La California punta alla geotermia

mar salton geotermia

Il Los Angeles Department of Water and Power (LADWP) ha firmato un contratto di locazione per esplorare il potenziale geotermico nella Imperial County, vicino al Mar Salton, come parte dell’intero sforzo per raggiungere il suo obiettivo di rendere il 40% dell’energia elettrica californiana proveniente da fonti rinnovabili entro il 2020.

L’offerta comprende l’affitto del terreno, inizialmente per i 5 anni di studio e la documentazione per 295.000 dollari all’anno, che rappresentano 100 dollari per ettaro all’anno, nell’ambito di un Protocollo d’intesa in materia della “fattibilità ed esplorazione geotermica dell’Imperial Valley”, mentre si determina la fattibilità della produzione geotermica.

Atlanta, la città più inquinata d’America; Las Vegas la più pulita

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Las Vegas è lontana dall’avere una reputazione di città “pulita”, ma nella lista stilata dalla rivista Forbes, che riguarda le città americane più grandi, Las Vegas è considerata la meno “tossica” tra le 40 principali aree metropolitane.

La classifica di Forbes si basa sul numero di leggi ecologiche nella città principale, il numero di impianti che rilasciano sostanze chimiche tossiche, quantità di sostanze chimiche tossiche rilasciate nei diversi settori e la qualità dell’aria. Dunque se avete intenzione di trasferirvi negli Stati Uniti per molto tempo, teniate conto che respirerete meglio a Las Vegas, ma non sono molto da meno le città di Sacramento, Riverside, Austin, Seattle, San Diego, Virginia Beach, San Jose, New York e Phoenix.

I repubblicani ostacolano i negoziati sul clima in nome dell’oro nero

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La commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato americano sta per iniziare la discussione sul disegno di legge sul clima ma, proprio come accade anche in Italia, anche lì ci sono politici ottusi che, per favorire le solite lobby inquinanti, remano contro. Alcuni repubblicani della commissione, guidata da importanti negazionisti come il Sen. James Inhofe dell’Oklahoma, minacciano di boicottare l’udienza, facendo bloccare i progressi già difficili che sono avvenuti grazie alla senatrice Barbara Boxer della California.

Inhofe sostiene che una corretta analisi economica del disegno di legge non sia ancora stata fatta, ma la Boxer ha tentato di respingere tale obiezione, visto che l’EPA, l’agenzia per l’ambiente americana, ha avuto cinque settimane per analizzare l’impatto economico. Il risultato è stato un rapporto che ha dimostrato che il disegno di legge avrebbe ripercussioni marginali sui bilanci delle famiglie. Ma attenzione a non pensare che si tratti solo di un problema americano, perché esso colpisce anche noi da vicino.

L’America risponde all’Europa sulla legislazione sul clima, ma anche lì le polemiche non mancano

senatori americani sui cambiamenti climatici

I leader delle aziende che sviluppano un basso consumo energetico e basse emissioni di carbonio hanno chiesto al Senato americano una legislazione sul clima per creare milioni di nuovi posti di lavoro, contrariamente a quei politici che sostenevano che una legislazione troppo ecologica avrebbe tagliato l’occupazione.

Il cambiamento climatico rappresenta una crisi globale, ma

può anche rappresentare un’opportunità economica di vaste proporzioni

ha ammesso Dan Reicher, direttore delle iniziative relative ai cambiamenti climatici di Google alla commissione del Senato per l’ambiente e i lavori pubblici. Oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro nell’energia solare, eolica e geotermica, ha spiegato che il regolamento nazionale sui gas a effetto serra potrebbe contribuire a spingere gli investimenti volti a sviluppare una rete efficiente e robusta che si combina con le informazioni da Internet.

Usa: il Michigan elimina il 90% del mercurio emesso, gli Stati pro-ambiente diventano così 19

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Dopo molti anni di speranza e di attesa di questo giorno, il governo del Michigan ha finalmente completato i regolamenti per ridurre efficacemente le emissioni di mercurio dagli impianti energetici del 90% al di sotto del livello del 1999 entro il 2015. A spiegarlo è l’Associated Press, che ha reso noto che la popolazione dei Grandi Laghi può ora tirare un sospiro di sollievo.

In totale, questo significa una riduzione di 3.600 tonnellate di emissioni di mercurio all’anno. Per uno Stato che ha inquinamenti noti di mercurio in tutti gli 11.000 laghi, il mercurio non è solo un “piccolo problema”, visto che la pesca nel Michigan contribuisce ad oltre 2 miliardi di dollari per l’economia dello Stato. Ma, se il mercurio si trasforma in metilmercurio in acqua, si sposta lungo la catena alimentare fino nei pesci, i quali a loro volta diventano una minaccia per tutti coloro che li consumano. Il mercurio è responsabile, tra le altre cose, di un abbassamento de quoziente intellettivo nei bambini, così come dei problemi di vista, memoria e abilità motorie. Bambini e neonati sono particolarmente suscettibili di avvelenamento da mercurio. In quest’ottica di Welfare si dovrebbe leggere il provvedimento che dovrebbe essere preso da esempio da tutti.

Agricoltori e industria forestale uniti per uno standard di gestione delle emissioni

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Un gruppo di imprese che si occupano di fornitura di legname e di carta, insieme ad alcune organizzazioni ambientaliste, hanno annunciato giovedì scorso un progetto pilota per consentire ai proprietari terrieri di registrare le proprie foreste per guadagnare crediti di carbonio da commerciare sul mercato aperto. Un tale sistema di scambio è una possibilità della legislazione allo studio del Congresso, che metterebbe un tetto al gas a effetto serra a livello nazionale negli Stati Uniti.

La coalizione mira a verificare come i proprietari terrieri nel Sud del Paese siano in grado di ricevere i benefici economici derivanti da negoziati sul carbonio nelle loro foreste. Il 90% delle foreste del Sud, che si collocano tra le più grandi per quanto riguarda l’industria della carta e del legno al mondo, è di proprietà privata. Alcuni agricoltori della regione hanno ancora intenzione di tagliare le foreste, o convertirle in piantagioni di pini che sono a rapida crescita, ma meno rispettosi dell’ambiente.

La California vieta i televisori ad alto consumo energetico

televisore ad alto consumo energetico

In quella che sarà certamente una questione controversa, la California sta per attuare il divieto di produzione e vendita di televisori a schermo gigante ad alto consumo energetico. L’idea è venuta durante i primi mesi di quest’anno, ma ora sta diventando sempre più una cosa certa: la città di Golden State sarà la prima nella nazione ad emanare tale divieto.

La lotta non è affatto finita, ma la California Energy Commission sembra ferma sulla sua decisione di tagliare gli sprechi energetici degli utenti. Dal Los Angeles Times:

L’influente lobby Consumer Electronics Assn. sta combattendo quella che sembra essere una battaglia persa per dissuadere le autorità della California dalla regolamentazione del divieto in materia di eliminazione di televisori a schermo gigante ad alto consumo energetico.

Inquinamento: Bush sapeva ma ha secretato tutto

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Nel dicembre 2007 l’amministrazione Bush ha constatato che i gas ad effetto serra, in particolare quelli emessi dai veicoli a motore, sono un pericolo per la salute pubblica, e quindi dovevano essere disciplinati dalla Clean Air Act. Questo rapporto però è stato secretato, anche se la sua esistenza era ben nota a tutti.

Le 29 pagine del rapporto dall’EPA (l’agenzia per l’ambiente) sono state viste da Bush stesso e solo da pochi altri eletti, ma non sono state autorizzate delle copie, e l’Office of Management and Budget della Casa Bianca ha bloccato un tentativo di renderlo pubblico. Il documento è stato rilasciato solo ora, per la prima volta, al pubblico americano.

Il Texas inaugura la centrale eolica più grande al mondo

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Se l’Europa può vantare il più grande impianto solare al mondo, costruito in Spagna (almeno finché non sarà ultimato quello in Cina), l’America può ora annunciare di avere la più grande centrale eolica del pianeta. Rientra nel metodo di pensare statunitense, e meglio ancora, in quello texano: “più grande è e meglio è”. Per rispettare la sua reputazione, il Texas può ora vantare il più grande parco eolico.

E. ON Climate & Renewables ha annunciato il completamento del complesso di 781,5 MW eolici di Roscoe, che si prevede potrà generare energia sufficiente per più di 230.000 case in media. Puntare sempre al più grande è il tema preferito degli ultimi tempi: E. ON, che vanta la realizzazione del parco eolico di Roscoe, ha sostenuto una spesa di oltre 1 miliardo di dollari, suddivisi con più di 300 singoli proprietari e che daranno impiego a 500 lavoratori. Non solo, ma l’azienda ora copre 100.000 ettari di terra in quattro contee – una zona che la stessa E. ON ricorda essere diverse volte l’area di Manhattan.

California: un terzo dell’energia totale proverrà da fonti rinnovabili entro il 2030

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Circa una settimana fa, il Senato della California ha approvato un ambizioso progetto di legge sull’energia, tra i più ambiziosi al mondo: ottenere il 33% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020. Peccato che il governatore Schwarzenegger ha dichiarato che avrebbe posto il veto. Ora, il governatore ha firmato un mandato esecutivo che ancora una volta, impegna la California a raggiungere un livello di energia rinnovabile di un terzo da fonti rinnovabili entro il 2030. E speriamo che questa volta l’obiettivo sia stabilito una volta per tutte.

Il Governatore non ha mai avuto problemi con un tale ambizioso obiettivo di energia rinnovabile. Un disegno di legge che, insieme con un certo numero di piccole imprese energetiche pulite, ha ritenuto che avrebbe minacciato i progetti più piccoli, e che le regole complesse potessero ostacolare la loro crescita. Egli ha inoltre ritenuto che una clausola che limita la quantità di energia rinnovabile che potrebbe essere acquistata fuori dello Stato è una norma protezionistica. Così, ha aggirato il problema con la firma di un ordine altrettanto ambizioso.

Usa: i prodotti biologici da oggi avranno il marchio “BioPreferred”

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Vi piacerebbe un marchio per lo sviluppo sostenibile di prodotti biologici? Bene, in America l’hanno inventato. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha rilasciato il piano per il lancio dell’etichetta “BioPreferred”. Il programma consentirà ai produttori di etichettare i propri prodotti volontariamente con questo marchio, così i consumatori potranno compiere scelte informate in merito a ciò che acquistano e utilizzano.

In base alla proposta del piano, l’etichetta potrebbe essere utilizzata su qualsiasi prodotto che è “in tutto o in modo significativo” a base di ingredienti biologici rinnovabili; in altre parole, qualsiasi cosa fatta con “fonti rinnovabili di origine vegetale, animale, marino o materiali forestali”.

Ecco come il cambiamento climatico può distruggere l’America

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Fino ad ora ci eravamo sempre occupati dei piccoli Paesi che, a causa del riscaldamento climatico, vedono a rischio la propria terra, e corrono il pericolo di sparire dalla cartina geografica. Ma non avevamo mai considerato cosa accadrebbe se questo scenario apocalittico accadesse dalle nostre parti, magari nel Paese maggiormente responsabile di questo disastro, e cioè l’America.

Josh Levin, giornalista e scrittore, delinea i possibili scenari futuri che l’America dovrà affrontare se il cambiamento climatico continuerà in questa direzione. Levin comincia la sua analisi non da ciò che potrebbe essere, ma da ciò che si può già escludere. Prendendo in considerazione i disaster movie e le possibilità da loro prospettate, Levin si sente di poter escludere la possibilità di una guerra tra Stati Uniti e Canada, o l’esodo di massa verso i territori al confine con lo Stato del Nord America. Possibile invece che le terre intorno ai Grandi Laghi diventino l’ultimo baluardo di speranza per i sopravvissuti della Florida e della California che vedrebbero le loro case scomparire sotto l’acqua. Ma altri scenari sono possibili.

Inaugurato primo parco divertimenti ecologico, si chiamerà Environmentaland

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L’attivismo globale non è a corto di idee innovative per coinvolgere i giovani nelle azioni per l’ambiente. Anzi, fanno molto di più di quello che dovrebbero fare le istituzioni. Dal noleggio della bici elettrica al treno per Coachella, in occasione del festival di hip-hop con i The Roots, questi ragazzi sembrano trovare la giusta combinazione tra divertimento e la discussione di alcuni gravi problemi ambientali, ma con un contenuto positivo. La loro ultima impresa suona particolarmente intrigante: il primo parco a tema ambientale al mondo. E dove poteva collocarsi tale meraviglia se non in California, uno degli Stati più attenti alle problematiche ambientali?

Situato nella città di Los Angeles, ad angolo tra Hollywood Boulevard e Highland Avenue, Environmentaland sarà un eco-parco a tema che si occuperà di trasmettere il problema dell’energia, del riciclo, dell’energia alternativa e tante altre tematiche ai bambini come in un gioco. Ad esso saranno accompagnate mini-esibilzioni, progetti, mini golf ed anche un Planetario, per far rendere conto alle nuove generazioni com’è la Terra nel suo complesso e come può cambiare a causa del riscaldamento globale.

Sarah Palin si schiera per il petrolio e contro le rinnovabili

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Due settimane fa, Sarah Palin ha reso noto il suo pensiero in materia di energia tramite la pagina editoriale del Washington Post. Nel suo articolo titolato “Il Cap and Tax, vicolo cieco”, Palin ha assicurato che i problemi energetici scomparirebbero se solo “toccassimo le risorse che Dio ha creato sotto il suolo americano.”

Stranamente, l’editoriale della Palin ha saltato tutti i problemi riguardanti il cambiamento climatico. Ora nella stessa pagine del Washington Post, i senatori Kerry e Boxer le hanno risposto con le loro idee sull’energia e il clima. Kerry e Boxer hanno mostrato più argomenti della Palin e offerto il loro punto di vista. Dopo il salto alcuni estratti.