
Si era presentato al mondo come portabandiera dell’energia pulita, ma quest’ultima notizia è stata una vera e propria delusione per gli ambientalisti di tutto il mondo: Barack Obama ha chiesto a tutti di impegnarsi ad installare pannelli solari sul tetto della propria abitazione, ma si è rifiutato di farli mettere su quello della Casa Bianca.
Bill McKibben, il fondatore di 350.org, aveva guidato un gruppo di attivisti ambientali a Washington in un furgone a bio-diesel sperando di convincere Obama ad installare una serie di pannelli solari riprendendo un’idea proposta negli anni ’70 da Jimmy Carter. I vecchi pannelli solari installati dall’ex Presidente Usa sono ormai obsoleti, pesano 55 kg e sono lunghi quasi 2 metri. Ormai hanno fatto il loro tempo, e così gli attivisti avevano sperato che la Casa Bianca non ci avrebbe pensato su due volte prima di sostituirli con quelli di ultima generazione. Ma purtroppo non è andata così.
I ritmi frenetici ed invadenti di una metropoli possono sfiancare al punto da desiderare di volare sopra al caos e osservare tutta quella confusione dall’alto, estraniandosi e rilassandosi, tirandosi fuori dalla folla per qualche minuto di tranquillità.
Etichettati spesso come i primi veri ecologisti, attenti alla difesa degli equilibri della Madre Terra, rispettata e onorata, i Nativi Americani sono ora sotto accusa a causa di una stalagmite (nella foto a destra). Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Ohio University suggerisce infatti, sulla base del ritrovamento di un reperto, che i primi Nativi Americani hanno lasciato un’impronta di carbonio più grande di quanto si pensasse, fornendo prove che l’uomo è stato colpito dal riscaldamento globale già molto tempo prima dell’era industriale moderna.