrario. La costruzione di massa di grandi parchi eolici può effettivamente influenzare il clima in modo negativo.

Sun Day 2010: diffondere e promuovere l’energia solare

pannelli-tetto-solareDiffondere, promuovere, monitorare, ma anche informare e favorire l’utilizzo dell’energia pulita e sicura come quella offerta dal sole. Sono questi gli obiettivi principali che si prefigge “Sun Day 2010“, l’iniziativa partita oggi, 10 aprile 2010, e che avrà seguito anche domani per una “due giorni” che vede l’Associazione ambientalista Legambiente scendere in piazza, molte piazze italiane, per promuovere l’uso delle fonti di energia rinnovabili. Sono molte nel nostro Paese, purtroppo, le aziende, gli enti ma anche molte istituzioni che devono ancora cogliere i vantaggi e la convenienza applicativa delle energie rinnovabili. Ma Sun Day 2010 è anche un appuntamento per i cittadini per avvicinarsi al solare, sia esso solare termico o fotovoltaico affinché possano diffondersi in maniera capillare quei comportamenti che portino alla messa in atto di progetti di sviluppo sostenibile.

L’auto ecologica targa Enel-Renault

veicoli ecologici RenaultParola d’ordine: mobilità elettrica. Questo il principale obiettivo del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi alla sede del Ministero dell’Economia a Parigi da Enel e Renault. Sviluppare soluzioni integrate per il settore del trasporto sostenibile, creando l’auto del futuro, rigorosamente elettrica, l’intesa su cui lavoreranno le due grandi aziende. Negli anni a venire Enel e Renault si impegneranno infatti a realizzare veicoli elettrici targati Renault che potranno avvalersi di infrastrutture di ricarica con il marchio Enel. L’accordo prevede inoltre

l’elaborazione di offerte integrate di prodotti e servizi per la mobilità sostenibile, oltre che uno studio del ciclo di vita completo della batteria e la valutazione congiunta di possibili progetti pilota in Italia, Spagna e America Latina.

Fotovoltaico, solare termico, biomasse e non solo tra Federcasse e Legambiente

impianti-fotovoltaici-privatiIl fotovoltaico non è solamente un’opportunità per le grandi aziende, magari per quelle quotate in Borsa, ma anche per le piccole imprese e le famiglie che sul nostro territorio, con lungimiranza, puntano ad installare un piccolo impianto di produzione di energia pulita, a partire dal fotovoltaico, per dare il proprio contributo al raggiungimento dei target fissati entro il 2020, ma anche per tagliare la bolletta energetica ed a regime ottenerne anche dei ritorni economici. Su tali basi dal 2005 ad oggi ha operato e sta operando la Federcasse con Legambiente nell’ambito di una convenzione quadro per le energie rinnovabili che spaziano dalle biomasse al minieolico e passando per il fotovoltaico, il solare termico e gli interventi finalizzati all’efficienza energetica.

In data odierna, 9 aprile 2010, sono stati presentati nel corso di una conferenza al Senato i risultati della convenzione Federcasse – Legambiente nel periodo dal 2005 al 2009, da cui è emerso come in tale arco di tempo siano stati valutati ed approvati ben 1880 progetti, di cui ben 1.684 hanno riguardato il fotovoltaico a fronte di investimenti complessivi pari ad oltre 91 milioni di euro.

Primo test dell’aereo solare completato con successo

aereo solare solar impulse

Un prototipo di aereo solare ha completato con successo il suo primo volo di prova, aprendo la strada a un modello più grande per iniziare la produzione in scala. L’obiettivo è un modello quanto più simile ad un aereo normale che può benissimo diventare il primo aereo interamente alimentato dal sole a volare intorno al mondo. Ci sono ancora alcune domande senza risposta sul fatto che l’aereo sia capace di una tale impresa, ma un eventuale successo sarebbe molto significativo non solo per gli inventori, ma per l’energia solare in generale.

La BBC ha spiegato di più sulla storia dell’aereo solare:

Il Solar Impulse, con un’apertura alare simile a quella di un jet super-jumbo, ma con lo stesso peso di una berlina, è decollato da un aeroporto svizzero. Le ali dell’aereo sono coperte da celle solari che alimentano quattro motori elettrici. I suoi progettisti sperano in un modello che sarà leggermente più grande per circumnavigare il globo in due anni.

Energia pulita: Progetto Fotovoltaico nel Comune di Reggio Emilia

progetto-fotovoltaico-reggio-emiliaNel Comune di Reggio Emilia, entro l’anno, su dieci edifici di proprietà dell’Amministrazione comunale saranno installati pannelli fotovoltaici che andranno a coprire una superficie complessiva pari a poco più di 5.700 metri quadrati. L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto Fotovoltaico sul territorio presentato in data odierna da Graziano Delrio, Sindaco del Comune di Reggio Emilia, e da Graziano Grasselli, assessore all’Innovazione ed allo Sviluppo economico, il quale ha in particolare sottolineato come la prima parte del Progetto Fotovoltaico debba essere considerata sia come un’azione di efficientamento energetico, sia come un’operazione che in prospettiva potrà garantire il pieno rientro dall’investimento e, con il Conto Energia, anche la generazione di flussi monetari annui positivi per le casse comunali.