Fotovoltaico: Enfinity, due mega impianti solari in Francia

79.000 moduli, 18,2 MW di potenza complessiva, nove mesi di lavoro e risparmio ambientale annuo pari ad oltre 9 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2). Sono questi i numeri salienti di due impianti fotovoltaici annunciati dalla multinazionale belga Enfinity che si trovano in Francia, e precisamente a Puimichel. I due parchi sono situati su un’area del territorio francese che risulta essere tra le più efficienti in termini di efficienza fotovoltaica, e sono stati annunciati da Enfinity in concomitanza con gli European Solar Days che si sono svolti dal 9 al 15 maggio scorso.

Per la realizzazione dei due parchi hanno lavorato senza sosta per ben nove mesi oltre 350 persone su una superficie complessiva di ben 36 mila metri quadrati; adesso, a fronte di un investimento complessivo pari a circa 70 milioni di euro, si potranno cogliere i frutti con la produzione di energia elettrica da fonte solare pari a ben 26.000.000 kWh annui, corrispondenti al fabbisogno energetico annuo di novemila famiglie.

Rifiuti: a Napoli raccolta differenziata oltre il 90% in alcuni quartieri

Tra ieri ed oggi i napoletani sono stati costretti a recarsi alle urne per votare il nuovo sindaco in una situazione da terzo mondo, con i rifiuti vicino persino ai seggi elettorali. Eppure, se i dati ufficiali fossero corretti, l’esistenza di tutta questa immondizia per le strade si avvolge di un alone di mistero.

Secondo quanto spiegato da Giuseppe Balzamo, presidente uscente della decima municipaltà, in alcuni quartieri della città la raccolta differenziata non solo esiste già, ma è anche a livelli scandinavi. A Bagnoli ad esempio, quartiere a cui fa riferimento la sua azione, il tasso di differenziata arriva a toccare anche il 95%, grazie ad un kit, consegnato gratuitamente in tutte le case, che contiene una bio-pattumiera per i rifiuti organici ed una serie di sacchetti biodegradabili per ognuno dei materiali da riciclare (plastica, carta, ecc.). Ognuno di questi kit è anche accompagnato da un calendario per il ritiro dei rifiuti, così nessuno più ha la scusa per non farla.

Menu a chilometri zero: Trentino Regione con più agriturismi d’Italia

Nel settore alimentare non c’ĆØ azienda più ecologica di un agriturismo. Questo genere di ristoranti si differenziano dagli altri della categoria perchĆ© sono spesso immersi nella natura, hanno un bassisimo impatto ambientale, ma soprattutto prediligono i prodotti a chilometro zero, rifornendosi presso gli allevamenti ed i coltivatori vicini. Ed ĆØ questo ciò che li fa preferire sempre di più, dato che ĆØ risaputo che se si vogliono provare dei piatti tipici non c’ĆØ posto migliore di un agriturismo.

Toprural, un sito internet che racchiude in sĆ© le informazioni su quasi 60 mila agriturismi in tutta Europa, ha stilato due classifiche per quanto riguarda l’Italia, basandosi sull’estensione regionale e sulla densitĆ  di popolazione, in proporzione al numero di agriturismi. Ed in entrambi i casi ĆØ risultato il Trentino Alto Adige la Regione che mette maggiormente a disposizione questi servizi per i turisti, ma anche per le popolazioni locali.

Fukushima, fusione nel reattore uno?

Fukushima, il combustibile nel reattore uno potrebbe essersi fuso. A lanciare l’allarme ĆØ stata questa mattina la stessa Tepco, azienda che gestisce l’impianto giapponese in avaria ormai da mesi. Secondo quanto dichiarato dai gestori della centrale, il combustibile nucleare che si trova all’interno del reattore numero uno potrebbe aver subito dei danneggiamenti, a causa dei quali si sarebbe parzialmente fuso e sbriciolato.

A provocare il potenziale danno avrebbe inciso, senza alcun dubbio, la mancata refrigerazione dovuta al sistema di raffreddamento in tilt, emergenza che avrebbe lasciato il combustibile all’asciutto. All’interno del contenitore di pressione, hanno spiegato infatti i tecnici, il livello di acqua ĆØ stato registrato ad un’altezza alquanto inferiore al tasso ritenuto sinora presente.

Nucleare: il Governo non ha ancora finito di pagare i conti arretrati, scatta la denuncia

E’ incredibile come si possa ancora parlare di nucleare in Italia oggi, quando i conti delle vecchie centrali che risalgono ad oltre 20 anni fa non sono ancora stati saldati. Ma siamo nel Paese di Pulcinella, e non dovremmo sorprenderci. La vicenda ĆØ chiara, si tratta della classica storia all’italiana in cui, trincerandosi dietro la burocrazia e i soldi che improvvisamente spariscono, il Governo trova sempre escamotage per non pagare quanto dovuto.

La questione risale al 2005, quando i Comuni che hanno ospitato le uniche centrali nucleari e quelli che si sono occupati dello smaltimento dei rifiuti radioattivi, dunque Caorso, Saluggia, Trino Vercellese, Rotondella, Ispra e Piacenza, dovevano ricevere un rimborso, da parte del Governo, per far fronte ai costi per le operazioni di bonifica e smantellamento degli impianti.

Enel Green Power: 6,4 miliardi di investimenti fino al 2015

Dal 2011 al 2015 Enel Green Power, la controllata verde di Enel S.p.A., investirĆ  6,4 miliardi di euro nella produzione di energia e, in prevalenza, nell’idroelettrico, geotermico e solare. A darne notizia ĆØ stata in data odierna proprio Enel Green Power in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo trimestre del 2011. Contestualmente EGP ha infatti alzato il velo sulle strategie e sugli obiettivi per il periodo 2011-2015, i cui investimenti, a 6,4 miliardi di euro come sopra accennato, superano del 23% quelli previsti, a 5,2 miliardi di euro, nel precedente Piano Industriale dal 2010 al 2014.

A livello di business Enel Green Power punta a mantenere prima, consolidare ed accrescere poi la propria presenza in Italia e nel mondo in qualitĆ  di player di livello mondiale nelle energie rinnovabili per effetto di una diversificazione non solo a livello geografico, ma anche per quel che riguarda il mix di tecnologie utilizzate.

Fiocco azzurro al Parco Nazionale del Gran Paradiso, nasce il gipeto Siel

La nascita di Siel, che in valdostano vuol dire “Cielo”, ha rallegrato il cuore di molti perchĆ© l’ultimo gipeto avvistato sulle Alpi Occidentali italiane risale al 1913, quando ĆØ stato abbattuto l’ultimo esemplare in Val di RhĆØmes.

Dopo quasi 100 anni l’arrivo di Siel in Valsavarenche, cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ha ridato speranza a questa specie di grandi avvoltoi che rischiava l’estinzione, come spiega Luigino JocollĆØ, Ispettore del servizio di sorveglianza del Parco

Si tratta di un evento eccezionale dopo l’estinzione avvenuta sull’arco alpino agli inizi del ‘900, il gipeto ĆØ stato reintrodotto negli anni ’80 a fino ad oggi sulle Alpi Occidentali italiane non era mai avvenuta la schiusa di un uovo da parte di questi grandi avvoltoi, tra le specie di maggiore dimensione in Europa.

Parchi e oasi: weekend nel verde per gli italiani

Oasi, parchi ed aree protette, sia dentro, sia fuori dalle cittĆ , rappresentano la meta per il tempo libero, specie nel week-end, per quasi un milione di italiani solo nello scorso fine settimana con l’arrivo dei primi caldi. A metterlo in risalto ĆØ stata la Coldiretti nel sottolineare come in vista del gran caldo, in piena estate, le oasi, i parchi e le aree protette possano rappresentare una valida alternativa al mare ed alle spiagge con la contestuale possibilitĆ  di poter fare sport ed altre attivitĆ  all’aria aperta; cosƬ come ĆØ possibile ammirare lo spettacolo della natura dato dal “risveglio” di piante e fiori proprio in questo periodo.

In queste aree, cosa che di sicuro non guasta, c’ĆØ inoltre la possibilitĆ  di mangiare bene, molto bene, e di acquistare prodotti agro-alimentari a chilometri zero, ovverosia prodotti rigorosamente tipici, made in Italy e che garantiscono impatto ambientale zero proprio perchĆ© si tratta di prodotti raccolti nell’orto di fronte.

Coppa Climatica, la gara europea per i consumi domestici intelligenti

L’Unione europea ha bandito un concorso sul consumo domestico di energia. Le famiglie o i single che si sfideranno nell’European Citizen Climate Cup dovranno dimostrare di fare un uso corretto ed intelligente dell’energia di casa, senza sprechi nĆ© perdite, ed un consequente minor inquinamento ambientale.

La gara ĆØ articolara su due livelli, uno nazionale ed uno europeo e ha come obiettivo quello di monitorare il consumo energetico domestico e promuovere abitudini ecosostenibili e attente all’ambiente, con riduzioni di consumi elettrici e termici nelle abitazioni. Il premio per la famiglia più virtuosa nei consumi energetici? Un viaggio a Bruxelles. Partecipare ĆØ semplice, occorre avere un pc collegato alla rete e due bollette.

Inondazioni Mississippi negli Stati Uniti: allerta per centrali nucleari e dighe

Dopo le tempeste e i tornado delle scorse settimane, non c’ĆØ tregua per il Sud degli States. Il Mississippi, fiume più lungo degli Stati Uniti, a causa delle forti piogge dei giorni scorsi, ha raggiunto livelli record, esondando in diversi punti ed allagando numerose abitazioni nel Centro-Sud degli USA, in particolare nell’area di Memphis, nel Tennessee.

I livelli attuali raggiunti dalle acque sfiorano quelli registrati nel corso delle due grandi esondazioni del corso fluviale, datate rispettivamente 1927 e 1937. E sono destinati a crescere ulteriormente per tutto il mese di maggio, avvertono gli esperti.
Centinaia di persone sono state costrette ad evacuare e le previsioni per i prossimi giorni non sono affatto confortanti: avvisano di prepararsi al peggio soprattutto in Mississippi ed in Louisiana, nelle aree di Baton Rouge e di New Orleans.

Giretto d’Italia: vincono Torino, Ferrara e Udine

Quasi la metĆ  delle persone che circolano in cittĆ  si muovono in bicicletta. Un sogno? No, ĆØ il giorno del Giretto d’Italia. Ciò ĆØ stato possibile in due cittĆ  grazie all’iniziativa promossa da Legambiente che si ĆØ tenuta lo scorso 3 maggio, ma i cui risultati sono stati resi noti oggi, in occasione della Seconda Giornata della Bicicletta, che metteva in competizione le varie cittĆ  italiane per premiare quei cittadini che hanno scelto di muoversi sulle due ruote invece che sulle inquinanti quattro.

Ed i risultati sono stati anche migliori di quello che gli organizzatori si immaginavano, visto che a Ferrara e Udine si ĆØ sfiorato il 40% di partecipazione (rispettivamente 38,2% e 39,8%), tanto da valere per queste due il titolo di cittĆ  più ciclabili d’Italia nelle categorie fra i 100 mila e i 250 mila abitanti, e sotto i 100 mila. Ma per la categoria “pesi massimi”, cioĆØ sopra i 250 mila abitanti, non si ĆØ avuto lo stesso risultato.

Pescatori pagati per pescare rifiuti: la nuova idea ecologica dell’Ue

Da un lato ci sono i cumuli di plastica e rifiuti vari che soffocano gli oceani del mondo; dall’altro i pescatori che, a causa delle nuove norme volte a proteggere le risorse ittiche europee, si ritrovano con le mani legate. Due problemi che potrebbero aver trovato una soluzione comune. Un alto funzionario dell’Unione europea, Maria Damanaki, ha proposto un’idea geniale: pagare i pescatori per pescare i rifiuti, al posto del pesce.

Il commissario alla pesca Damanaki ha portato la proposta in Commissione europea, dopo essere stata letteralmente bersagliata a causa di un’altra proposta che chiedeva di vietare di gettare in mare il pesce commestibile. Due terzi del pesce pescato in alcune zone ĆØ gettato in acqua, di solito morto, perchĆ© le flotte superano la loro quota stabilita dalla legge, e senza volerlo catturano altri pesci che gli procurerebbero una multa, se scoperti.

L’orso marsicano ĆØ quasi estinto

Nelle foreste del Parco Nazionale d’Abruzzo vive (o sarebbe meglio dire “sopravvive”) una delle più rare creature della Terra: l’orso bruno marsicano. Negli ultimi decenni la specie ĆØ stata sull’orlo dell’estinzione. Secondo le stime attuali la loro popolazione ĆØ composta da meno di 50 individui, in calo dagli oltre 100 nei primi anni ’80. Recentemente, un programma finanziato dalla UE per aiutare a preservare gli animali in pericolo l’ha preso in considerazione, ma un evento triste avvenuto pochi giorni fa suggerisce che potrebbe non essere sufficiente.

La maggior parte, se non tutti, degli individui rimanenti, membri di una sottospecie di orso bruno europeo, si pensa vivano soltanto nel Parco Nazionale d’Abruzzo, ma nonostante siano considerati specie protetta, questo non ĆØ riuscito a frenare il loro declino Purtroppo, le minacce contro gli orsi marsicani sono numerose: veleno destinato ad altri animali, caccia illegale, sviluppo urbanistico e incidenti automobilistici. E proprio pochi giorni fa un orso marsicano ĆØ stato trovato morto sul ciglio della strada, presumibilmente dopo essere stato travolto da un’auto.