Di-smettila, la protesta di Legambiente contro i sacchetti di plastica

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”Ministro di-smettila’‘ inneggia lo slogan scritto a caratteri cubitali su un insolito striscione fatto di sacchetti di plastica. Con questo espediente comunicativo Legambiente ha organizzato il suo blitz davanti al Ministero dell’Ambiente per chiedere a Stefania Prestigiacomo di non indugiare più nell’incertezza sull’abbandono della plastica ed attendere alle disposizioni comunitarie  decretando la messa al bando effettiva dei sacchetti di plastica a partire dal gennaio 2011.

L’iniziativa vuole riaprire anche il dibattito con l’associazione di categoria degli industriali della plastica Unionplast la quale afferma che i “sacchetti in bioplastica siano peggiori di quelli normali in plastica riciclata proveniente dai rifiuti”.  Alla quale Legambiente risponde che il dossier stilato da Unionplast per difendere le sue posizioni “contiene dati inutilmente allarmistici, in alcuni casi volutamente lacunosi e persino falsi”.

L’iniziativa si contestualizza nella campagna “Ridurre si può” che Legambiente ha organizzato in occasione della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti” e verrà ripetuta davanti a vari municipi italiani. Il fine dell’associazione è la richiesta dell’approvazione di delibere comunali che attuino concretamente ed a breve lo stop alla plastica e, annuncia Legambiente:

ricordare al Governo di procedere con i decreti attuativi, ancora mancanti, per far sì che la legge varata non rimanga sulla carta, ma divenga realtà.

Con l’occasione Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente ha ricordato che

sostituendo con 10 sporte riutilizzabili i 300 sacchetti di plastica che ogni italiano consuma all’anno, risparmieremmo più di 180 mila tonnellate di petrolio e altrettante di emissioni di CO2, ma soprattutto eviteremmo di disperdere plastica indistruttibile nei campi, lungo le rive dei fiumi e nei mari’ .

Oltre all’esibizione degli striscioni di sacchetti da di-smettere molte altre iniziative collaterali si svolgeranno all’esterno dei supermercati della grande distribuzione allo scopo di promuovere e divulgare le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti e sensibilizzare ad evitare gli sprechi al momento dell’acquisto. La Coop con la sua imponente campagna di sensibilizzazione al consumo di acqua del rubinetto ed i suoi già approvati sacchetti biodegradabili sarà al riparo da ogni contestazione.

L’iniziativa più interessante ha per nome e slogan “Vota il sacco”. Si tratta di un referendum che interroga gli italiani sull’alternativa ai sacchi di plastica da prediligere tra: sacchi di carta, sporte di stoffa o sacchi di plastica biodegradabile. Gli interessati potranno votare ai banchi di raccolta delle firme o sul sito di Puliamoilmondo.

[Fonte: Ansa]

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