Come difendersi dallo smog? Andando a vivere in campagna, è la strada più semplice e maggiormente efficace. Sì, facile a dirsi ma per chi lavora in una grande città, magari molto inquinata come Milano e non può operare scelte di vita così drastiche? Una soluzione, anzi più di una, c’è se non altro per arginare gli effetti dell’aria inquinata sul nostro organismo e sulla nostra psiche, dal momento che un’eccessiva concentrazione di CO2 è stato provato provochi ansia ed aumenti il rischio di depressione e nevrosi. A fornirci qualche consiglio utile per difenderci dalle polveri sottili è il Centro Polaris dell’Università di Milano-Bicocca nella voce dei ricercatori che lavorano al Progetto Tosca (Tossicità del particolato atmosferico e marker molecolari di rischio).
Inquinamento
Ecopass Milano, proposte dal Comune e raccolta firme
Il nuovo Ecopass da strumento di lotta per lo smog a Milano rischia di divenire una risorsa del Comune per fare cassa. I commercianti non ci stanno, ritenendo la delibera “devastante per lo shopping” e i residenti neppure perché la trasformazione del nuovo Ecopass in congestion charge prevede un ticket di 5 euro per tutti. Compatti contro la congestion charge tra due settimane daranno vita ad una raccolta firme contro il nuovo Ecopass. Intanto dal Comune presentano 4 possibili soluzioni.
Inquinamento, a Roma ogni anno i monumenti perdono 6 micron di materia
L’inquinamento a Roma non è solo Malagrotta, purtroppo, c’è lo smog oltre ai rifiuti a degradare anno per anno una delle città più belle, e antiche al mondo. Uno studio condotto dall’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra) e dall’Istituto per la conservazione ed il restauro (Icr) ha messo in evidenza che i monumenti della Capitale ogni anno perdono 6 micron di materiale a causa dell’inquinamento atmosferico.
Inquinamento nel Mar Adriatico, a rischio i pesci
L’impatto dell’inquinamento sugli ecosistemi fa sentire la sua morsa in numerose aree del Pianeta con particolare veemenza ed effetti devastanti. Ci sono poi territori e acque particolarmente sensibili alle condizioni ambientali degradate e compromesse dalle attività dell’uomo, dalla sua impronta a dir poco pesante. Una di queste è senza dubbio il Mar Adriatico, un mare definito delicato sotto questo punto di vista dagli esperti che monitorizzano l’andamento della situazione alla ricerca di soluzioni adeguate a dare respiro a quello che è un bacino con un ricambio d’acqua limitato. Gli inquinanti stanno mettendo a rischio la fauna e la flora ittica, intossicate dalle sostanze nocive presenti in alte concentrazioni nell’acqua.
Inquinamento, Malagrotta: dossier shock sulla discarica. Si accendono le proteste per Pizzo del Prete
Solfato, ferro, manganese, arsenico, cromo totale, nichel, alluminio, piombo benzene, p-xilene, cloruro di vinile, 1.4-diclorobenzene, tetracloritilene. Dalle analisi Arpa è stata riscontratanella maggior parte dei casi anche la presenza della sostanza N-butylbenzenesulfonamide indicata come possibile marker di contaminazione da discarica di rifiuti solidi urbani.
L’elenco delle sostanze tossiche e non certo biodegradabili registrate nella discarica di Malagrotta e nelle aree limitrofe a Valle Galeria è ben più lungo. Sono oltre 100 le pagine che compongono il dossier shock e, nonostante il proprietario dei terreni su cui sorge la discarica capitolina Manlio Cerrone, continui a ribadire che
La discarica non produce alcun inquinamento delle falde, né esalazioni dannose per la salute.
La situazione è ben diversa. Le falde risultano inquinate dai metalli pesanti, quali arsenico e ferro; il terreno è contaminato dal mercurio e dal N-butylbenzenesulfonamide, sostanza altamente cancerogena.
Milano smog, Arpa: “Mai così alto negli ultimi 5 anni”
La situazione smog a Milano non migliora neppure con le misure antismog messe in atto dalla precedente e dall’attuale amministrazione comunale. I 35 giorni bonus concessi dall’Unione europea per il superamento dei limiti di PM10 nell’aria sono stati doppiati dal 1 gennaio, ad oggi. Gli esperti rassicurano che la soglia limite di 50 microgrammi al metro cubo non è stata superata e che i valori sono dovuti alla riapertura delle attività commerciali e degli uffici dopo la pausa estiva, ma intanto l’aria che si respira è inquinata.
Londra 2012: una montagna di plastica sulle Olimpiadi più verdi della storia

L’obiettivo delle Olimpiadi di Londra 2012 è di realizzare i Giochi più sostenibili della storia. Ma gli organizzatori, come abbiamo visto a proposito di alcune scorie, stanno sbagliando diverse mosse. L’ultima, in ordine di tempo, è l’autorizzazione alla costruzione del più grande ristorante MacDonald al mondo che sarà aperto proprio accanto allo stadio principale. Avrà la dimensione di 3 campi da calcio e si prevede servirà oltre un milione di pasti al giorno. Ovviamente produrrà una quantità di plastica che definire impressionante è dire poco.
Ambiente, Moving Planet a Roma e Milano: “Mobilitiamoci per il Pianeta” il 24 settembre
L’appuntamento con il Moving Planet è tra due giorni, il 24 settembre 2011 nelle maggiori città del mondo: Londra, Parigi, Roma, Milano…in ogni luogo la mobilitazione per il Pianeta deve farsi sentire perché un mondo diverso è possibile. Sono trascorsi tre anni da quando Bill McKibben ha fondato l’associazione 350.org ed ora dopo aver mobilitato l’intero Pianeta ci si riunisce in tutte le piazze del mondo sabato per dire basta alle emissioni inquinanti e all’anidride carbonica.
Disastri petroliferi, i peggiori della storia
Disastri petroliferi: quali sono stati i peggiori della storia oltre ovviamente alla marea nera della BP dello scorso anno? Anche se persino un barile di petrolio disperso in mare una tantum non si può dire certo che faccia bene, senza dubbio lo sversamento di migliaia di litri di greggio concentrato in poche ore ha ripercussioni decisamente più profonde, immediatamente visibili nel loro impatto drammatico sull’ambiente costiero, gli ecosistemi, la flora e la fauna marina. Basti pensare all’incidente della Exxon Valdez, nel lontano 1989, che riversò nelle acque dell’Alaska ben 40,9 milioni di litri di petrolio. Danni accertati per 3 miliardi, tra risarcimenti e pulizia delle acque e delle coste. Trovarono la morte circa 250 mila uccelli marini, 2.800 lontre, centinaia di foche ed aquile di mare testabianca, decine di orche e tantissimi altri pesci, con gravi danni anche al ciclo riproduttivo della popolazione ittica dal momento che andarono distrutti miliardi di uova.
Io prendo la bici!
Sarebbe estremamente utile se dal benzinaio invece dei bollini che ti fanno vincere orsetti di peluche orribili e altri contentini decisamente inutili ci dessero delle miniature dei megadanni che provocano ogni anno le compagnie petrolifere, a svantaggio dell’Africa, ad esempio, prosciugata dalle nostre piattaforme sanguisuga: interi villaggi distrutti, incatramati, acque tossiche, pesci che scarseggiano, perdite di greggio coperte tanto per salvare l’apparenza con sabbia come fa il gatto nella lettiera, in fretta, per mascherare un ricordino poco piacevole.
Disastri petroliferi, quello che gli spot non dicono
A seguito dell’incidente ad una piattaforma petrolifera della Shell, avvenuto ad agosto nelle acque del Mare del Nord, a largo delle coste scozzesi, l’ultimo in ordine di tempo ma non il più grave, gli ambientalisti sottolinearono come oggi si dia quasi per scontato, come un effetto collaterale qualunque, che qualche, si fa per dire, barile di greggio prima o poi si riversi in mare, un po’ come gli incidenti aerei, ogni tanto può capitare che qualcuno cada, in fondo ne volano tanti ogni giorno senza che succeda niente. Una logica assurda che porta le compagnie ad ammettere le loro responsabilità e tanti saluti, la sicurezza rimane un punto debole della catena, un fattore trascurabile e trascurato dal momento che spesso sono anelli piccoli dei meccanismi a saltare provocando disastri immani o peggio semplici incomprensioni nei comandi.
Disastro petrolifero Exxon Valdez, quella lezione recepita male dalle compagnie petrolifere
Correva l’anno 1989 quando la petroliera Exxon Valdez, appartenente alla compagnia petrolifera statunitense ExxonMobil, si incagliò nello stretto di Prince William, in Alaska. Era il 24 marzo, una data che verrà ricordata per un disastro petrolifero dalla portata a dir poco devastante sull’ambiente e sull’economia costiera. Pensate che si riversarono nelle acque, a seguito dell’incidente contro la scogliera, ben 40,9 milioni di litri di petrolio. Non tutti lo sanno ma quella superpetroliera solca ancora le acque del Pianeta, ha semplicemente cambiato nome, ora si chiama Sea River Mediterranean ed ha il divieto di varcare l’area di Prince William, da quelle parti, e ne hanno ben donde, non vogliono più rivederne nemmeno la sagoma dopo quanto accaduto.
European Mobility week, le iniziative a Roma contro lo smog
E’ iniziata oggi la Settimana europea della mobilità sostenibile, la European Mobility Week e fino al 22 settembre si intensificano le iniziative per combattere lo smog e il traffico nelle grandi città. Il calendario romano è fitto di eventi e la settimana pone le basi per un reale cambiamento della mobilità a Roma. A darne il buon esempio sono i due assessori alle politiche della Mobilità e dell’Ambiente, Antonello Aurigemma e Marco Visconti, che in questi giorni si recheranno in Campidoglio in bicicletta.
La sostenibilità ambientale passa in gran parte per le politiche della mobilità
ha commentato Visconti, lodando il lavoro sostenuto dalle aziende per la sostenibilità di Roma, come Ama che dal 2009 ha rinnovato il 30% del parco veicoli con mezzi a basso consumo; e Atac che vanta ormai l’80% dei bus a metano o elettrici.
Milano smog, iniziative per la Settimana europea della mobilità
Lo smog a Milano non è andato in vacanza, purtroppo, e per tre giorni consecutivi dal 20 al 22 agosto il capoluogo lombardo ha fatto i conti con il troppo ozono. Ma per combattere l’inquinamento arriva in sostegno del capoluogo lombardo e delle altre grandi città del Paese la X^edizione della Settimana europea della mobilità. A Milano si parte subito giovedì 16 settembre con colazione gratis (offerta dal Comune) a tutti coloro che si presentano in bicicletta in piazza San Carlo, dalle 8 alle 9.