Petrolio causa un disastro ambientale all’anno in Nigeria, ma il mondo non lo sa

Nonostante un passato di palesi violazioni ambientali e dei diritti umani in Nigeria, la Shell ha respinto in un’udienza pubblica olandese le accuse rivoltegli questa settimana sull’utilizzo di “versioni non trasparenti, inconsistenti e fuorvianti”, per quanto riguarda le cause della fuoriuscita di petrolio nel Delta del Niger.

L’udienza è stata voluta dalla commissione degli Affari economici del Parlamento olandese dopo che Amici della Terra ed Amnesty International hanno presentato una denuncia ai funzionari dei Paesi Bassi. Ian Craig, capo della Shell Exploration & Production per l’Africa sub-sahariana, ha spiegato che loro hanno delle responsabilità su ciò che sta avvenendo nel Paese, ma che non tutto ciò che accade è colpa loro.

Milano: blocco del traffico prorogato fino a stasera

Il blocco del traffico a Milano di ieri, domenica 30 gennaio, è stato un fallimento, e allora l’amministrazione comunale cosa fa? Anziché ritirarlo per non ripeterlo più, lo proroga. I milanesi anche oggi saranno costretti ad andare in giro a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, anche se le limitazioni saranno inferiori rispetto a ieri.

Se infatti di domenica, con negozi e uffici chiusi, ci si poteva permettere un blocco del traffico generalizzato, in cui le uniche auto che potevano circolare erano quelle elettriche, a gpl o metano, oggi che si torna a lavorare, i cordoni della borsa si sono allargati alle auto più pulite, quelle cioè più moderne che, per intenderci, non pagano l’Ecopass. Inoltre il blocco è previsto solo nelle aree centrali.

Riscaldamento globale: è ancora possibile rimanere sotto i due gradi?

Il limite su cui gli scienziati di tutto il mondo concordano come il punto di non ritorno, cioè l’incremento delle temperature medie troppo alte per cui è possibile evitare disastri ambientali, è di due gradi Celsius entro il 2100. Dopo il fallimento del congresso di Copenaghen ed il sostanziale “pareggio” di quello di Cancun, la domanda che si pongono in molti è: siamo ancora in grado di evitare che entro la fine del secolo la temperatura media aumenti di più di due gradi?

La risposta a questa domanda sostanzialmente è: nel migliore dei casi sì, ma ci andremmo molto vicino, mentre secondo le previsioni più probabili, pare proprio di no. Nessuno può dire esattamente quanto il pianeta si riscalderà nei prossimi anni, decenni e secoli. In parte questo è dovuto al semplice fatto che è impossibile sapere quanto gas ad effetto serra gli esseri umani saranno in grado di emettere in futuro.

Fiumi italiani, inquinati 26 su 30

L’allarme arriva dal WWF, nell’ambito del Convegno Fiumi d’Italia che si è svolto giovedì a Roma a Palazzo Valentini: 26 corsi d’acqua su 30 nella nostra penisola sono inquinati.
E considerando che la Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE prevede che entro il 2015 venga raggiunto l’obiettivo di un buono stato ecologico degli ecosistemi d’acqua dolce, non occorre un matematico per calcolare quanto siamo lontani da questa mèta e quanto si stia facendo poco per perseguire un fine ambizioso, come tanti previsti in sede comunitaria e presi spesso alla leggera dal nostro Paese, che poi ne paga le conseguenze.

Nel suo intervento in apertura dell’incontro, Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, ha sottolineato come sia indispensabile ed urgente, in questa fase, un impegno più deciso di tutte le istituzioni sul fronte inquinamento dei fiumi.

Mezzi pubblici Emilia-Romagna: Regione promuove la Buona Mobilità

Si chiama “Buona Mobilità“, ed è una interessante iniziativa, con iscrizione da effettuare online, messa a punto dalla Regione Emilia-Romagna per la giornata di sabato 26 febbraio 2011. L’obiettivo è quello di organizzare sul tema della mobilità e dei trasporti una giornata di dialogo e di ascolto per quello che rappresenta in tutto e per tutto un percorso di partecipazione orientato alla realizzazione del nuovo Piano integrato dei trasporti nella Regione Emilia-Romagna.

L’appuntamento è fissato, come sopra accennato, per sabato 26 febbraio 2011, a Bologna, con iscrizioni online da effettuarsi entro e non oltre la data del 23 febbraio 2011. Oltre al coinvolgimento diretto dei cittadini, il “Prit“, Piano regionale integrato dei trasporti, avente una durata pari a dieci anni, sarà messo a punto a valere fino al 2020 con il contributo degli attori istituzionali presenti sul territorio, delle Pubbliche Amministrazioni, e dei rappresentanti del mondo produttivo per quello che è un lungo percorso/processo con momenti di confronto e di concertazione.

Smog Milano, domenica blocco del traffico con musei e bike sharing gratuiti

Lo smog è al centro dell’attenzione di cittadini e istituzioni all’avvicinarsi della fine di questo primo mese del 2011. Le prime settimane del nuovo anno hanno fatto segnalare lo sforamento dei livelli di PM10 consentiti in più città italiane, da Milano a Torino a molti centri dell’Emilia e della Toscana. Ma anche in comuni più piccoli della penisola. Ricorderete il caso di Torchiarolo, in Puglia, dove è stato proibito persino di accendere fuochi agricoli e caminetti.

La pubblicazione del dossier di Legambiente Mal’aria 2011 non ci trova dunque certo sorpresi e impreparati di fronte a dati tutt’altro che rassicuranti sull’aria che respiriamo. Per correre ai ripari e concedere un po’ di respiro a due metropoli che lo trattengono da troppi giorni ormai, Torino e Milano, domenica prossima in queste città è previsto il blocco del traffico, a Milano accompagnato, con piacevole sorpresa, dal bike sharing e da tutti i musei gratuiti.

Smog Roma, mal’aria all’EUR

Il dossier diffuso da Legambiente, come ogni anno, sull’inquinamento nelle principali città italiane, come da consuetudine ormai, non fa emergere  certo dati positivi. Mal’aria 2011 evidenzia infatti come nei centri urbani della penisola, più o meno popolosi, si superino spesso i livelli di polveri sottili consentiti e per sempre più giorni di fila. E ne abbiamo avuto la prova a Torino e Milano, dove domenica 30 è previsto il blocco del traffico proprio per dare un po’ di respiro alle due metropoli dopo diversi giorni di sforamento del PM10.

E Roma come se la vive quest’aria? Male, putroppo. O almeno stando ai dati raccolti il 21 gennaio scorso dal monitoraggio di Legambiente, su un percorso che si snodava lungo dieci chilometri da EUR Fermi, attraverso il centro, e fino a Trastevere.

Smog: Torino e Milano chiudono al traffico domenica 30 gennaio

Sono passati appena 25 giorni dalla prima rilevazione del 2011 dell’aria nella città di Torino, e già 17 sono risultati fuorilegge. Ciò significa che le centraline che rilevano lo smog nel capoluogo piemontese hanno superato il limite fissato per legge di 50 µg/m³ (50 microgrammi per metrocubo). E considerando che in un anno una città può sforare questo limite al massimo per 35 volte, significa che una buona parte del bonus Torino se l’è già spesa.

Per questo i Comuni dell’area metropolitana hanno deciso, con l’eccezione di Orbassano, di stabilire per domenica 30 il blocco del traffico. Un blocco che non prospetta nulla di buono visto che il nuovo anno non è cominciato da nemmeno un mese.

Porto Torres, il miracolo della Prestigiacomo: “Spiagge pulite entro un mese”

Dopo l’eclissi dei rifiuti di Napoli in tre giorni che in gran parte del Paese si è vista male, complice il segnale del digitale terrestre che va e viene, Il Governo del fare si appresta ad un altro ambizioso miracolo/(tele)visione. Le spiagge di Porto Torres saranno ripulite entro un mese, promette il Ministro dell’Ambiente, l’Onorevole Stefania Prestigiacomo che ieri, finalmente, ha riferito alla Commissione Ambiente della Camera sull’incidente occorso l’11 gennaio sulle coste sarde, causato, ricordiamo, dallo sversamento in mare di migliaia di litri di olio combustibile fuoriusciti dalla rottura di un travaso della nave cisterna E.On.

“Abbiamo i dati di quanto accaduto. Quasi l’80% di materiale è stato recuperato, una parte si è spiaggiata”, ha spiegato il ministro.

Marea nera Porto Torres avanza, Ministero Ambiente riferirà mercoledì alle Camere

La marea nera di Porto Torres si estende, ora minaccia la Maddalena. E arriva persino in Parlamento, con un ritardo ingiustificato. Si apprende in queste ore che mercoledì prossimo, alle ore 15, il Ministro dell’Ambiente, l’onorevole Stefania Prestigiacomo, riferirà alle Camere sul disastro ambientale occorso l’11 gennaio e passato quasi in sordina sui canali ufficiali dell’informazione.

Eppure la situazione non era da sottovalutare, la Provincia di Sassari e i Comuni coinvolti lo avevano intuito sin dai primi giorni invocando, già dalla scorsa settimana, lo stato di emergenza, dopo essersi resi conto che c’era bisogno di aiuti massicci per liberarsi del catrame, valutare i danni a breve, medio e lungo termine, e salvare l’ambiente e la stagione turistica. E anche per evitare che ricapiti, con misure che fermino, riducano o perlomeno rendano più sicuro il traffico di navi cisterna nelle acque che lambiscono un patrimonio turistico-naturale dal valore inestimabile quale è quello sardo.

Scuole più inquinate delle strade, nuove linee guida del Ministero della Salute

Tra i posti più inquinati del pianeta purtroppo non ci sono solo aree insalubri per antonomasia come strade e fabbriche, ma anche le scuole. Di questo aspetto inquietante ci eravamo già occupati in passato, quando abbiamo pubblicato uno studio europeo che dimostrava come il livello di PM10 e CO2 nelle aule superava nella gran parte dei casi gli standard considerati sicuri.

Ora le istituzioni hanno deciso di reagire e così il Ministero della Salute ha redatto un documento denominato “Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma” in cui Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane si impegnano ad applicare una serie di normative per ridurre l’inquinamento indoor nelle aule scolastiche.

Mercurio, il ruolo del ghiaccio marino nel frenare l’inquinamento

Un team di ricerca franco-americano, in un recente studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Nature Geoscience, ha evidenziato il ruolo chiave che svolgono i ghiacci nel ciclo del mercurio nell’Artico.
Bloccando la luce del sole, le distese di ghiaccio marino influenzerebbero la ripartizione e il trasferimento in atmosfera di forme tossiche di mercurio presenti nelle acque di superficie del Mar Glaciale Artico.

Questi risultati suggeriscono che il clima gioca un ruolo chiave nel ciclo del mercurio, e che le emissioni di mercurio in atmosfera potrebbero  essere accentuate dallo scioglimento del ghiaccio marino artico.

Moda ecologica: arriva l’abito che assorbe l’inquinamento

Gli abiti una volta servivano soltanto per coprirsi, mentre oggi servono per stupire, per avere successo, per fare colpo e, a breve, anche per ripulire l’aria. Una collaborazione tra l’Università di Sheffield, il London College of Fashion e l’Università di Ulster, ha prodotto un abito da sera in grado di assorbire l’inquinamento ambientale.

Si chiama “Herself” (se stessa), prodotto da Catalytic Clothing, è composto da tessuti in grado di migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente domestico, e secondo quanto descrivono i produttori che sperano di venderne a migliaia, probabilmente è il primo vestito che purifica l’aria del mondo. Al momento questo in foto è ancora il primo prototipo a livello sperimentale. Secondo i progettisti, è stato progettato per illustrare che i tessuti sono in grado di eliminare gli inquinanti in modo da poter “respirare meglio”.