Io prendo la bici!

di Redazione 1

Sarebbe estremamente utile se dal benzinaio invece dei bollini che ti fanno vincere orsetti di peluche orribili e altri contentini decisamente inutili ci dessero delle miniature dei megadanni che provocano ogni anno le compagnie petrolifere, a svantaggio dell’Africa, ad esempio, prosciugata dalle nostre piattaforme sanguisuga: interi villaggi distrutti, incatramati, acque tossiche, pesci che scarseggiano, perdite di greggio coperte tanto per salvare l’apparenza con sabbia come fa il gatto nella lettiera, in fretta, per mascherare un ricordino poco piacevole.

Se non altro accumulati 50 o più bollini ci ricorderemmo dei danni cui abbiamo contribuito con il nostro pieno e forse ci penseremmo due volte prima di dire che il treno è troppo affollato, che la bici ci scompiglia i capelli, che il carsharing ci costringe a viaggiare con estranei, che l’autobus arriva in ritardo, che l’auto elettrica è troppo costosa, che fa troppo caldo o troppo freddo per fare due passi a piedi fino al supermercato, meglio andare in macchina.

E’ decisamente troppo comodo, troppo facile accusare le compagnie petrolifere di essere dei mostri. Probabilmente lo sono e se investissero maggiormente in sicurezza e davvero, non soltanto negli spot, in sviluppo sostenibile, le cose andrebbero certamente meglio ma la verità è che sono dei mostri al nostro servizio, il servizio che ci vendono lo paghiamo noi e lo paga l’ambiente, un prezzo doppiamente alto ed insostenibile a lungo termine.

Ci scandalizziamo perché vogliono perforarci le Tremiti e magari mentre ci indigniamo siamo alla pompa di benzina, ascoltando distrattamente alla radio che ci sono dei folli che vogliono distruggere il nostro paradiso. La cosa più mostruosa, a conti fatti, è quel puntare sempre il dito contro gli altri quando succede qualcosa, non sentirsi mai responsabili in quanto piccoli ingranaggi di un meccanismo troppo ampio e complesso da fermare. Forse non potremo fermarlo ma possiamo fermarci, fermarci di meno alla pompa di benzina, accumulare meno bollini e meno stupidi orsetti e portacose, con la consapevolezza che ogni bollino in meno raccolto è uno di questi animali, di questi villaggi, di questi pezzetti di mare salvato proprio da noi, sì, da quelli che non avevano il potere di fare niente.

Commenti (1)

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