Shopper, gli italiani e la sporta riutilizzabile

di Redazione 2

Si diceva che gli italiani fossero restii ai cambiamenti di abitudini, ma evidentemente questa regola non si applica quando c’è di mezzo l’ambiente. Il popolo italiano infatti si è mostrato molto attento all’ecologia e allo stile di vita sostenibile più volte, in merito al ricorso alle rinnovabili, quando ha avuto l’opportunità di effettuare la raccolta differenziata ed in altre tante piccole sfumature della vita. Tra queste non poteva mancare il passaggio alla sporta riutilizzabile per evitare le buste di plastica, accolta in modo sorprendentemente trionfale dai clienti dei supermercati italiani.

Lo dimostra una ricerca effettuata dall’ISPO e commissionata da Assobioplastica, sulla base delle abitudini cambiate dagli italiani a causa della nuova legge, entrata in vigore dal 1° gennaio scorso, che vieta i vecchi sacchetti di plastica in polietilene nei supermercati, considerati molto pericolosi per l’ambiente perché non biodegradabili. Da gennaio infatti nei negozi è possibile pagare il sacchetto biodegradabile, o in alternativa usare una sporta riutilizzabile portata da casa. E questa sembra essere la soluzione preferita dalla maggior parte degli italiani.

Il primo aspetto importante è stato dimostrare come gli italiani siano a conoscenza di questa legge, dato che il 93% di loro ha dichiarato di conoscerla, a cui si aggiunge un ulteriore 4% che sapeva della legge ma non la data precisa di entrata in vigore. Ma ciò che più sorprende è vedere come gli italiani hanno reagito a questo cambiamento, e cioè nel 75% dei casi con le sporte riutilizzabili in stoffa, pelle o plastica dura, le quali vengono portate ogni volta che si fanno acquisti, e che diventano l’84% considerando anche i clienti che le portano la maggior parte delle volte, ma non sempre. I sacchetti di plastica ormai sono in via di estinzione, dato che vengono utilizzati appena nel 17% dei casi, ed al massimo sono preferibili quelli biodegradabili (54% di utilizzo complessivo).

Ma questo cambio di abitudini sembra non pesare agli italiani visto che, se si esclude una parte di anziani che, dopo 60 anni di sacchetti di plastica non capiscono perché devono cambiare abitudine, per il resto ritengono che questa scelta sia un importante passo avanti per l’ambiente e ci fa diventare più responsabili (oltre il 90%), mentre sono molto pochi quelli che ritengono questa scelta inutile o dannosa. Dimostrazione ulteriore, se ce ne fosse bisogno, che gli italiani hanno una coscienza più green di quanto vogliano farci pensare.

[Fonte: Assobioplastica]

Commenti (2)

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