Ilva e tumori, Vendola di nuovo nei guai per un’intercettazione

di Redazione Commenta

ilva tumori vendolaLa questione Ilva e tumori ha conosciuto pagine negazioniste che hanno fatto infuriare gli abitanti di Taranto e fremere di sdegno tutta Italia. In tempi recenti li negò il commissario Bondi (dichiarazioni poi ritrattate con un po’ d’impaccio) nel 2010 negò le correlazioni Emilio Riva, e a seguito di quelle dichiarazioni si scopre oggi, in un’intercettazione, che Vendola la prese sul ridere.

Sulla questione Ilva e tumori Vendola finisce di nuovo nei guai, quindi. Il Fatto Quotidiano è autore dello scoop (cui il leader di SEL non ha ancora dato risposta). Ecco l’evento incriminato: nel 2010 l’87enne Emilio Riva, intervistato sui tumori a Taranto, rispose ai giornalisti “Ve li siete inventati“, poi il PR Girolamo Archinà strappò il microfono dalle mani dell’intervistatore. Il video si diffonde e scoppia il caso.

Passano gli anni e ora si scopre che in seguito alla visione del video Vendola parlò al telefono con Archinà (figura la cui vicinanza ai Riva non deve essere sottovalutata), dicendo di apprezzare “lo scatto felino” con cui aveva strappato il microfono al giornalista, “una scena fantastica”, di cui Vendola si complimenta ridendo. Ma il peggio viene dopo, nelle poche parole successive con Vendola rivendica le sue vere battaglie per la salute e invita Archinà a resistere contro quelli che sono definiti “improvvisatori” senza “arte né parte”. E aggiunge Vendola, “dite a Riva che il presidente non si è defilato“.

Ovviamente sarebbe un episodio in grado di ledere in parte l’immagine di un qualunque leader politico, tuttavia appare più grave se si pensa che Vendola è il leader di un partito denominato Sinistra Ecologia e Libertà. Come la prenderanno i suoi sostenitori? Prima di emettere giudizi, è giusto attendere risposte e spiegazioni del leader di SEL. Naturalmente c’è chi dirà che vi sono stati esponenti politici che hanno fatto di peggio, anche in correlazione all’Ilva, nondimeno le parole di Vendola risultano brucianti per chi tiene all’ambiente, si batte contro i reati ambientali o, più tragicamente, ne subisce le conseguenze. Non mancheremo di proporre nuovi aggiornamenti sulla questione, appena disponibili.

Photo credits | Paul Barker Hemings su Flickr

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